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SAC-Aeroporto di Catania, incredibile incendio. Non hanno idea di quando si riaprirà e continuano con le bufa

23-07-2023 07:28

Pierluigi Di Rosa

Cronaca, SAC&CamCom, Focus,

SAC-Aeroporto di Catania, incredibile incendio. Non hanno idea di quando si riaprirà e continuano con le bufale, da Sigonella in giù. O su

Quello che sta accadendo è solo la conseguenza inevitabile e scontata di quanto scriviamo, documentandolo, da anni!

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Quanto sta accadendo a Catania intorno all'aeroporto va ormai oltre ogni immaginazione, persino le reazioni di contestazione e polemica risultano sottodimensionate, come si fosse avvolti da una sorta di inebetimento: tutti quanti hanno responsabilità risultano indefinibili.

 

La sintesi più efficace l'ha fatta probabilmente Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera di venerdì 21 luglio

"Cari lettori,
in un Paese normale, non bruciano gli aeroporti.

Ma se proprio brucia- no, in un Paese normale un minuto dopo si chiamano tutti gli uomini e i mezzi necessari, ci si mette d’impegno, si lavora notte e giorno, e in breve tempo l’aeroporto viene riaperto, chiedendo scusa per i disagi e risarcendo i danni."

 

Ma se è ormai noto che l'Italia non è certo un paese normale, Catania ha da tempo superato ogni record. Negativo.

 

L'incendio in aeroporto, ormai ne parla tutto il mondo, a Catania invece è proprio accaduto, in circostanze talmente assurde che fanno temere quanto ancora possa accadere. Domani ne vedremo un'altra…

 

Fatto sta che il “minuto” di cui parla Cazzullo, tempo nel quale qualsiasi problema doveva essere risolto, è già diventato 8 giorni, e non si ha idea di quando e come si potrà tornare a quella operatività che sarà, in ogni caso, per niente normale.

 

Perché quello che è ormai chiaro è che questo aeroporto di Catania, trai primi d'Italia per traffico ed importanza strategico, in maniera “normale” non è mai stato gestito.

 

Ci sarà tempo per evidenziare tutte le criticità, di cui peraltro scriviamo dettagliatamente da anni e per le quali stiamo subendo una quantità incredibile di procedimenti giudiziari: racconteremo anche questo. Dettagliatamente.

 

Intanto, oggi che è domenica ed in genere la dedichiamo alla Cultura, proviamo, tanto per distrarci, ad offrire rassegna delle “comunicazioni” contraddittorie e fuorvianti, a volte persino ridicole o patetiche, fornite al pubblico ed agli stessi operatori.

 

Comunicazioni che hanno anche aggravato i danni, promettendo soluzioni o aperture che puntualmente non si realizzavano, ma impedendo a passeggeri ed alle stesse compagnie aeree di organizzarsi adeguatamente.

 

Intanto si assiste al tentativo grossolano di chiamare più soggetti possibili a responsabilità, o correità se del caso, in modo da annacquarle affievolendo quelle che invece sono ormai evidenti ed inconfutabili, quelle che portano ad una gestione a dir poco risibile di un aeroporto che è stato letteralmente distrutto in anni di pericolosissima autoreferenzialità da parte di soggetti improbabili che solo a Catania poteva accadere.

 

Ma torniamo alla “cultura della Comunicazione”.

 

Il primo frain è stata la minimizzazione, con la promessa di riaprire entro le 14 del 19 luglio:

Poi, il 17, un comunicato “congiunto” che informava circa l'apertura di un “tavolo” presso la prefettura con SAC ed ENAC:

Poi ancora l'annuncio dei “2 voli l'ora” in partenza dal Terminal C, che vedremo nei prossimi giorni com'è ridotto ed in che condizioni accoglie i passeggeri:

Poi arriva la vicenda delle “navette gratuite” che partirebbero da Catania per sballottolare i passeggeri verso gli altri aeroporti, anche a oltre 300 km di distanza come nel caso di Trapani Birgi, e 300 km di strada in Sicilia…con non pochi casi di voli cancellati o spostati mentre i  passeggeri erano già a bordo.

 

Per non contare, ma approfondiremo anche questo nei prossimi giorni, che la società regionale di pullman AST di corse ordinarie ne ha cancellate 400!

Poi il tentativo di addossare alla Procura le ragioni del ritardo, costringendo il Procuratore Capo in persona a chiarire che le necessarie indagini in corso non intralciavano in alcun modo i lavori di bonifica, che ritardavano per i fatti propri…

E ancora, si dà spazio alla polemica sorta con la GESAP di Palermo che annunciava lo stop ai voli da Catania per motivi di Sicurezza, anche in questo caso chiamando in causa ENAC, che ancora non si capisce cosa abbia fatto e stia facendo a Catania, mentre si pretende che intervenga per mettere a rischio Palermo. Anche questo approfondiremo nei prossimi giorni.

E ancora, l'invito a quei poveri disgraziati di passeggeri a presentarsi in aeroporto “almeno 3 ore prima” del previsto imbarco:

Poi l'annuncio dell'inizio dei "lavori di bonifica per fasi" del terminal coinvolto dall'incendio 

Sino ad arrivare alla trionfale notizia che erano riusciti, nella giornata di sabato, a sette giorni dal disastro, a montare quella che definiscono una “tensostruttura” e in realtà pare molto simile a qualche gazebo da spiaggia:

Le condizioni in cui sono accolti ed assistiti i passeggeri sono incredibili e le mostreremo domani, perché proprio sabato ci siamo recati sul posto e siamo rimasti letteralmente basiti.

 

In tutto questo, la bufala delle bufale, con il presidente della regione Renato Schifani che in data 20 luglio ritiene di fare cosa intelligente emanando un comunicato in cui dà notizia di una risolutiva telefonata con il ministro della difesa Crosetta che avrebbe “autorizzato” l'utilizzo dello scalo militare di Sigonella: ovviamente sono passati altri 3 giorni e da Sigonella nessuna notizia.

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Imbarazzante.

 

Nel frattempo si apprende che lo scalo di Comiso è in gravissimo affanno, anche perché il server informatico sarebbe collegato a quello di Catania la cui rete è, inspiegabilmente, finita anch'essa incendiata: e anche questo approfondiremo a breve, anche perché delle milionate di affidamenti diretti per le reti informatiche ci siamo già occupati ed evidentemente è peggio di come si poteva immaginare.

 

Per carità di patria, sorvoliamo sui post di qualche imbecille che, avendo responsabilità dirette nella gestione, se la prende con “speculatori e cialtroni” invece di avere il pudore di dimettersi chiedendo scusa.

 

A domani, con tanti in bocca al lupo alle centinaia di migliaia di passeggeri messi in croce ed anche ai tanti dipendenti che stanno facendo il possibile per limitare i danni causati da chi dovrebbe essere mandato a casa a calci nel sedere.

E certamente non solo per quello che sta combinando adesso.

Quello che sta accadendo è solo la conseguenza inevitabile e scontata di quanto scriviamo, documentandolo, da anni!


Leggi anche:  












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"SAC Aeroporto di Catania, negato accesso agli atti: Ma non era tutto trasparente?"

 

Nella denuncia hanno sostenuto che "gli atti erano stati secretati per tutelare il processo di privatizzazione in virtù del principio di libera concorrenza." 

 

E noi ridiamo!











































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