È noto come, sullo sfondo delle tante vicende catanesi, si stia giocando la complicata partita di quello che probabilmente è l'affare del secolo, forse del millennio considerato che a detta di alcuni dei "venditori di quote" sfiorerebbe il miliardo di euro: la "privatizzazione" dell'aeroporto di Catania. Tenere i fari accesi è un obbligo, ma a quanto pare non è facile: noi rassegniamo ai nostri lettori quello che troviamo...e soprattutto quello che non troviamo: "Quando non si ottiene risposta significa che già basta la domanda..."
Abbiamo già visto nel recente passato che quando si tentano di nascondere atti che dovrebbero essere pubblici...il motivo c'è.
La vicenda dell'accesso negato dal presidente pro tempore della Camera di Commercio del Sud Est Pietro Agen ha poi svelato qualcosa che davvero si fatica a comprendere come non sia accaduto nulla.
Ovviamente non c'è alcuna correlazione con questo della SAC ed è solo una mera coincidenza che lo stesso Agen abbia rappresentato in questa assemblea il socio di maggioranza della SAC, la Camera di Commercio: lo abbiamo citato solo a titolo di esempio.
In questo caso avevamo richiesto alla SAC di rendere pubblico il verbale dell'assemblea dei soci durante a quale, a detta degli stessi, o almeno alcuni di essi, sarebbe stato avviato il percorso di "privatizzazione" dell'aeroporto di Catania che, al momento, è proprietà pubblica.
Quel verbale è importante conoscerlo per capire cosa stia effettivamente avvenendo e se chi intende disporre di una così importante infrastruttura pubblica, definita dalla legge persino "strategica" e quindi non alienabile, abbia i poteri per farlo.
Soci pubblici della SAC, lo ricordiamo sono:
La Camera di Commercio del Sud Est, con il 61,22% e rappresentata da Pietro Agen;
La Città Metropolitana con il 12,24% ed il comune di Catania con il 2,04 rappresentati dal sindaco Salvo Pogliese.
Le altre quote sono controllate dal governo regionale di Nello Musumeci attraverso il commissario dell'IRSAP Giovanni Perino, che gestisce il 12,24%, e il commissario della ex provincia di Siracusa Carmela Floreno con un altro 12,24%.
I dubbi sulla procedura adottata sono parecchi, ma li svilupperemo nei prossimi giorni.
Conoscere i ragionamenti che stanno conducendo questi nostri rappresentanti, alcuni elettivi altri nominati, a vendere l'unica azienda pubblica che a quanto pare produce utili a prescindere dalla gestione e nonostante tutto, è indiscutibilmente di pubblica rilevanza.
Per adesso ci limitiamo a rendere noto il fatto che la SAC ha ritenuto di secretare un verbale di assemblea di soci adducendo motivazioni che riteniamo inesistenti: ragioneremo sul da farsi e confidiamo che qualcuno dei soci assuma l'iniziativa di garantire quella trasparenza che evidentemente si sbandiera solo nelle conferenze stampa.
Ma intanto questo è: cittadini e autorità di controllo da adesso sanno che le decisioni dei soci in ordine alla vendita o svendita dell'aeroporto di Catania, del valore di centinaia di milioni di euro pubblici, migliaia di dipendenti e milioni di utenti, sono segrete.
Questo è.
La risposta con cui la SAC nega l'accesso al verbale dell'assemblea dei soci del 25 novembre 2019.