Sentiamo di fare il nostro dovere continuando a raccontare quello che accade perché è proprio in momenti così gravi che si comprendono gli effetti ed i costi collettivi di certe "gestioni" pubbliche e delle responsabilità enormi di chi tollera che possano accadere. Sono bastati pochi giorni di emergenza per mandare gambe all'aria un'azienda il cui "top management" vantava numeri e performance da record in realtà pessimi rispetto a tutti gli altri aeroporti d'Italia, ma con tanto di festeggiamenti a pagamento ad affidamento diretto. Potrebbe anche essere una soluzione tecnicamente sostenibile, a patto che prima del protocollo 1960 del 19 marzo il top manager Nico Torrisi, designato dalla Camera di Commercio del Sud Est presieduta dal noto Pietro Agen, abbia provveduto alla revoca "ad nutum" di tutti i contratti di consulenza, "familiari" e no", dei noleggi delle mega auto dei dirigenti e magari delle indennità del consiglio di amministrazione che costa 240 mila euro l'anno di cui 115 mila solo per l'amministratore delegato dal super curriculum, computer con auricolari a parte.
Proprio così, la SAC ha comunicato ai sindacati di voler procedere alla messa in cassa integrazione di TUTTO il personale, esclusi i dirigenti.
Dobbiamo dilungarci?
Ci aspettiamo soltanto che venga comunicata anche la revoca di tutti i contratti di consulenza che, al di là della loro legittimità che si discuterà nelle sedi opportune, essendo stati affidati "intuitu personae", come dallo stesso Torrisi dichiarato pubblicamente, sono immediatamente revocabili "ad nutum" ai sensi di numerosi articoli del codice civile, a partire dal 2237.
Noi ci limitiamo a inquadrare anche questa ennesima beffa nel contesto che da mesi stiamo descrivendo.
Intanto i nostri più sinceri auguri a tutti i lavoratori di SAC aeroporto di Catania.
AVVERTENZA PER PM, GIP E GIUDICI (nel caso di denuncia per diffamazione questo inciso fa parte integrante dell’articolo): questo, come tutti gli altri dedicati a SAC e Camera di Commercio di Catania, (tra loro collegate per gestione, direzione e controllo), è indispensabile, a fini di giustizia, valutarlo in relazione a tutti gli altri pubblicati, (alcuni elencati in via non esaustiva in calce e compresi quelli che saranno pubblicati prossimamente), in quanto fa parte di un’unica organica attività d’inchiesta giornalisticaorientata alla funzione di pubblica utilità di raccontare le dinamiche del potere locale, i metodi di gestione di enti pubblici e l’utilizzo di pubbliche risorse. Di conseguenza toni e contenuti sono direttamente correlati alla successione narrativa.