Nuovo capitolo della saga dell'erede della defunta Pubbliservizi, quella SCMC che sta facendo penare non soltanto i suoi oltre 300 dipendenti e quanti dovrebbero fruire dei suoi servizi pubblici e invece devono appaltarli, a caro prezzo, all'esterno.
A mettere sale sulle ferite stavolta sono i sindacati confederali, almeno due, la CGIL e la CISL che, con una nota datata 3 aprile, invocano la prefettura di Catania affinché si faccia parte diligente convocando un tavolo dedicato all'intricata vicenda che ormai è ben oltre la vertenza sindacale.
Gli otto punti posti in calce alla richiesta di intervento, se confermati, andrebbero ad integrare non solo una evidente mala gestio, ma addirittura, in particolare il punto 4, veri e propri reati che non si comprende come sia possibile che nessuno persegua.
A seguire il testo del comunicato:
Spett.le PREFETTURA Via Prefettura, 14 95124 – CATANIA
Spett.le CITTA’ METROPOLITANA di CATANIA Via Nuovaluce, 67/A 95030 – TREMESTIERI ETNEO (CT)
Spett.le S.C.M.C. Via Nuovaluce, n.67/A 95030 – TREMESTIERI ETNEO (CT)
Oggetto: Informative relative agli incontri presso gli uffici di Città Metropolitana del 29/01/2024 e 01/02/2024.
Le Scriventi OO.SS. Filcams CGIL e Fisascat CISL, nel ringraziarVi anticipatamente per l’impegno e l’attenzione che avete posto alla vertenza aperta con la società SCMC di Catania (EX Pubbliservizi), vi esponiamo quanto discusso durante gli incontri del 29/01/2024 e del 01/02/2024.
Durante gli incontri avuti presso gli uffici di Città Metropolitana alla presenza del Dottor Schillirò, della Dottoressa Trezza e con la presenza dell’avvocato del Sindaco di Città Metropolitana, ancora una volta abbiamo avanzato tutte le richieste a voi note ma, nonostante la fiducia riposta, non abbiamo avuto alcun seguito sulle nostre rimostranze lasciando di fatto senza risposte tutti o parte dei lavoratori che, come spesso sollevatovi versano in una situazione di profonda incertezza.
Ciò che nelle settimane successive ha inasprito ulteriormente il clima in azienda sono state le continue decisioni UNILATERALI da parte dell’amministratore Avv. Mario Balsamo che, in spregio agli impegni assunti in sede Istituzionale, incontra e concorda con Sindacati autonomi non firmatari del CCNL il proseguo di aumenti contrattuali ed altro accontentando solo una parte di lavoratori lasciando gli altri nello sconforto totale.
Per quanto attiene il successivo tavolo in Città Metropolitana, nonostante interlocuzioni telefoniche con il Dottor Schillirò, lo stesso non ha dato più seguito alla programmazione di una data di incontro.
Di seguito vi elenchiamo le problematiche vertenziali che continuano a persistere:
1) Mancato consegna delle buste paga;
2) Continui ritardi del pagamento degli emolumenti;
3) Errori e orrori nelle buste paga da maggio a tutt’oggi non sono stati risolti;
4) Pagamento tributi, contributi e finanziarie continuano a non essere in regola;
5) Contributi sindacali non versati correttamente;
6) Mancato pagamento straordinari e festivi;
7) Mancata consegna DPI;
8) Spostamenti di lavoratori con comprovate professionalità a settori improduttivi;
Per tali ragioni chiediamo a codesta Spett.le Prefettura la riapertura URGENTE di un tavolo Sindacale ove sia richiesta “se possibile”, la presenza del Sindaco di Città Metropolitana affinché si possa delineare un percorso definitivo che ridia la dignità a tutti i lavoratori nessuno escluso.
Si resta in attesa di cortese riscontro.
Distinti saluti
Filcams – Cgil Fisascat - Cisl
F.to D. Foti F.to R. Ponzo
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