COMMISSARIATA DAL 2018 PER RIDURLA COSì...
Un problema non casuale, cosa che potrebbe capitare, ma ampiamente annunciato da almeno otto mesi e quindi anch'esso dipendente dalla pessima gestione commissariale che ormai si protrae esageratamente dal 2018.
Da otto mesi infatti si facevano pressanti le segnalazioni sul malfunzionamento della cabina elettrica di proprietà della società e, nonostante lo stanziamento dei fondi necessari da parte del socio Città Metropolitana, l'ufficio tecnico di Pubbliservizi retto da ben 11 anni dall'ing. Branchina, non provvedeva agli adempimenti necessari, mettendo a rischio l'operatività dell'azienda pubblica che già di suo qualche confusione interna la subisce.
Ora, alla notizia principale di una società pubblica che ha una gestione commissariale incapace persino di garantire la più normale operatività, si aggiunge quella ancora più aberrante della "soluzione" che l'amministrazione avrebbe trovato per far fronte all'emergenza:
Cioè: hanno messo il personale in ferie forzate...damblè.
E chi paga?
E ci voleva addirittura una terna di commissari nominati dal Ministero dello Sviluppo Economico, tutti residenti fuori dalla Sicilia, per tali genialate?
A proposito: ma quanto costa alla società pubblica, da anni sull'orlo del fallimento, questa "terna di commissari", magari cene, soggiorni e colluttori a parte?
E quindi ribadiamo la domanda già fatta: perché nessuno interviene?
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