Si avvia a chiudere l'anno della sua tormentata fondazione in maniera poco rassicurante l'Azienda Speciale della Città Metropolitana di Catania, erede della fallita Pubbliservizi ed amministrata dall'avvocato puntese Mario Balsamo, di diretta emanazione dell'assessore regionale puntese e cuffariano Andrea Messina.
SCMC, la Servizi Città Metropolitana Catania continua infatti a rimanere nel guado e non si capisce come si pensa di uscirne considerato che non esiste ancora un piano industriale, organigramma confuso con mansioni non chiare e neanche dei bilanci si hanno notizia. Per non dire della trasparenza che è del tutto inesistente.
Nel frattempo Città Metropolitana, che è il socio/committente continua ad affidare i servizi all'esterno, senza al contempo applicare penali all'azienda speciale per quelli non svolti che così risultano pagati due volte.
Le ultime notizie, a parte lo sciopero proclamato da CGIL e CISL, nel silenzio degli altri compresi quelli che prima facevano finta di battagliare, e le durissime posizioni assunte dai Revisori dei Conti, riguardano le buste paga che pare siano ferme ad ottobre ed il fatto che le famiglie dei dipendenti sarebbero stati mandati a casa per Natale con acconti di stipendi da 660 euro…bhe, buone feste davvero.
In merito alle buste paga emesse in ritardo, rendono complicato capire come e quando vengano pagati i contributi previdenziali obbligatori, e di conseguenza quanto sia regolare il DURC, il documento senza il quale le pubbliche amministrazioni non dovrebbero poter pagare.
E invece Città Metropolitana ha effettuato liquidazioni ad SCMC per centinaia di migliaia di euro utilizzando formule sibilline.
In alcuni casi “nelle more del DURC positivo”, in altri sulla base di attestazioni che contraddicono la parte motiva nlla parte in cui ne affermano la regolarità o addirittura dichiarandone l'esonero.
A parte questi "problemini", permane quello non meno consistente della trasparenza zero, in violazione di qualsiasi norma trattandosi di azienda speciale a totale capitale e controllo pubblico.
Nella sezione dedicato del sito istituzionale non risulta pubblicato praticamente nulla.
Non ci sono bilanci, e almeno quello preventivo dovrebbe già esserci perché non si capisce come stiano potendo lavorare:
Nessun bando di gara o affidamento:
E addirittura nessun provvedimento adottato dall'amministrazione, come se la società fosse del tutto inattiva:
E tutto questo nel silenzio totale delle autorità politiche e amministrative responsabili.
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