Caro Direttore, nei giorni scorsi ho criticato l'iniziativa assunta dalla società che gestisce l'aeroporto di Catania, di consegnare a coloro che atterrano in città, un dépliant- scritto in italiano e in inglese - con dei suggerimenti da seguire per non incorrere in situazioni pericolose per la loro incolumità, durante il soggiorno in città.
Ho criticato quell'iniziativa perché, in altri termini, si denunciava che la nostra Catania non è una città sicura.
Ebbene, mi devo ricredere: ho sbagliato perché Catania non è una città sicura.
Non lo è per i catanesi, non lo è, a maggior ragione, per i turisti che non sono abituati all'arroganza e alla prepotenza dei delinquenti che popolano i quartieri del centro storico di Catania.
Le racconto un episodio accaduto domenica 28 luglio, alle ore 21.30 nella centralissima piazza Turi Ferro (ex Spirito Santo).
Alle spalle della via Etnea e del Duomo.
Arrivo in macchina con la mia compagna per andare a cena e parcheggio la mia autovettura negli stalli delimitati dalle strisce blu.
Pago la sosta notturna con easy park ed esco dal mezzo.
Si avvicina a noi un sedicente parcheggiatore che mi chiede di pagargli la sosta.
Gli spiego che avevo parcheggiato negli stalli comunali e già pagato la sosta.
In quel momento il tizio si è avvicinato a me e, con tono minaccioso, mi ha detto in perfetto dialetto siciliano che in quella piazza c'era lui, anche se era obbligatorio pagare anche la sosta al Comune.
Innervosito da quel tentativo di estorsione ho provato a regolare la situazione in maniera garbata, salvo ricevere l'ulteriore avvertimento (questa volta in lingua italiana), che se non avessi pagato avevo due alternative: togliere la macchina ovvero accettare di non trovarla più al mio ritorno.
Dal tono garbato, sono passato a quelli sgarbato ma, richiamato dalla mia compagna, ho ceduto un euro e sono andato via.
Ho cercato un vigile urbano o un poliziotto.
Non c'era nessun agente delle forze dell'ordine. In realtà non c'erano nemmeno i dipendenti di amts deputati a verificare il pagamento del tributo al Comune.
Forse, giustamente, pensano di essere pagati troppo poco per rischiare la propria incolumità in scontri con i parcheggiatori abusi.
Caro Direttore, purtroppo la mia Catania, tra le tante cose, non è una città sicura e, chi ha deciso di avvertire i turisti distribuendo quel dépliant, ha fatto bene.
In città, se vuoi parcheggiare in centro storico devi pagare due tributi: uno all'amts e l'altro ai parcheggiatori.
Se desideri pagare, come è giusto che sia, una sola volta il tributo, ha un'opzione: pagare il solo parcheggiatore e, dopo, pagare la multa all'amts; pagare con easypark e dopo, non trovare più l'auto. Decida lei cosa è più corretto fare.
Infine, se cerchi aiuto nelle forze dell'ordine, stai certo che in pieno centro storico, di domenica, non ne troverai (forse impegnati nella visione delle Olimpiadi).
Fai prima a farti giustizia da solo.
Caro Direttore, si fa presto a dire che nella nostra popolazione manchi la cultura della legalità.
Ma siamo davvero sicuri che con la cultura riusciremo a cambiare il modo di fare prepotente e mafioso di ampi strati della popolazione?
Forse dovremmo considerare di richiamare in città lo sceriffo Harpp.
Un caro saluto
Leggi anche: