Riceviamo e pubblichiamo un documentato contributo che va contro il diffuso sentiment pessimistico...
Il futuro economico del sistema Catania: diversi accadimenti conducono all’ottimismo.
Diverse scelte nel fare impresa utilizzano le previsioni di accadimenti prossimi e futuri.
Gli imprenditori di successo, nei vari livelli e settori, sono quelli che hanno previsto meglio degli altri il futuro.
Per i politici, specie con responsabilità amministrativa, “le previsioni” vanno sostituite dalla “visione”.
Superando l’aspetto semantico fra le previsioni dell’imprenditore e la visione del politico, nella sostanza, si può sostenere che entrambi assumono lo stesso significato.
Su Catania, o più esattamente sul sistema Catania, quotidianamente si leggono previsioni e valutazioni del tutto negative.
Potrebbe ancora una volta essere utile mettere in evidenza l’attualità del Vangelo di Giovanni (8, 1-11) con riferimento al celebre episodio di Gesù “chi è senza peccato scagli la prima pietra” ma ciò potrebbe essere divisivo in quanto, oltre la valutazione sulla pietra, si dovrebbero identificare e valutare i peccatori.
Non avvalendoci in tale circostanza, per i motivi anzidetti, dell’eterna attualità del testo sacro citato, è opportuno fare, invece, riferimento ai seguenti accadimenti già manifestatisi:
- In data 07/06/2022 il Presidente del Parlamento Europeo ha approvato la risoluzione presentata dall’On.le Omarjee con cui riconosce la condizione insulare come uno svantaggio strutturale individuando la necessità di elaborare strategie complementari che consentano alle isole di affrontare le sfide e superare gli ostacoli che la loro propria natura comporta.
Una legislazione europea applicata in maniera omogenea ai contesti territoriali estremamente differenti configura una lesione ai principi di uguaglianza ed accresce i divari di sviluppo dei territori.
La risoluzione Omarjee elenca i settori di intervento per rimuovere i disagi della insularità.
- La Gazzetta Ufficiale n. 267 del 15/11/2022 ha pubblicato la legge costituzionale n. 2 del 07/11/2022 recante “modifica all’art. 119 della Costituzione," concernente il riconoscimento delle peculiarità delle isole.
- Fino ad oggi la questione della insularità è stata limitata alla mancata continuità territoriale con la conseguenza che lo Stato ha, a tal riguardo, erogato alla Sicilia qualche decina di milioni per compensare non l’insularità ma i maggiori costi della mancata continuità territoriale.
Nella legge di bilancio 2023 vi sono i seguenti commi in tema di insularità:
Comma 494
In attuazione dell’articolo 119 della Costituzione, al fine di riconoscere le peculiarità delle isole e promuovere le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità.
Comma 495
Il fondo di cui al comma 494 è destinato al finanziamento di interventi per la mobilità dei cittadini residenti nel territorio della Sicilia e della Sardegna.
Comma 496
Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono stabiliti le modalità e i criteri per l’utilizzo del fondo di cui al comma 494.
- L’istituzione della Commissione Parlamentare Bicamerale (10 senatori e 10 deputati nominati dai Presidenti di Senato e Camera), con cadenza annuale effettua una ricognizione delle risorse finanziarie stanziate per le Isole.
Tra i suoi compiti, anche quello di proporre correttivi per gli svantaggi derivanti dalla condizione di insularità al sistema dei livelli essenziali delle prestazioni.
- Ai commi dal n. 487 al n. 493, viene indicato nel progetto di collegamento tra Sicilia e Continente un’opera prioritaria, con cui rilanciare economicamente il paese e completare la rete infrastrutturale primaria.
- Il disegno di legge approvato dal Governo l’01/02/2023 “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario” si collega alla riforma del titolo V della Costituzione di cui alla legge 03/2001, tentando di attuarla.
Per quanto il riferimento sia alle Regioni a statuto ordinario e, quindi, le Regioni a statuto speciale non sono interessate, tuttavia, detto disegno di legge si occupa della determinazione dei LEP, dei rapporti stato-regione.
L’insularità è resa ancora più critica dalla condizione di perifericità, con riferimento in termini di distanza dal Centro dell’Europa e dai luoghi in cui vengono fatte le scelte rilevanti in economia ed amministrazione della cosa pubblica.
La condizione di insularità (e il superamento degli svantaggi derivanti da essa) non è limitata al solo problema della continuità territoriale, ma è molto più estesa e complessa e investe tutti gli aspetti, dal mancato sviluppo al deficit di infrastrutturazione dell’Isola.
Nell’analisi dell’insularità e della questione meridionale si è fatto riferimento:
- all’art. 174 TFUE che rappresenta la somma dello spirito solidaristico e delle aspirazioni alla costituzione di una europea unità che sono alla base e la ragione d’essere dell’unità;
Nello specifico del sistema Catania va, altresì, considerato quanto segue:
L’avvio dell’operatività delle ZES;
Catania è diventata la capitale della logistica e trasporti in Sicilia;
L’investimento di Enel a Catania di circa 600 milioni a supporto del progetto denominato “Tango” contiene Gigafactor 3Sun di Catania con la previsione che entro il 2024 sarà la più grande fabbrica di pannelli solari d’Europa.
L’investimento di ST nello Stabilimento di Catania di circa 2 miliardi per fare ricerca per l’automotive.
La nuova cultura di fare diventare Catania da città del mare a città di mare con iniziative nell’ambito dell’economia del mare.
Infine, per il sistema Catania e per la Sicilia sono previsti attualmente in fase di attuazione, anche per l’attuazione del PNRR, investimenti in infrastrutture per diverse centinaia di milioni di euro.
Gli imprenditori di diversi settori devono tenere conto di quanto sopra accennato ed i politici devono avere la visione nella programmazione amministrativo-politica di breve e di medio periodo.
Ė possibile che, adesso, vi siano tutte le condizioni per recuperare il divario dell’indice di sviluppo economico Nord-Sud che in questi ultimi 20 anni si attesta in circa 25 punti di PIL.
Ė necessario, quindi, basare la visione sul sistema Catania utilizzando questi accadimenti.
E allora anziché lapidare il sistema Catania, col rischio fondato di passare da chi lancia le pietre a chi le riceve, sarebbe molto meglio fare sistema per immaginare di gestire il sistema Catania, e della Sicilia, nella prevista fase della ripresa economica e la riapertura della questione del Sud.
I temi della questione della ripresa economica in Sicilia (in quest’occasione è sufficiente farne cenno):
il costo dell’insularità (circa 10 miliardi l’anno);
il costo dei giovani scolarizzati e formati che lasciano la Sicilia (circa 5 miliardi all’anno).
La somma delle due voci (€ 15 miliardi all’anno) farebbe lievitare il PIL della Sicilia del 16,66%, passando dagli attuali € 90 miliardi ad € 105 miliardi all’anno , cioè recuperando il deficit della crescita del PIL Nord-Sud di circa 25 punti in questi ultimi 20 anni.
Antonio Pogliese
Dottore Commercialista
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