L'ultimo episodio IN-TOL-LE-RA-BI-LE è di un paio di giorni fa: un turista polacco è stato aggredito per rapina e versa attualmente in prognosi riservata a rischio della vita a causa di una ferita alla testa.
Volevano rubargli un miserabilissimo telefonino!
La cosa più assurda è che il fatto è accaduto nella centralissima e trafficatissima piazza Stesicoro.
In piazza Stesicoro!
Che significa questo? Che Catania è una città abbandonata, in cui ognuno fa quello che vuole e prendono sempre più spazio violenti e spregiudicati, in ogni settore.
Lasciamo stare, al momento, i “colletti bianchi” che sono sempre più neri, compresi gli ultimi finiti nelle maglie dello “Scandalo Sanità” di cui scriviamo da anni e le cui indagini sono solo all'inizio: ci torneremo.
Stavolta parliamo di quella “micro-criminalità” che sta diventando sempre più invadente e pericolosa.
E che dilaga quando lo Stato arretra, manda a comandare funzionari anziani, stanchi e demotivati, lesina risorse e uomini.
E così da ogni quartiere arrivano in centro giovinastri senza nulla di meglio da fare che scorribandano sugli scooter prendendo a schiaffi per gioco i passanti, fino a far male davvero a qualcuno.
Per non dire della movida selvaggia della via di Sangiuliano e dintorni dove accade di tutto.
Locali che stanno aperti tutta la notte, impedendo ogni riposo a residenti e turisti, e quando arrivano i controlli delle forze dell'ordine agenti e militari vengono derisi con lancio di petardi e persino aggrediti e mandati all'ospedale come accaduto un paio di giorni fa.
È accaduto infatti lo scorso venerdì che una pattuglia di agenti di polizia ha fermato un auto con tre tizi che hanno tentato di sottrarsi all'identificazione per poi addirittura malmenare i militare: sempre in via di Sangiuliano, il “salotto di Catania” a due passi da Questura e Prefettura. Ma è normale?
Qualche mese fa abbiamo intervistato un ex vice questore che ha raccontato di una pattuglia di poliziotti cacciata impunemente dagli spacciatori di San Berillo ed i rinforzi prima inviti e poi ritirati, con ciò rafforzando il senso di impunità e incrementandone violenza ed arroganza.
Questi fatti di cronaca recentissima, che si affiancano all'eterno oltraggio di San Berillo Vecchio in mano alle gang nordafricane che l'hanno trasformato in un bazar di totale impunità rispetto a qualsiasi traffico illecito.
Pazzesco che interi fantasmagoriici “Comitati per l'Ordine e la Sicurezza” non riescano a predisporre operazioni utili a bonificare dalla malavita una zona centrale come San Berillo, che invece resta lì a testimonianza mondiale di come Catania sia governata da incapaci totali.
Gli episodi da raccontare sono centinaia e giornalieri: possibile che ci resti solo lamentarcene e subire?
Possibile capire cosa ci stanno a fare, parate a parte, le varie “autorità” che per mestiere e stipendio dovrebbero occuparsi di garantire un minimo di ordine e sicurezza?
Considerato il tempo trascorso dal loro insediamento, non è ragionevole ritenere che abbiano fallito tutti gli obiettivi e che lo stato della sicurezza in città dal loro arrivo è peggiorato?
E allora, non sarebbe il caso di provvedere ad un ragionevole avvicendamento, magari non più con personale a fine carriera, come stranamente accade sempre in questa città, ma con qualcuno con la voglia di guadagnarsela la carriera portando qualche benedetto risultato?
E invece di continuare a sproloquiare di cretinate irraggiungibili, come il waterfront e amenità varie, politicanti da operetta invece di occupare tutti i sottogoverni possibili, pensino a far arrivare a catania magistrati, militari, carabinieri e poliziotti a sufficienza, a pagarli bene e promuoverli quando fanno bene il loro dovere, piuttosto che lasciare la nona città d'Italia completamente sguarnita di qualsiasi presidio si sicurezza: NON È DIFFICILE!
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