381142701_793395249453303_3251258523139570544_n.jpeg
381142701_793395249453303_3251258523139570544_n.jpeg
381142701_793395249453303_3251258523139570544_n.jpeg
381142701_793395249453303_3251258523139570544_n.jpeg
381142701_793395249453303_3251258523139570544_n.jpeg
381142701_793395249453303_3251258523139570544_n.jpeg
381142701_793395249453303_3251258523139570544_n.jpeg
900x250 fringe
900x250 fringe
900x250 fringe

facebook
instagram
youtube
whatsapp
sudpresslogo
sudpresslogo

CONTATTI

multigrafica-grafiche-mediterraria-sud-nera2

Direttore editoriale

Pierluigi Di Rosa

Direttore Responsabile

Elisa Petrillo

 

Direttore editoriale

Pierluigi Di Rosa

Direttore Responsabile

Elisa Petrillo

 

gusto2
gusto2
gusto2
gusto2
sport2
sport2
whatsapp image 2024-10-13 at 10.54.13 (1).jpeg

redazione@sudpress.it
direttore@sudpress.it
editore@sudpress.it
tel: +39 339 7008876 (solo messaggi wapp)

redazione@sudpress.it
direttore@sudpress.it
editore@sudpress.it
tel: +39 339 7008876 (solo messaggi wapp)

salute2
salute2
style2
salute2
style2
Su Sudsport Sempre più ricco il weekend sportivo del CUS Catania: 11 appuntamenti con 8 sezioni impegnateSu SudGusto Ai piedi dell'Etna a "Masculina da magghia"Su SudSALUTE Continua il successo di ExpoMedicina, il secondo appuntamento ha superato le aspettativeA Catania il Premio Nazionale della Arti 2024Ma che testa hanno a Multiservizi per potare l'aiuola del Tondo Gioeni alle 8 del mattino?Su Sudsport PgsFest: al via la stagione sportiva delle Polisportive Giovanili SalesianeSu SudGusto Biancavilla, dopo il vino sale in cattedra l'olio del vulcano: "Colate verdi…dell'Etna" dal 25 al 27 ottobreSu SudSALUTE Expo Medicina, innovazione e connessione nel cuore della Sanità. La giornata inauguraleMafiosi che pagano associazioni anitimafia per avere lo sconto di penaIl caso dell'edificio abbandonato di via Cronato: un pericolo da risolvere

Registrazione Tribunale di Catania n. 18/2010 – PIVA 04818090872 - ROC 180/2021
Edito da: Sudpress S.r.l. zona industriale, c.da Giancata s.n. – 95121 Catania

Disastri meteo, la Corte dei Conti li smaschera: NON HANNO FATTO NIENTE!

28-10-2021 07:00

Lucia Murabito

Cronaca, Inchieste, Focus, Regione, Comune di Catania,

Disastri meteo, la Corte dei Conti li smaschera: NON HANNO FATTO NIENTE!

PUBBLICATA IL 18 TTOBRE LA Deliberazione 17/2021/G sugli interventi per il dissesto idrogeologico.ED È PAZZESCO

corteapdis-1635367392.png

Mentre i cittadini si preparano all’arrivo di Medicane, il Ciclone del Mediterraneo svuotando i supermarket e riempiendo le dispense nella miglior tradizione dei film americani sulle catastrofi naturali, il dibattito sui social e sulle testate giornalistiche si colora delle solite considerazioni: emergenza, evento straordinario, cambiamento climatico. 
 

Il risultato, come sempre, è che il disastro della giornata di martedì 26 ottobre e i morti e i dispersi di quelle giornate “non erano preventivabili” ed è stata “ tutta colpa della straordinarietà ed eccezionalità degli eventi atmosferici”.

 

Posto che abbiamo già dimostrato ieri come degli acquazzoni di settembre/ottobre se ne ha memoria da sempre (e adesso ci sono pure i social con video e immagini di cittadini/reporter a tenerne traccia), oggi possiamo affermare con assoluta certezza che la colpa è di chi ha amministrato e amministra questo territorio.

 

Destra e sinistra, passato e presente. Nessuno escluso.

 

E a dirlo non siamo noi. Ma “le carte”, come sempre.

 

Il famoso Canale di Gronda e la fantomatica nuova rete fognaria fanno parte di una serie di interventi inclusi nel Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 i cui stanziamenti fanno parte del Patto per Catania.


I nostri lettori sicuramente ricorderanno quanto dei fondi del Patto per Catania Enzo Bianco abbia fatto 5 anni di comunicati stampa che lo spacciavano per sapiente ed oculato lavoro di un sagace amministratore, che per la sua città ha lavorato giorno e notte.

 

Ma il dato che ci interessa mettere in evidenza oggi, puramente quantitativo ma che dà il metro dell’interesse di chi ha amministrato e amministra la città di Catania, ce lo fornisce la Sezione Centrale di Controllo sulla Gestione delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei Conti con la Deliberazione n. 17/2021/G del 18 ottobre 2021, dal titolo “Gli interventi delle Amministrazioni dello Stato per la mitigazione del rischio idrogeologico”.

Il primo dato che emerge è quello relativo alla distribuzione regionale degli importi finanziati nel decennio 2009-2019 per far fronte al dissesto idrogeologico in Italia:


“Dall’esame di questi dati - scrivono i Giudici - si rileva come la Sicilia sia la regione cui sono state assegnate le maggiori risorse con circa 789 milioni di euro, seguita dalla Lombardia con 598 milioni di euro, dalla Toscana (591 milioni), dalla Campania (486 milioni) e dalla Calabria con 452 milioni di euro”.

 

Ma che fine hanno fatto queste somme?
Dalla tabella riassuntiva che riportiamo sotto per comodità ma che potete visionare a pagina 79 della relazione la Regione Siciliana avrebbe somme assegnate per oltre 585 milioni di euro, di cui solo 25 milioni impegnati e già pagati (e quindi lavori avviati o conclusi) per un totale di soli 9 (NOVE) milioni di euro. 

tabellausofondi-1635364001.jpeg

Parliamo dell’1,5% dell’importo assegnato. Su Fondi FSC 2014-2020. 

 

E Catania?
Catania avrebbe dovuto attingere da due “bacini” di fondi diversi.  Così come per altre grandi città italiane, l’allora Governo Renzi aveva infatti previsto un piano ad hoc: il famigerato Patto per Catania. Che per la sola voce legata al dissesto idrogeologico prevedeva lo stanziamento di 31 milioni di euro.


Impegnati? ZERO. Pagati? Ovviamente zero.

 

Questi 31 milioni di euro sarebbero dovuti servire alla riqualificazione e sistemazione idraulica torrenti Forcile, Nitta e Bummacaro nei quartieri Librino e Santa Maria Goretti con opere di sistemazione idraulica e regimentazione acque.

 

A dircelo è OpenCoesione il portale di open government sulle politiche di coesione in Italia. Sul portale sono navigabili dati su risorse programmate e spese, localizzazioni, ambiti tematici, soggetti programmatori e attuatori, tempi di realizzazione e pagamenti dei singoli progetti. Tutti possono così valutare come le risorse vengono utilizzate rispetto ai bisogni dei territori.


Come vengono utilizzate le risorse a Catania? Non vengono utilizzate.
Lo schema di riepilogo del progetto dei torrenti Forcile, Nitta e Bummacaro riporta quanto vedete di seguito.

fonditorrenteforcile-1635364177.png

L’inizio dei lavori era previsto per il 2 marzo 2019 e la conclusione… il 2 OTTOBRE 2020. L’anno scorso.


Se questo fosse stato fatto il villaggio Santa Maria Goretti non si sarebbe allagato.

 

Ma ci sono anche altri due progetti.


Il completamento depuratore consortile di Catania ed estensione della rete il cui obiettivo, si legge su OpenCoesione sarebbe stato “Accrescere la capacità di offerta, la qualità e l'efficienza del servizio idrico, e rafforzare la difesa del suolo e la prevenzione dei rischi naturali”.

 

Stanziamento 213 milioni di euro e spiccioli. Usati ZERO.


I lavori sarebbero dovuti partire nel gennaio di quest’anno e si sarebbero dovuti concludere il 29 settembre appena passato. Mai iniziati.

schermata2021-10-27alle20-26-41-1635364280.png

Ma che a nessuno venga in mente di dare la colpa solo all’amministrazione attuale. Il patto per Catania fu firmato il 30 aprile 2016, giusto a metà mandato di Enzo Bianco.
L’ultima revisione sull’uso dei fondi stanziati che risulta sul sito dell’Agenzia di Coesione porta data giugno 2018: due anni dopo la firma del patto e a fine sindacatura di Enzo Bianco che del Patto per Catania ci ha fatto una bandiera in campagna elettorale.


All’epoca vi era in fase di affidamento il 7% dei progetti e in corso di esecuzione solo il 3%

fondicatania-1635364402.jpeg

I cugini palermitani, nello stesso periodo avevano già cantierato il 50% dei progetti.

fondipalermo-1635364455.jpeg

Ah, poi c’è il completamento del famosissimo collettore pluviale b, per il quale furono stanziati oltre 53 milioni del PIANO FSC AMBIENTE. 
Inizio lavori? 25 gennaio 2022.


Fine prevista dei lavori: il 15 novembre 2022. 

 

Facciamo ancora in tempo a vedere qualche altra “alluvione straordinaria”.

schermata2021-10-27alle20-27-09-1635364517.png

Leggi anche:


NEWSLETTER

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Rimani aggiornato su tutte le news e gli eventi promossi da Sudpress