di Antonio Lo Verde Con una finanziaria che accumulerà ritardi per il varo definitivo, in commissione Bilancio arriverà dopo il 4 luglio, Rosario Crocetta si trova ancora coinvolto nell’ingorgo che il suo partito vive attorno al sostegno al suo governo. Ancora ieri il gruppo parlamentare del Partito Democratico si è riunito all’Ars e i messaggi fatti arrivare al governatore sono molto chiari. Nelle parole di Mariella Maggio c’è tutto il patos che riguarda il rapporto tra il Pd e Crocetta. “Prima che si affronti la Finanziaria, ritengo necessario che il Pd venga coinvolto in un confronto costruttivo con il Governo per sciogliere i nodi relativi al ruolo del Partito democratico all'interno della maggioranza. Una parte del Pd non può stare fuori dal confronto”. L’ex segretaria regionale della Cgli, oggi parlamentare Pd, aggiunge: “il punto, in questo momento cruciale per la Sicilia, non è andare all'opposizione poiché non si risolvono i problemi con un ripiegamento sterile sull'Aventino. Per risolvere i problemi dell'Isola occorre innanzitutto risolvere la questione relativa al rapporto fra i democratici e Crocetta e quindi definire il ruolo del Pd all'interno della maggioranza e del governo". Con uno sguardo rivolto alla finanziaria Ter, Maggio dice: “la discussione sulla manovra economica, che non è affatto di poco conto, deve costruire percorsi virtuosi per dare risposte alle tante emergenze che attanagliano la Sicilia”. E mentre Crocetta sembra voler sviare il tema del confronto interno del Pd con attacchi all’indirizzo dell’Ars sul taglio degli stipendi che ieri Palazzo dei Normanni ha regolamentato adeguandosi al decreto Renzi ed alla soglia di 240 mila euro annui, mentre Crocetta voleva una soglia di 160 mila, oggi è il presidente del parlamento siciliano Giovanni Ardizzone a rispondere al governatore. "Le parole del Presidente Crocetta secondo cui gli stipendi dei dipendenti Ars sono tra i più alti d'Italia sono una enormita' che viene smentita dai fatti. Ricordo che proprio il decreto Renzi prevede il tetto massimo per i dirigenti statali di 240 mila euro. Quindi perchè dovrebbe essere Palazzo dei Normanni ad avere gli stipendi più alti?". "Mi auguro – aggiunge Ardizzone - che la cortina fumogena diradi presto per potere finalmente affrontare i veri problemi della Sicilia...". Ma al presidente dell’Ars replica per il Pd il componente della segretaria nazionale Davide Faraone. “Certo e' che per il presidente Giovanni Ardizzone il segretario generale dell'Assemblea siciliana e' giusto che guadagni quanto il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano: lo ringraziamo, per questo. Ritengo che il Pd debba imporre tagli giusti per una vera spending review".