Catania Book Festival: semplicemente "Cultura aperta a tutti". Così Simone Dei Pieri, "papà" di questo primissimo festival del libro di Catania, definisce la sua creatura. Ma qual è davvero l'importanza di questo evento per la nostra città? Scopriamolo insieme, anche grazie al racconto della conferenza stampa di lancio dell'evento.
Ieri alla conferenza stampa di presentazione del Catania Book Festival l'attesa era tanta, e pure l'emozione.
La magnifica sala dell'Istituto Ardizzone Gioeni intitolata al Monsignor Zito era praticamente piena di giornalisti, organi di stampa e "supporter" dell'evento - tutti ovviamente distanziati secondo le regole.
Simone Dei Pieri - ideatore del Catania Book Festival; il Commissario Ipab Giampiero Panvini, e gli Assessori Barbara Mirabella e Antonio Scavone - rispettivamente con delega l'una alla Pubblica Istruzione, Attività e Beni Culturali, Pari Opportunità e Grandi Eventi e l'altro alla Famiglia, Politiche sociali e Lavoro; hanno spiegato ai presenti come il Catania Book Festival segnerà la vita culturale della nostra città.
La prima cosa che "salta all'occhio è che questo evento sarà una ventata di cultura, di talento e al tempo stesso di "giovinezza". Ce lo conferma Simone Dei Pieri:
"Questo è un festival che farà capire come i giovani possano essere al centro della cultura. Siamo uno staff giovane, nella mente e nelle azioni, perchè siamo tutti quanti degli under 30 concentrati davvero sul lavoro che va fatto a Catania"
"Inoltre abbiamo anche ospiti giovanissimi ed emergenti, la più giovane alla quale posso pensare è ovviamente Charlotte M. [adolescente edita da Rizzoli] che ci fa appunto capire come la cultura debba essere trasversale e di tutti, e non destinata ad un pubblico di nicchia".
Ma da cosa nasce l'esigenza di creare un festival di questo tipo?
"Tutto quanto è nato da una mancanza, a Catania mancava un evento che si occupasse di libri e di cultura, ed era un dramma"
"Quando a febbraio 2019 abbiamo avuto l'idea di creare il Book Festival - insieme al resto dello staff - abbiamo proprio realizzato come, nonostante Catania abbia donato a livello globale un importantissimo contributo dal punto di vista culturale, ci fosse un vuoto dal punto di vista degli eventi culturali.
Ecco, per tributare i giusti meriti alla nostra città, e farla ridiventare fulcro della nostra cultura abbiamo deciso di organizzare il Catania Book Festival". Conclude Simone Dei Pieri.
E cosa ne pensa invece l'Assessore regionale alla Famiglia e Lavoro Antonio Scavone?
"Il Catania Book Festival è un'iniziativa straordinaria per tante ragioni.
Prima di tutto perchè si terrà in un edificio straordinario che fino a qualche anno fa era completamente abbandonato, e adesso rivive come culla della cultura e delle nuove iniziative".
"In secondo luogo perchè ci saranno tantissimi autori di pregio, e soprattutto numerose struttrure editrici"
E in ultimo, ma non certo ultimo "perchè punta sui giovani, e sulla cultura: una ricetta che funziona".
Come ricorda infine anche Simone Dei Pieri: "Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza l'impegno del Commissiario Ipab Giampiero Panvini, che ha messo a disposizione a titolo tolamente gratuito la meravigliosa struttura dell'Istituto Ardizzone Gioeni".
Ed è proprio da lui che arriva un messaggio importantissimo per la nostra città:
"Io ho accolto con piacere l'opportunità di ospitare il Catania Book Festival perchè è un'ulteriore occasione che mi è stata data dalla nostra città per fare conoscere ai catanesi questa struttura meravigliosa".
"Perchè solamente conoscendola una struttura del genere la puoi amare, e solamente se la ami la puoi proteggere e impedire che avvenga nuovamente quello che è successo quando mi sono insediato qui, e ho trovato un ente devastato"
"Ed è così che i catanesi varcano questo cancello e rimangono stupiti dalla bellezza di questa struttura".