
Garanzia Giovani sotto la lente d’ingrandimento della delegazione di eurodeputati della Commissione per il Controllo dei bilanci (CONT) del Parlamento europeo che ha fatto il punto della situazione. "Bisogna fare di più. Restano diverse criticità a livello amministrativo e burocratico che generano ritardi nei pagamenti" La delegazione di eurodeputati della Commissione per il Controllo dei bilanci del Parlamento europeo si è recata in visita a Catania, Messina e domani sarà a Reggio Calabria per verificare il funzionamento dello schema "Garanzia Giovani", diventato in poco tempo un incubo per i ragazzi che hanno aderito all'iniziativa, monitorare la situazione della disoccupazione giovanile e verificare l’utilizzo dei finanziamenti provenienti dal Fondo Sociale Europeo. La commissione è composta da trenta eurodeputati di diciassette Stati membri. Ne fanno parte, tra gli altri, i siciliani Giovanni La Via, Caterina Chinnici e Michela Giuffrida. Durante il primo giorno di visita istituzionale, gli eurodeputati hanno incontrato i funzionari delle istituzioni europee e rappresentanti del Ministero del Lavoro e le autorità siciliane e catanesi fra le quali l’Assessore regionale al Lavoro Gianluca Miccichè, l’Assessore regionale all’Istruzione e alla formazione Bruno Marziano, il Sindaco di Catania Enzo Bianco, l’Assessore alle Politiche sociali Angelo Villari e il Rettore dell’Università degli Studi di Catania Giacomo Pignataro. "Abbiamo percepito- ha dichiarato la capo delegazione Martina Dlabajova (ALDE/CZ) al termine della visita catanese della delegazione di eurodeputati della commissione per il Controllo dei Bilanci del Parlamento Europeo- l’importanza del tema della lotta alla disoccupazione giovanile e dello Schema Garanzia Giovani per la Sicilia. Ci sono stati dei ritardi nell’attuazione dello Schema Garanzia Giovani, ma abbiamo riscontrato un grande entusiasmo, una grande voglia di fare e un forte impegno per recuperare il tempo perduto. Abbiamo visitato il centro per l’impiego, l’università di Catania e progetti avviati grazie allo Schema Garanzia Giovani come il servizio civile che coinvolge decine di ragazzi a Villa Fazio, iniziative che hanno contribuito all’effettiva creazione di posti di lavoro." In Sicilia sono stati effettuati in totale 41.882 tirocini. Solo 5026 tirocinanti sono stati assunti, con una media regionale del 12%. "La Sicilia- ha proseguito la Dlabajova - è forse la regione italiana in cui una più stretta collaborazione con le autorità nazionali ed europee è più che mai necessaria. Su 277.892 giovani siciliani che avrebbero diritto di usufruire dello schema garanzia giovani, quelli presi in carico sono stati 121.587. Questo è un buon punto di partenza ma bisogna fare di più perché restano diverse criticità a livello amministrativo e burocratico che generano ritardi nei pagamenti." "Come commissione Controllo dei Bilanci del Parlamento europeo- ha concluso la capo delegazione- abbiamo bisogno di più dati per avere un quadro della situazione più completo sia dei successi che dei problemi che ancora restano per un corretto utilizzo dei fondi per lo Schema Garanzia Giovani. Per questo ci riserviamo di chiedere maggiori informazioni alle autorità regionali e al ministero del lavoro prima di presentare un rapporto finale della nostra visita in Sicilia”. A commentare anche l'onorevole Giovanni La Via, presidente della Commissione Ambiente, Sanità pubblica, Sicurezza, e componente della delegazione. “L’Europa –ha detto– ha messo circa 178 milioni di euro a disposizione delle attività finalizzate a incrementare l’occupazione, soprattutto quella giovanile. Si tratta di un massiccio investimento di risorse per lo Schema Garanzia Giovani, che non ha portato forse gli effetti sperati, ma ci auguriamo che anche attraverso incontri come questo, si possa contribuire a riqualificarne l’azione e a rimettere in moto il meccanismo. Auspichiamo, quindi, che nella parte residua della programmazione le risorse comunitarie vengano utilizzate in maniera più efficace, con maggiori successi occupazionali e in definitiva – aggiunge La Via -con ricadute più importanti per il territorio siciliano”
Ad intervenire anche l'eurodeputata Caterina Chinnici. "La Sicilia- ha detto- ha utilizzato i fondi e li ha usati in maniera significativa. Abbiamo riscontrato delle disfunzioni e qualche criticità. Quello che comunque abbiamo notato è che i fondi sono stati indirizzati molto sui tirocini, mentre non sono stati utilizzati per altre misure. Io credo che quello che occorrerà fare sarà indirizzare i fondi anche verso misure che favoriscano direttamente l'ingresso al mondo del lavoro. Una volta ricevuto tutto il materiale, si valuterà come eventualmente supportare la Sicilia per correggere le disfunzioni."
"Il programma Garanzia Giovani- ha poi dichiarato l'onorevole Salvo Pogliese, che ha visitato insieme alla Commissione Controllo bilanci il Centro per l'Impiego di Catania- rappresenta indubbiamente uno strumento prezioso per facilitare ai giovani l'accesso al mondo del lavoro, soprattutto in territori economicamente depressi come la Sicilia, ma è altrettanto vero che non proprio tutto funziona come dovrebbe. Ancora sono troppi i casi di lunghe attese per i pagamenti dovuti e di difficoltà di accesso al programma. I numeri, con 47 mila tirocini effettuati, di cui in 5400 casi si sono poi trasformati in contratti a tempo indeterminato, pari al 12% del totale, rappresentano chiaramente come lo strumento di Garanzia Giovani sia importante ma si può e si deve fare ancora di più."