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Paternò: 122 licenziamenti in tronco al call center Qè. A rischio altri 90 dipendenti

02-04-2016 08:28

Grazia Milazzo

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Paternò: 122 licenziamenti in tronco al call center Qè. A rischio altri 90 dipendenti

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La situazione si fa sempre più grave per i lavoratori del call center di Paternò. Da tempo l'azienda lamenta criticità che hanno portato alla procedura di licenziamento collettivo. Sono in tutto 122 i dipendenti ai quali non verrà rinnovato il contratto e sono iniziate le procedure di licenziamento di 90 lavoratori, 70 operatori Inps e 20 dello staff 



Nel 2005 nasceva una piccola realtà locale del comune di Paternò, che iniziò a pulsare nel pieno centro della cittadina e a dare un sospiro di sollievo a circa 50 unità lavorative e non solo del luogo. L'azienda si aggiudicò con grande orgoglio la nomina del più efficiente call center di eccellenza per il servizio del Numero verde Inps-Inail in Italia. Di anni ne sono passati e quella piccola Azienda con la voglia e l'efficienza di ogni singolo dipendente ha fatto sì che divenisse ancor più grande. Il call centere Qè oltre alla commessa Inps con la quale è nata, si è aggiudicata nel tempo la commessa Sky e anche Enel, portando ancora una volta altri posti di lavoro tutelati. Da tempo però l'azienda lamenta criticità che hanno portato alla procedura di licenziamento collettivo.



"Come Sindacato Cisl- dice il segretario generale Antonio D'Amico- abbiamo immediatamente aperto le trattative con l'azienda, comprendendo la grave crisi economica che stava gravando su quelli che erano gli stipendi dei dipendenti e la stessa sopravvivenza dell'azienda Qè srl, infatti con grande soddisfazione si otteneva un ammortizzatore sociale ovvero la cassa integrazione ordinaria attraverso la quale per 12 mesi si dava la possibilità di risanare un deficit economico. Purtroppo ieri- continua- in Contrada Monafria una delle due sedi della Qè con grande dispiacere sono arrivati 122 licenziamenti in tronco per i Co Co Pro e dipendenti per la commessa, nelle stesse ore a contrada Tre Fontane abbiamo affrontato il problema dell’esubero per i 90 dipendenti, 70 operatori Inps e 20 dello staff."



"Non abbiamo intenzione di abbandonare questa grande realtà- ci dice ancora- stiamo lottando quale sindacato Cisl per non fare perdere il posto di lavoro ai dipendenti Qè, Sappiamo bene quanto difficile sia la nostra realtà lavorativa e se c’è anche una sola possibilità con le leggi e gli ammortizzatori a nostro vantaggio dobbiamo difenderla con tutte le nostre forze, supporteremo i dipendenti sapendo quanto importante sia un lavoro."



"La Fistel Cisl chiederà l'apertura di un tavolo di crisi al comune di Paternò- conclude-
per trovare soluzioni appropriate per sostenere l'azienda e scongiurare i 90 licenziamenti e il reintegro dei 122 lavoratori della commessa Sky"


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