
Un concerto a conclusione dei corsi realizzati con i 750mila euro di fondi europei PON Sicurezza. In barba alle polemiche degli ultimi mesi, i vertici del progetto Sistema hanno detto la loro ai microfoni di SUD Press. Il sovrintendente Grossi: "Rispondono i fatti" E' una sera di festa per i bambini delle tre orchestre riunite nella cornice del Cortile Platamone. Insieme ai giovani musicisti del progetto PON, organizzato dal Teatro Massimo Bellini, sono saliti sul palcoscenico i ragazzi di Musicainsieme a Librino e Alkantara della Civita. Che però non sono citate nell'annuncio pubblicato sulla pagina Facebook dell'assessorato comunale alla Cultura. "Sicuramente non sarà una strategia per coprire eventuali incapacità", come scriveva nei giorni scorsi Alfia Milazzo, presidente della Fondazione Città Invisibile. L'associazione no profit ha più volte additato l'Ente di sperperare i fondi europei destinati ai bambini disagiati. Ha sollevato dubbi sulla gestione del progetto e preteso trasparenza dopo il primo secco rifiuto di accesso agli atti dal Teatro. Il sovrintendente Roberto Grossi, affiancato dal direttore del progetto Sistema Francesco De Zan, ha risposto alle polemiche con i numeri: "Abbiamo formato oltre 200 bambini secondo il metodo Abreu. Parlano i fatti".
Il caso è anche arrivato in Parlamento con l'interrogazione di Giuseppe Berretta. Il deputato etneo del Pd ha definito "grave" l’impossibilità di accedere agli atti relativi al bando del progetto Sistema per cui ha chiesto "una verifica da parte dei due Ministeri competenti". Sulla compatibilità del suo ruolo con la presidenza della Onlus “Sistema Italiano delle Orchestre e Cori giovanili” (da cui proviene anche Andrea Gargiulo, vincitore del bando per il direttore dell'orchestra PON), Grossi ha detto: "Non sono assolutamente in contrasto ma addirittura utili e convergenti", spiegando la genesi dei due incarichi. Ma è sulla questione "trasparenza" che Grossi ha dato la sua parola, prima di scappare velocemente ad accogliere il sindaco Enzo Bianco. "Risponderà alla seconda richiesta di accesso agli atti?" "Ma certo!". D'altronde, lo impone la Legge Madia n°97 del 25 maggio 2016.





