Di fronte alla disastrosa situazione che la città sta vivendo, con un bilancio di previsione non ancora approvato per l'anno ormai giunto al termine, abbiamo sentito il parere della Confcommercio di Catania, che raggruppa una delle categorie produttive più importanti della città, quella dei commercianti, attraverso la voce del suo vicedirettore, Francesco Sorbello. "E' un fatto paradossale che per il terzo anno consecutivo l'Amministrazione Bianco approvi a fine anno, il bilancio preventivo per l'anno in corso. Nel 2014 lo approvò il 26 novembre, nel 2015 addirittura il 30 dicembre!", esclama Sorbello. "E'una situazione che lascia trasparire la sua chiarezza, quella dell'emergenza bilancio dove non sta funzionando nulla dal punto divista dei documenti contabili. La Corte dei Conti aveva già richiamato l'Amministrazione per la relazione semestrale che non è stata presetata nei tempi dovuti, ci sono stati osservazioni pesanti da parte dei collegio dei revisori per la mancanza di documenti allegati al Bilancio, le partecipate sono in condizioni disastrose, è insomma il preludio del dissesto finanziario. In questa situazione il sindaco Bianco deve uscire allo scoperto, non può continuare a mettere la testa sotto la sabbia, ma deve avere il coraggio e l'onestà intellettuale di dire alla città come stanno le cose". "Due mesi fa -prosegue il vicedirettore della Confcommercio- si è dimesso un assessore che con toni trionfalistici annunciava che tutto andava bene. A distanza di due mesi, è sotto gli occhi di tutti che non è così, che è una tragedia e lo dimostra anche la campagna di stampa che sta nettendo sul tappeto le reali condizioni finanziarie del Comune di Catania, e il sindaco non può disconoscerla. Si parla di falsi di carenze, di falsità eccetera. Cosa pensate della posta attiva di 27 milioni inserita nel bilancio per alienazione di beni immobili del Comune? Secondo voi cosa si deve fare? "Bisogna eliminarla immediatamente perché non si può pensare di alienare beni a fine anno, a soli 15 giorni da giorno 31 dicembre, per 20 milioni di euro. E'un dato che falsa il bilancio quindi è per questo motivo che il capo dell'Amministrazione non può continuare a tacere nel chiuso della sua stanza, ma deve venire allo scoperto e fare assolutamente chiarezza". Quali possono essere i provvedimenti che la Confcommercio chiede come primo segnale per far ripartire la città? "Abbiamo chiesto all'Amministrazione due provvedimenti. Uno è il regolamento sui dehors (arredi e copertura esterni ndr) che, se approvato, avrà un impatto occupazionale di almeno 200 unità; l'altro è il regolamento sui parcheggi pertinenziali. Oggi c'è una norma che di fatto impedisce l'apertura di negozi con più di 200 mq e questo è un problema. Se approvato questo regolamento, che giace in Consiglio comunale da due anni, si avrebbe un impatto commerciale ma anche in termini di rivalutazione urbanistica del territorio, perché la (funzione commerciale è anche quella di servire al recupero degli immobili. Questi due regolamenti, se approvati, darebbero un impulso positivo a tutto il territorio di Catania. Cosa pensa del risultato del Referendum? "Il fatto che il sindaco sia stato schierato ha fatto in modo che vincesse il No. A parte la battuta, è la cronaca di un pesante fallimento, soprattutto nelle zone più svantaggiate dove il No si è fatto sentire in maniera più marcata. E questo la dice lunga su un giudizio politico che la cittadinanza ha espresso sul sindaco, chiaramente negativo". https://youtu.be/JHEIInbK0XU