È arrivato il primo risultato dell'incredibile vicenda della strampalata partecipazione della regione siciliana al festival di Cannes attraverso l'opaco ed incomprensibile ammennicolo laterale rappresentato dal progetto “Sicily, Women and Cinema 2023”, affidato senza gara col giochetto dell'improbabile "esclusiva" ad un'altrettanto surreale società anonima intestata ad un tizio lussemburghese che poi è anche il fotografo Moja autore di quelle 12 assurde foto costate circa 250 mila euro.
Tutta roba da uscire di testa che neanche in un film di Totò...
Ma il primo risultato, come si accennava, è che questa massa di scienziati è riuscita con queste stravaganti operazioni a far perdere i 3,7 milioni di euro provenienti dall'Europa e che adesso sono stati automaticamente definanziati.
Bravi tutti, quelli che si sono inventati già nel 2021 questa genialata e quelli che cadono sempre dal pero e si accorgono delle frittate a uova scassate.
Diciamo subito che è meglio che tornino in Europa i fondi piuttosto che sprecarli in questo modo, questo è chiaro, ma non assolve i responsabili che speriamo siano perseguiti per i danni arrecati che molto probabilmente sono di entità molto maggiore di quanto sinora emerso: a questo stanno già pensando ben tre procure, quella della Corte dei Conti e quelle penali del Tribunale di Palermo ed addirittura della Procura Europea.
L'ultima notizia è che è stato formalmente emesso il decreto di revoca del finanziamento destinato in Lussemburgo dopo le inquietanti "conclusioni riportate nella relazione a firma dell'Avvocato Generale della Regione Siciliana, redatta a seguito di apposito accertamento ispettivo, si formula all'indirizzo del Dirigente Generale del Dipartimento del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo la direttiva di revocare in autotutela le precedenti statuizioni asseritamente sprovviste dei presupposti legittimanti la procedura prevista dall'art. 63, comma 2, lett. b) del D.Lgs. n. 50/2016 e contenuta nel punto 2) “CASA SICILIA ED EVENTI (CANNES)” del quadro economico previsionale del progetto “Sicily, Women and Cinema 2023”, mantenendo sospesa, in attesa di ulteriori approfondimenti e valutazioni, la realizzazione del punto 1) “SHOOTING SICILY, WOMEN AND CINEMA (IN SICILIA)”: questo è quanto si legge nel decreto n.10/S9 del direttore generale del dipartimento Turismo Clogero Franco Fazio.
Ora, se è irregolare la procedura adottata per l'edizione 2023, molto probabilmente finirà sotto la lente anche quella del 2022 e quasi sicuramente tanto altro: se ha ragione l'Avvocatura si è in presenza di chiara malversazione e qualcuno dovrà risponderne.
Intanto, tutti questi signori, tutti insieme hanno fatto perdere ai siciliani un sacco di soldi, tanti altri ne hanno sprecati, lo vedremo nei prossimi giorni, e noi siamo qui che continuiamo a cianciare mentre loro imperterriti ammazzano una regione intera.
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