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Regione Siciliana, l'app Siciliasicura scomparsa e le interrogazioni dimenticate

21-04-2021 07:00

Pierluigi Di Rosa

Cronaca, Focus, Sanità, covid spese & C., siciliasicura,

Regione Siciliana, l'app Siciliasicura scomparsa e le interrogazioni dimenticate

Nel frattempo che si tenta di capirci qualcosa, l'app e il sito sono scomparsi

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Siamo tutti affogati, e forse distratti, da numeri e statistiche, percentuali ed indici.

Alcuni veri, alcuni falsi, molti strampalati.

In ogni caso talmente confusi che è inutile perderci tempo, anche quando da questi dipende se si è rossi, gialli, arancioni o bianchi: è una sorta di roulette russa.

 

Noi proviamo a ragionare sui numeri delle spese, che hanno già raggiunto cifre monstre: solo in Sicilia i fondi emergenziali utilizzati superano i 600 milioni di euro, in meno di un anno.

 

Stiamo trovando di tutto: poltrone in pelle umana, zaini d'oro massiccio, sanificazioni all'olio di tartufo, mascherine di carnevale, tute haute couture. Di tutto.

 

Ci sono operazioni di poche migliaia di euro, apparentemente innocue, ma che sommate diventano scandalo ed in ogni caso esempi intollerabili di sciatteria gestionale che non sarebbe scusabile in tempi normali, ma in periodi come questi grida dolore.

 

Una delle operazioni più singolari e misteriose riguarda i sistemi di "tracciamento" dei positivi inventati in Sicilia.

 

Già abbiamo trovato presso l'ASP di Catania il database da 70 mila euro...

 

Ma andando più in alto ed in precedenza, mentre il governo nazionale lanciava la famigerata app "Immuni", quello regionale, alquanto inspiegabilmente, decideva di rendersi "autonomo" persino nella gestione dei dati e, con una gravosa campagna pubblicitaria, si impegnava nella sua personalissima app: SICILIASICURA.

 

Era scaricabile sul proprio cellulare e doveva servire ad individuare ed isolare i portatori di virus per evitare i contagi e gestire la quarantena.

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Adesso nel motore di ricerca per le app, android o ios, di siciliasicura neanche l'ombra. 

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Se poi la ricerca la facciamo su GOOGLE la risposta è ancora più inquietante: "servizio in manutenzione, il servizio non è attivo."

Insomma, siamo ancora in piena pandemia, sempre in bilico tra arancio e rosso, e la tanto strombazzata "app sicula" non funziona?

 

In realtà la domanda dovrebbe essere: ma ha mai funzionato?

 

E poi: chi l'ha realizzata e quanto è costata questa app scomparsa e tutto l'ambaradan collegato?

 

Non sono domande difficili e non sono domande che facciamo noi o altri curiosi: sono cristallizzate in atti parlarmentari che evidentemente non valgono niente. E non è bello.

Il primo tentativo di capirci qualcosa risale al 9 giugno 2020 con l'interrogazione parlamentare del gruppo 5Stelle n.1534.

 

A firmarla i deputati SUNSERI - CAPPELLO - CIANCIO - SIRAGUSA TRIZZINO - ZAFARANA - ZITO - SCHILLACI - DI CARO CAMPO - DI PAOLA - MARANO - DE LUCA - PASQUA DAMANTE.

 

Chiedono al presidente della regione Nello Musumeci "Chiarimenti in merito ai costi sostenuti dalla Regione siciliana per lo sviluppo e la gestione delle applicazioni informatiche 'SiciliaSiCura."

 

In particolare i deputati nell'atto ispettivo sostengono che "non è chiaro quali siano stati i costi  sostenuti dalla Regione per lo sviluppo delle due applicazioni di cui sopra; da notizie di stampa sembrerebbe che la seconda applicazione sia stata progettata da Telecom,       aggiudicataria di una convenzione Consip al costo di 40 mila euro e che mediante un contratto stipulato con la Protezione civile regionale, quest'ultima gestirà il call center cui saranno trasmessi i dati; non è stato possibile individuare atti a sostegno di tale ipotesi avanzata dalla stampa."

              

In pratica, i deputati interroganti non sono riusciti a trovare alcun atto relativo a questa operazione effettuata dal governo Musumeci.

 

Successivamente sono i deputati del Partito Democratico LUPO - CRACOLICI - GUCCIARDI ARANCIO - BARBAGALLO DIPASQUALE - CATANZARO a provarci, presentando l'interpellanza 309 in data 6 luglio 2020.

 

Gli interroganti, dopo averne messo in dubbio l'efficacia, chiedono "quale sia la funzione dell'app 'SiciliaSiCura'" e "chi sia il soggetto incaricato della progettazione ed implementazione operativa e quale sia stato il costo sostenuto."

 

Evidentemente anche in questo caso membri del più antico parlamento del mondo non sono riusciti a reperire alcun atto che eppure dovrebbe essere trasparente.

 

Alla data in cui scriviamo, entrambi gli atti ispettivi, nonostante il tempo trascorso, risultano ancora in sospeso e nessuna risposta è arrivata dal governo Musumeci.

Nel frattempo l'app è sparita, il relativo sito risulta in manutenzione e ancora non si sa quanto è costata, chi l'ha fatta ed a cosa è servita...


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