LA NOTIZIA
Ricominciano gli sbarchi sulle coste siciliane, con migranti anche positivi al Covid, ci mancherebbe.
- Il 27 luglio la prefettura pubblica un avviso per reperire alloggi da destinare a migranti in quarantena: scadenza il 3 agosto, 4 giorni lavorativi.
- In località Vizzini, ai confini con Militello, viene montata in fretta e furia una tendopoli da utilizzare allo stesso fine, pare che l'operazione scaturisca da una convenzione tra il prefetto di Catania e la Croce Rossa, non si sa bene quale comitato.
LA PREMESSA
Purtoppo, ed è un purtroppo sincero, in 10 anni di inchieste non ne abbamo sbagliata una.
Possiamo ben dire "propheti in patria": purtroppo.
Passa tempo, ma alla fine le nostre "perplessità" si traducono in fascicoli giudiziari, e se il tempo che passa è troppo, come sta accadendo in questo periodo, nonostante atti documentali ripetutamente pubblicati in ordine ad alcuni enti e società pubbliche trasformate in bancomat familiari ed amicali, il problema non è nostro ma di chi questo tempo sta facendo passare, aggravandone i danni: noi il nostro dovere continuiamo a farlo.
Venendo alle vicende che riguardano il delicatissimo tema dei migranti, ce ne occupiamo sin dal 2011, quando per la prima volta a Palazzo Minoriti si ventilò l'incredibile affaire del Cara Mineo: lo capimmo subito e subito lo raccontammo, svelando retroscena poi raccolti, anni dopo, nelle varie inchieste.
Anche in quel caso querele e contro querele: siamo nella fase in cui attendiamo di essere risarciti per la loro temerarietà.
È un tema delicato, si diceva, quello dei migranti: lo viviamo e raccontiamo con sofferenza, consapevoli che se migranti non lo siamo noi è solo perché abbiamo avuto la sfacciata ventura di nascere in una terra fortunata, per questo abbiamo enorme ed incondizionato rispetto e pena per chi questa fortuna non ha avuto.
Questo inciso per chiarire che siamo lontanisismi dagli istinti egoitici, compresi quelli apparentemente più ragionevoli di chi vorrebbe "aiutarli a casa loro": quelli che riescono ad arrivare sulle nostre coste vanno assistiti al meglio. Punto.
A maggior ragione non possono tollerarsi gli affarismi e peggio ancora gli affaristi travestiti da benefattori, a volte persino con divise benemerite, che lucrano milioni su povera gente detenuta in lager indegni dell'umanità.
Siccome anni di esperienza ci fanno ritenere che la storia, anzi la cronaca, si possa sempre ripetere, mettiamo le mani avanti e suoniamo un campanello su quanto sta accadendo in queste ore.
Del resto il triangolo migranti-prefettura-Croce Rossa lo abbiamo trattato più volte,
Si tratta della stessa Croce Rossa, presieduta da Stefano Principato, che gestiva i servizi sanitari sotto il controllo della stessa prefetta che, per inciso, era riuscita anche a nominare commissare due coniugi, uno, il marito Cassarino Maurizio, per il settore rifiuti, e la moglie Rossana Castelli al CARA di Mineo.
Siamo nella mitologia.
Tutta gente, manco a dirlo, che ci ha querelato e che ha già collezionato qualche archiviazione, in attesa di pagarci le spese e il tempo che hanno fatto perdere a noi, PG e magistrati.
Ci fermiamo qui nell'amarcord, ma tanto basta per capire che quando scattano le emergenze è bene alzarle subito le antenne.
NOTIZIA 1: L'AVVISO PUBBLICO DELLA PREFETTURA
Risulta pubblicato il 27 luglio e fissa scadenza per le ore 20.00 del 3 agosto, appena 4 giorni lavorativi assegnati agli interessati per predisporre un'offerta finalizzata al servizio di ospitalità per 50 migranti in quarantena.
Il servizio, si legge nell'avviso, sarà affidato "previo esperimento di apposita procedura negoziata alla quale saranno invitati gli operatori economici individuati sulla base della presente indagine esplorativa": quindi quelli che riusciranno ad organizzarsi nei 4 giorni lavorativi di cui sopra.
Questa prima tranche, per 50 migranti, si limita a soli 3 mesi e prevede L'importo complessivo, dato dalla somma delle voci di cui ai punti sopra indicati nn. 1, 2 e 3, è pari a € 188.250,00 oltre al quinto d’obbligo pari ad € 37.650,00 per un totale di € 225.900,00.
NOTIZIA 2: LA TENDOPOLI DI VIZZINI
Nelle ultime ore è esplosa la polemica sulla realizzazione d'imperio di una mega tendopoli, sempre destinata ai poveri migranti in quarantena, da realizzarsi nelle campagne tra Vizzini e Militello.
Sono insorte le amministrazioni e le popolazioni locali ed anche il presidente della regione Nello Musumeci ha ricominciato ad alzare la voce contro il governo centrale.
Un comunicato del tardo pomeriggio di ieri diffuso da alcuni parlamentari 5Stelle, Rizzo, Saitta e Cappello, chiarisce i termini della questione.
Nel promettere, e possono farlo rappresentando la principale forza di governo, che "a Vizzini non ci sarà un nuovo Cara come quello di Mineo, quello previsto non è un campo profughi" e che si batteranno "affinché non lo diventi mai".
Sempre nello stesso comunicato i tre parlamentari precisano, e qui si alzano le solite antenne, che "per la bonifica dell'area, dell'allestimento delle strutture e dell' erogazione dei servizi viene stipulata una convenzione tra la Croce rossa italiana ed il Prefetto di Catania".
Ah ecco.
CONCLUSIONE
Ricordando che la Croce Rossa Italiana è un'associazione privata di cui ci siamo spesso occupati, gestita come fosse un regno assoluto sia a livello nazionale che locale e che porta nel bilancio nazionale 400 milioni di euro di affidamenti pubblici (QUATTROCENTO), abbiamo provato a recuperare questa "convenzione" sul sito della prefettura di Catania ma non ne abbiamo trovato traccia.
Riproveremo tra qualche giorno, modalità e contenuto sono di sicuro interesse pubblico.
Nel frattempo speriamo proprio che non si ricominci con la giostra. Sempre se non è già ricominciata.
AVVERTENZA PER PM, GIP E GIUDICI (nel caso di denuncia per diffamazione o altra azione questo inciso fa parte integrante dell’articolo): questa puntata di SudTalk, come tutti gli altri articoli dedicati a vicende alla Croce Rossa Italiana, è indispensabile, a fini di giustizia, valutarla in relazione a tutti gli altri pubblicati, (alcuni elencati in via non esaustiva in calce e compresi quelli che saranno pubblicati prossimamente), in quanto fa parte di un’unica organica attività d’inchiesta giornalistica orientata alla funzione di pubblica utilità di raccontare le dinamiche del potere locale e non solo, i metodi di gestione di enti pubblici o di interesse pubblico e l’utilizzo di pubbliche risorse. Di conseguenza toni e contenuti sono direttamente correlati alla successione narrativa.