
Turisti con carrozzine o passeggini costretti al salto ad ostacoli: ecco l'accoglienza "geniale" che la Plaia riserva ai visitatori.
Dove può capitare che le strisce pedonali ti conducano direttamente dentro un’aiuola o, peggio, di fronte a un canale di scolo delle acque piovane?
Facile: a Catania, precisamente sul lungomare della Plaia, uno dei luoghi turistici più frequentati della città e noi, che ci passiamo ogni giorno avendo lì la redazione, dobbiamo ammettere che non lo avevamo mai notato, segno preoccupante che ci siamo assuefatti alle idiozie di questa città amministrata in maniera assurda.
A segnalarci questa situazione paradossale sono state infatti due turiste milanesi, Paola e Marinella, ospiti di una struttura alberghiera del litorale della Plaia.
Paola ha subito un intervento ad una gamba e si sposta su una carrozzina spinta affettuosamente dall'amica Marinella: detto per inciso, si tratta di due sportive professioniste.
«Attraversare con la carrozzina è praticamente impossibile, bisogna improvvisarsi acrobati» ci scrivono ironicamente dopo essersi imbattute nell'assurda viabilità pedonale predisposta dalle illuminatissime amministrazioni comunali che si sono succedute in questi anni.
La dinamica è tragicomica: i passaggi pedonali, invece di facilitare l'accesso sicuro ai marciapiedi, finiscono direttamente in aiuole mal curate, costringendo le persone a improvvisare salti degni di una disciplina olimpica, con tanto di carrozzine al seguito, il tutto aggravato dal fatto che prima di poter raggiungere l'agognato marciapiedi si deve anche scavalcare il canale di scolo delle acque piovane.
Le fotografie inviate da Paola e Marinella lasciano poco spazio all'immaginazione: segnaletica stradale impeccabile che guida i pedoni verso... il nulla, prati incolti, ostacoli vari e infrastrutture che definire disorganizzate è un eufemismo.
La domanda potrebbe essere: hanno fatto prima le aiuole o le strisce pedonali?
In ogni caso ennesimo Nobel alla scemenza amministrativa.
E pensare che l’estate è ormai alle porte, e la Plaia dovrebbe rappresentare il biglietto da visita turistico di una Catania che si vanta di essere accogliente e aperta ai visitatori.
Ma evidentemente, nel manuale delle buone pratiche amministrative, il capitolo "viabilità pedonale e accessibilità" è stato saltato con una certa nonchalance.
È questo il benvenuto che Catania vuole riservare a turisti e cittadini?
Qualcuno, tra assessori e tecnici comunali, ha voglia di fare una passeggiata dimostrativa per sperimentare personalmente il brivido di questo percorso a ostacoli?
Intanto, attendiamo con trepidazione il prossimo episodio della commedia urbana catanese, magari sulle piste ciclabili che finiscono contro i muri o in salite col 20% di pendenza o forse alle spiagge libere e a quelle non balneabili.
Insomma, cittadini e i turisti meritano meno annunci e più soluzioni reali ed immediate.
Se qualcuno in Comune non se ne fosse accorto, è il caso di svegliarsi.
Magari prima dell'estate.
