
Ci sono storie che un giornalista non può semplicemente raccontare.
Le deve attraversare, viverle, sentirle sulla pelle. Perché il giornalismo, a volte, diventa il veicolo di emozioni che vanno oltre ciò che scrivi.
Ti trasformano. E ti ricordano quali sono i veri valori, le cose che contano davvero nella vita.
Come un suono.
Quello della campanella che risuona nel reparto di Ematologia e Oncologia pediatrica del Policlinico di Catania.

