Un disastro, il maltempo a Catania sta raggiungendo una frequenza preoccupante, sintomo evidente di un clima ormai tropicalizzato per il quale bisogno attrezzarsi.
Vittime, tra le altre, le strutture balneari ricadenti nel comprensorio costiero compreso tra Acireale e Catania, le quali in queste ore hanno subito ingenti danni.
Quest’ultima mareggiata, iniziata sabato mattina, ha raggiunto il suo picco nella nottata del 20 maggio, con pericolose ripercussioni per i lidi già montati e pronti all'apertura prevista per la prossima settimana danni enormi, tra l’altro difficili da monitorare poiché sarebbe incauto mettere in atto delle azioni esplorative per vedere cosa si è perduto e cosa è rimasto in piedi.
La sezione Turismo di Confindustria Catania, presieduta da Mario Indovina, ha riunito d'urgenza il proprio ufficio di presidenza per valutare le azioni da compiere a sostegno degli operatori del settore e lanciare un appello alle autorità competenti, governo regionale in primis.
I dirigenti hanno espresso il loro dolore e solidarietà per quanto di immensamente più grave sta accedendo in Emilia Romagna e si stringono ai colleghi, ma anche sul territorio siciliano si stanno verificando emergenze che non possono essere sottovalutate, pena la perdita di aziende fondamentali per l'intera filiera del turismo.
Il timore è che per molti operatori del settore balneare sia impraticabile avviare la stagione, già resa problematica da una normativa estremamente incerta, a partire dalla famigerata “Direttiva Bolkestein”, che dà alle attività balneari un orizzonte temporale molto ristretto, costringendo adesso a nuovi investimenti emergenziali come quello che vanno fatti in un frangente del genere.
Antonio Leonardi, presidente provinciale di “Assobalneari”, associazione degli stabilimenti balneari che aderisce al sistema Confindustria e membro del consiglio direttivo della sezione turismo, sottolinea l’importanza di salvaguardare il settore turistico:” Si tratta proprio di una nostra peculiarità territoriale, una tipologia d’impresa funzionale del comparto turistico, un’attività che non solo dà lavoro a migliaia di persone ma soprattutto rappresenta la punta di diamante del nostro sistema turistico”.
Una vera e propria richiesta d’aiuto del presidente Leonardi e di tutti quegli operatori del settore che rischiano di perdere la propria struttura, di cominciare la stagione in ritardo o di non poter nemmeno ripagare i danni.
Chi di dovere deve intervenire immediatamente. Chi ha subìto questo genere di danno è un imprenditore che ha già fatto un notevole sforzo economico, uscendo tra l’altro da un periodo difficile come quello del Covid.
Non è detto che tutti siano in grado diinvestire ancora per riparare i danni del maltempo di questi giorni, e questo causerebbe la perdita di attività che spesso hanno un avviamento decennale o più.
Occorrono interventi finanziari immediati con una procedura snella e trasparente per consentire agli operatori del settore balneare di cominciare la stagione il più rapidamente possibile.
Speriamo lo capiscano a Palermo e Roma.