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Sanità, CODACONS denuncia: la regione paga i servizi alle farmacie 10 volte in più rispetto ai medici

14-02-2023 05:00

redazione

Cronaca, Focus, Sanità,

Sanità, CODACONS denuncia: la regione paga i servizi alle farmacie 10 volte in più rispetto ai medici

Se una spiegazione c'è e ce la fate capire, la pubblichiamo subito...

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Il Codacons Sicilia ha denunciato alcune incongruenze del Servizio Sanitario Nazionale, casi sollevati dagli stessi medici che segnalano come in Sicilia i costi di alcune prestazioni mediche siano squilibrati a favore della categoria dei farmacisti.

 

Ecco il comunicato diffuso dal CODACONS:

 

"Stando ai dati forniti all’associazione dai medici operanti in Sicilia, i farmacisti verrebbero retribuiti a spese della Regione, con tariffe enormemente più alte rispetto alle tariffe applicate ai medici specialistici: un elettrocardiogramma viene pagato al medico 11 euro, al farmacista 31 euro; una visita di aderenza  alla terapia al medico 12 euro al farmacista 95 euro; uno screening diabetico al medico 1,50 euro al farmacista 20 euro, e così via.

 

I medici specialisti sono su territorio 15.000 in 1.800 ambulatori dislocati capillarmente in tutta la Sicilia contro le 1.600 farmacie presenti in regione.

 

I farmacisti possono eseguire queste prestazioni in base al D.lgs 153/2009 (servizi nelle farmacie) ma l’Assessore avrebbe dovuto, in questo gravissimo momento di infiniti allungamenti delle liste di attesa, fissare delle priorita’, ricorrendo ai 15.000 medici specialisti che potrebbero abbattere i tempi della sanità pubblica. Si è preferito invece dare priorità, con sovvenzioni pubbliche, ai farmacisti.

 

Altra problematica riguarda la presenza nelle farmacie di locali idonei all’esecuzione degli esami medici: la Legge 890 della Regione Siciliana (accreditamento istituzionale) obbliga chiunque esegua degli esami medici ad avere dei locali autorizzati, spazi  dedicati, personale formato, sistema di protezione degli eventi elettrici con certificazioni elettriche che salvaguardino la vita del paziente, nodi equipotenziali, ecc., tutti dispostivi mancanti nelle farmacie.

 

Allora destiniamo tali somme a chi ne ha il titolo cioè ai medici specialisti e non si sprechino in prestazioni "farmacistiche" inutili in territori coperti dai medici ma al limite utili solo in zone disagiate."

 

Perché da queste parti capitano queste cose?

Se una spiegazione c'è e ce la fate capire, la pubblichiamo subito...

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