
Si svolgerà domenica 19 giugno a Trecastagni un evento di particolare importanza e significato.
Sono oltre 35 mila infatti i bambini in Italia che hanno bisogno di cure particolari perché soffrono di patologie che non possono guarire.
Un tema delicatissimo: un bambino che soffre e che ha volte non ha futuro è quanto di più angosciante si possa immaginare.
Eppure è una realtà, che va affrontata con lucidità e competenza perché sono momenti in cui i piccoli pazienti e le loro famiglie hanno estremo bisogno di assistenza specialistica che quantomeno possa alleviarne disagi e sofferenze.
Gli strumenti ci sono ed anche le strutture approntate dal Sistema Sanitario, ma purtroppo sono spesso poco conosciute e divulgate ed il risultato è che solo il 5% dei bambini vi accedono.
Per questo è stata lanciata dalla Fondazione Maruzza un'iniziativa a livello nazionale ,con l'invito a sottoscrivere un appello per coinvolgere maggiormente la società civile sul tema e le istituzioni ad impegnarsi di più.
Un manifesto in otto punti che sancisce il diritto dei bambini a ricevere le cure più adeguate in luoghi adatti e che può essere sostenuto firmandolo sul sito www.girocurepalliativepediatriche.it dove viene spiegato punto per punto cosa sono le cure palliative e come dovrebbero svolgersi.
A Catania dal 2010 è operativo l'Hospice pediatrico "Casa del Bambino" presso l'ospedale Garibaldi Nesima ed è un centro d'eccellenza che ospita e assiste bambini e famiglie che soffrono particolari patologie complesse, soprattutto di natura oncologica.
A spiegarlo la Responsabile dottoressa Rosaria Basile:
L'hospice pediatrico si trova al primo piano del padiglione H presso l'ospedale Garibaldi di Nesima ed impiega personale altamente specializzato con un approccio multidisciplinare che però, questa la nostra sensazione mentre lo visitavamo, abbisognerebbe probabilmente di un potenziamento: da quello che ci è sembrato di percepire i turni sono massacranti ed il tipo di assistenza che offrono non consente facili sostituzioni.
Per questo è un impegno, quello della dr.ssa Basile e del suo team, che non conosce orari perché capita continuamente che a loro si rivolgano le famiglie anche quando tornano al domicilio, anche perché in non pochi casi il pediatra di famiglia non è sufficientemente formato ed attrezzato per rispondere alle particolari esigenze di questi piccoli pazienti cronici, che il più delle volte, anche nelle fasi acute, non abbisognano di ricoveri urgenti al pronto soccorso quanto di essere assistiti al domicilio in maniera adeguata da personale dedicato.
Quindi si pone il problema dell'assistenza di questi piccoli pazienti al proprio domicilio, per i quali non è attualmente garantita una distinzione tra adulti e minori e su questo le strutture territoriali delle ASP dovrebbero meglio attrezzarsi, magari con gli opportuni interventi normativi ed istituzionali.
Come si diceva, proprio per sensibilizzare le autorità competenti e divulgare al pubblico l'esistenza di questo tipo di servizio, è stato organizzato questo "Giro dell'Etna per le cure palliative pediatriche" che ci spiega la dottoressa Margherita Fiorenza, sin dalla sua istituzione fisioterapista presso l'Hospice "Casa del Bambino" del Garibaldi:
Quella di domenica 19 giugno sarà una vera e propria festa che inizierà alle 8.30 con la partenza da Aci Bonaccorsi dei ciclisti ed arrivo a Trecastagni intorno alle 9 in piazza del municipio dove si svolgerà uno spettacolo con alcuni degli artisti più amati dal pubblico catanese.
Capitanati da Salvo La Rosa si esibiranno per la causa Giuseppe Castiglia, Papaveri e Papere, il Quartetto Etneo del Teatro Massimo Bellini, la Soprano Daniela Rossello e un'esibizione di Tango Studio Catania.
Ci tengono particolarmente dall'Hospice pediatrico di Catania a ringraziare tutti gli artisti che si sono generosamente e gratuitamente offerti per sostenere questa importante iniziativa.
A seguire, a partire dalle 12 circa presso la sala multimediale di piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa, un convegno scientifico-divulgativo con la partecipazione di operatori ed esperti del settore oltre che rappresentanti istituzionali che si spera possano comprendere l'importanza di questo servizio, sostenendolo concretamente perché bambini e famiglie che soffrono meritano la massima attenzione.