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Finanziamento perso, il caso si complica e il comune si incarta

23-11-2021 06:00

Lucia Murabito

Cronaca, Focus,

Finanziamento perso, il caso si complica e il comune si incarta

...e avrebbero inserito lo stesso progetto in due diverse fonti di finanziamento...

La questione si è complicata a seguito di un comunicato della stessa amministrazione che prova a giustificarsi attribuendo come al solito al dissesto finanziario la causa della revoca del finanziamento, arrivando a travestirla come fosse stata una rinuncia e non un'intollerabile ennesimo caso di inefficienza ed inadeguatezza.

 

In questo caso il dipartimento comunale coinvolto nell'affaire è quello dei Lavori Pubblici e Viabilità retto dall'assessore Pippo Arcidiacono con a capo il dirigente ing. Salvatore Marra: che ora qualche spiegazione dovrebbero darla.

 

Scrivono infatti dal comune:

 

"In riferimento alla revoca del contributo regionale di 277 mila euro, per la manutenzione straordinaria della pista ciclabile del centro storico, inaugurata nel 2012, l'Amministrazione Comunale precisa che si trattava di un cofinanziamento alla realizzazione del progetto, poiché per essere portato a compimento era necessario un intervento suppletivo del Comune di circa 170 mila euro."

 

A quanto pare questa affermazione sarebbe falsa.

 

A reagire con un post molto duro è Attilio Pavone sulla pagina Facebook del gruppo catanese "Salvaiciclisti", nomen omen molto sensibile al tema:

 

"PISTA CICLABILE VIA DI PRIMA: IL COMUNE DICHIARA IL FALSO

Dopo essere stato sgamato per aver buttato al vento 277 mila euro di finanziamenti regionali (vedi post di ieri), Il Comune tenta di pararsi il culo dichiarando il falso in un comunicato stampa (foto 1) in cui si legge:

L'Amministrazione comunale precisa che si trattava di un cofinanziamento alla realizzazione del progetto, poiché per essere portato a compimento era necessario un intervento suppletivo del Comune di circa 170 mila euro.
La contestuale condizione di dissesto finanziario del Comune con l'impossibilità di poter utilizzare risorse prelevabili dalle casse comunali per cofinanziare l'opera, ha indotto l'Amministrazione a inserire nel progetto della mobilità dolce per la sostenibilità urbana con 40 km di piste ciclabili finanziate utilizzando 8 milioni di euro di fondi Ue, anche la riqualificazione di quella che dai pressi di piazza Stesicoro e via De Curtis arriva fino a via Marchese di Casalotto, attraversando piazza Falcone.

Tutto rigorosamente falso: basta leggere le due righe sopra al "DECRETA" nel DDG di revoca (il 2791 di cui si è parlato ieri) per capire che i soldi erano stati interamente versati al Comune dalla Regione, come si legge nel DDG 3874 ivi citato, in cui la somma era ripartita in due parti di 180 mila euro e 90 euro (rispettivamente nell'esercizio finanziario 2018 e 2019), somme poi interamente "reimputate" nell'esercizio finanziario 2021 con impegni n. 20/2021 e n. 50/2021. (foto 2)

E non solo NON è stato richiesto al Comune di catania compartecipare neanche con un solo centesimo, ma nel quadro economico del finanziamento 63 mila dei 277 mila euro sono messi direttamente a disposizione dell'amministrazione per varie spese inerenti al progetto.

Del tutto infondato anche l'inserimento di quell'intervento di ristrutturazione nel bando di concorso "Reti per la mobilità dolce", in cui infatti non è minimamente menzionato.
Nel bando - alla cui stesura, per inciso, abbiamo intensamente partecipato, peccato che hanno solo fatto finta di recepire le nostre proposte, per poi travisarle surrettiziamente all'atto della pubblicazione - tra l'altro si stima per la corsia riservata su marciapiede (come nel caso di via Di Prima) una spesa complessiva di 35.000 € / km (ricordo che quel tratto misura circa 1.2 km): l'intervento di ristrutturazione risulterebbe quindi persino più oneroso della realizzazione ex novo di una corsia ciclabile su sede propria, stimata nello stesso bando per 172.000 € / km! (foto 4)

E dopo il clamoroso falso in atto pubblico del "Primo Rapporto PUMS della Città Metropollitana di Catania", regolarmente denunciato ed abilmente insabbiato, ecco un altro lampante falso.

In effetti a quanto pare le cose starebbero proprio così: nessun impegno per il bilancio comunale e il progetto pare proprio fosse INTERAMENTE finanziato con fondi regionali.

 

Infatti nella determina dirigenziale del 19 ottobre 2018 si legge chiaramente: 

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E così la questione si complica, perché dall'ennesimo caso di ormai abituale incapacità gestionale si trasforma in una brutta storia di plateale falsificazione dei fatti: e non si sa quale delle due questioni sia peggiore.

 

Come se non bastasse poi, con il comunicato si aggrava la posizione dell'amministrazione nel momento in cui afferma: "La contestuale condizione di dissesto finanziario del Comune con l'impossibilità di poter utilizzare risorse prelevabili dalle casse comunali per cofinanziare l'opera, ha indotto l'Amministrazione a inserire nel progetto della mobilità dolce per la sostenibilità urbana con 40 km di piste ciclabili finanziate utilizzando 8 milioni di euro di fondi Ue, anche la riqualificazione di quella che dai pressi di piazza Stesicoro e via De Curtis arriva fino a via Marchese di Casalotto, attraversando piazza Falcone."

Se fosse così significherebbe che l'amministrazione comunale ha inserito lo stesso progetto, gli stessi lavori, in due diverse misure di finanziamento, non essendo ancora stato revocato quello regionale all'epoca in cui lo si inseriva nel progetto "Mobilità dolce" con fondi europei.

 

Allora la domanda è semplice:

MA CHE COMBINANO AL COMUNE DI CATANIA?

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