La definizione di "consulente d'oro" non è nostra ma della Gazzetta del Mezzogiorno, che nel 2015 diede notizia di uno scandalo, non l'unico a dire il vero, esploso agli Aeroporti di Puglia quando, sempre per coincidenza, direttore generale era quello stesso Marco Franchini adesso approdato a Catania con determina dell'amministratore delegato Nico Torrisi con le modalità che abbiamo già descritto. In effetti di "consulenti", professionisti e "affidati" alla SAC di Catania pare ce ne siano pochi, soprattutto di Acireale, della "family" o testimoni di nozze: ne serviva uno dalla Puglia...
E arriva non proprio in punta di piedi, ma con un bell'incarico da 38.500 euro (di soldi pubblici) l'arch. Francesco Angarano, a far che non è al momento chiaro considerato che SAC a stento pubblica l'oggetto generico di "incarico professionale".
Il curriculum non è allegato nella sezione trasparenza della SAC, però basta fare una rapida ricerca che dell'architetto Angarano si trova un sito internet, www.studioangarano.com, che però ha solo una foto: boh.
Manco a dire che, anche in questo caso, non c'è traccia di una selezione comparativa, però è accompagnato da interessante fama: basta cercare su Google e saltano all'occhio due vicende niente male.
La più influente testata pugliese, il Gazzettino del Mezzogiorno, dedica agli Aeroporti di Puglia parecchia attenzione all'epoca in cui a dirigerlo era il "dott." Franchini,
così spacciato a Catania dall'amministratore delegato Torrisi
, e tra gli articoli spiccano quelli sulle consulenze d'oro finite all'architetto Angarano, circa 3 milioni di euro, di cui una particolarmente intrigante: di Direttore Artistico. In aeroporto.
Nell'articolo, dal titolo eloquente
"I conti di Aeroporti di Puglia e quel consulente «d’oro»"
, il Gazzettino del Mezzogiorno scrive:
"Da novembre 2002 alla metà del 2013 il consulente tecnico di Aeroporti di Puglia, Francesco Angarano, ha incassato (direttamente o tramite il suo studio) parcelle per oltre 3 milioni di euro. La cifra è, al momento, indicativa. Ed è anche per fare i conti in maniera precisa che la Corte dei Conti ha chiesto le carte alla società della Regione. Un consulente milionario, beneficiario di incarichi di cui bisognerà accertare la legittimità."
E prosegue:
"Il capitolo che interessa alla Corte dei Conti è quello delle consulenze affidate, negli anni, all’architetto Francesco Angarano. Ormai un ex consulente, fa sapere Acierno: «Da marzo 2013 - dice il manager Aeroporti - abbiamo posto una particolare attenzione alla rotazione dei professionisti». Ma fino ad allora l’architetto milanese ha collezionato incarichi diretti a palate, a partire da quello di coordinatore dell’a re a tecnica a 438,99 euro al giorno. Il vice-procuratore Pierpaolo Grasso, che conduce l’inchiesta, vuole capire in particolare se siano state rispettate tutte le norme in materia di incarichi. Anche perché l’esposto alla base del fascicolo enumera una serie di coincidenze abbastanza singolari."
Ancora:
"Ad esempio l’incarico per il progetto definitivo dei lavori all’aeroporto di Grottaglie, affidato venerdì 31 dicembre 2014 per 95.000 euro: all’epoca la soglia massima per gli affidamenti diretti di ingegneria prevista dalla legge era di 50mila euro. Stesso discorso per la direzione dei lavori da 390mila euro, affidata direttamente l’8 agosto 2005 quando il limite di legge era stato portato a 100mila euro, e poi lievitata a oltre un milione di euro. O, ancora, il fatto che ad un architetto siano stati affidati progetti di ingegneria specialistica (tipo l’antincendio) per il quale serve una abilitazione specifica."
Concludendo:
"Angarano, spiega Acierno, «non ricopre più il ruolo di coordinatore dell'Ufficio tecnico e la sua collaborazione per la progettazione e la direzione dei lavori di potenziamento dell’aeroporto di Grottaglie e per la direzione artistica dell’amplia - mento dell’aeroporto di Bari è terminata per scadenza dell’incarico». Dall’incarico di coordinatore, l’architetto viene allontanato il 31 dicembre 2010, a quanto pare per volontà dell’ex amministratore Domenico Di Paola che aveva rilevato alcune irregolarità sulla gestione di alcuni lavori. Poi però, a gennaio 2012, ritorna: e gli vengono commissionati uno studio sull’espansione industriale dell’aeroporto di Grottaglie (25mila euro), un progetto di manutenzione straordinaria per Brindisi (10mila euro) e anche il primo incarico al mondo di direttore artistico per i lavori di un aeroporto, altri 40mila euro. Tutte consulenze, quelle attribuite dopo il 2011, che i giudici contabili passeranno al setaccio."
Qualche mese prima, sempre il Gazzettino del Mezzogiorno dava notizia di una vicenda che coinvolgeva, again, i nostri due neo acquisti della SAC Franchini/Angarano e che approdò anche in consiglio regionale.
Il titolo:
"All’aeroporto di Bari spunta l’art director"
.
Si legge: "Forse organizzeranno una mostra di quadri. O magari, chissà, una bella stagione teatrale, un cartellone operistico, un festival di voci bianche. Lo spazio c’è. I soldi, evidentemente, pure, visto che l’aeroporto di Bari, primo in Italia - ma forse nel mondo - si è dotato di un direttore artistico: un architetto di Milano cui è stata affidata una consulenza professionale da 39.500 euro l’anno nell’ambito dei lavori di ampliamento dello scalo."
E precisa: "Il contratto è stato firmato nell’aprile 2012 dal direttore generale Marco Franchini, con il parere positivo del responsabile del procedimento (in riferimento all’appalto per il raddoppio dell’aeroporto). Beneficiario, lo studio milanese dell’architetto Francesco Angarano, progettista che spesso in questi anni è stato chiamato a collaborare con Aeroporti di Puglia. I lavori per la nuova ala dello scalo di Bari sono ormai praticamente conclusi (i nuovi spazi dovrebbero essere inaugurati il 21 febbraio). L’appalto è stato aggiudicato nel 2009 e dovrebbe costare poco più di 14 milioni di euro, dopo una perizia di variante che ha ritoccato all’insù il costo di partenza (circa 12,5 milioni). Tra le «novità», appunto, anche gli inserti «artistici», tipo il pavimento di conchiglie e le colonne centrali che richiamano la forma e la struttura di Castel Del Monte: il primo dovrebbe essere costato circa 600 euro a metro quadrato, mentre per le colonne sono stati spesi circa 800mila euro."
"Della consulenza all’architetto Angarano, però, - segnala il Gazzettino - non c’è traccia sul sito di Aeroporti di Puglia, il cui vertice (l’amministratore Giuseppe Acierno e il direttore amministrativo Patrizio Summa) è stato ascoltato dal Consiglio regionale, in quinta Commissione, proprio in relazione al mancato rispetto degli obblighi di trasparenza....Le risposte di Aeroporti non sono sembrate soddisfacenti al Consiglio regionale."
Insomma,
tra massoni in sonno che hanno la "direzione e controllo" della SAC tramite la Camera di Commercio
ed
amministratori delegati che gliela possono s.....
possiamo stare tranquilli che adesso in aeroporto a Catania sono arrivati anche dalla Puglia a dargli una mano.