
Probabilmente si sarebbe evitato che ignari investitori si andassero a rompere il collo acquistando azioni che erano già carta straccia ma nessuno, tranne noi, lo aveva capito e men che mai scritto! Il video della conferenza stampa del marzo 2018 in cui ponemmo qualche domanda...che oggi ottiene risposta: troppo tardi. Intanto gli arresti così tardivi fanno ritenere che gli inquirenti possano essersi convinti che dietro al crac finanziario possa esserci dell'altro...Il video della conferenza stampa del marzo 2018 con le domande di Sudpress. Non è per la soddisfazione, che pure c'è, di poter dire, per l'ennesima volta, che anche sulla vicenda di Banca Base questo giornale ha anticipato gli esiti di qualche anno, quanto per affermare il ruolo di un giornalismo d'inchiesta che, basandosi sempre sull'analisi e pubblicazione rigorosa di atti e documenti, svolge il compito di accendere fari laddove è necessario che le autorità intervengano prima che i danni diventino irreparabili: alcuni sono in corso proprio in questi mei, li stiamo documentando e speriamo che si possa essere più celeri. Lo abbiamo detto mille volte, ci annoia il copia e incolla di atti giudiziari, preferiamo prevenirli, perché è questo che deve fare un giornale d'inchiesta: provocare e sollecitare gli interventi, ma soprattutto spiegare ai propri lettori notizie che altrimenti non potrebbero neanche conoscere. Quando scrivevamo di Banca Base era il 2014, ci era bastata una "banale" analisi di bilancio e del prospetto informativo dell'aumento di capitale per anticipare quello che sarebbe accaduto...4 anni dopo. Nel febbraio 2018 arrivò il commissariamento, molto tardivo, da parte di BankItalia ed oggi i complimenti al Nucleo Tributaria della Guardia di Finanza di Catania che, con il pool della Procura, sono riusciti a ricostruire una vicenda complicatissima individuandone i reati e ponendo le premesse per altri possibili sviluppi. Tuttavia temiamo che per i tanti piccoli azionisti sia molto difficile ottenere un qualche ristoro, avendo con la sottoscrizione condiviso le sorti della liquidazione a zero euro. Quando ci occupammo delle spericolate "operazioni romane" del management di Banca Base, avendo ricevuto inquietanti documenti da investitori laziali, chiedemmo lumi ai vertici della BankItalia etnea e dopo qualche settimana giunse, finalmente, il commissariamento. Per mera documentazione vi proponiamo uno stralcio della conferenza stampa del marzo 2018, (l'integrale fu pubblicato all'epoca) durante la quale gli amministratori commissariati tentarono di spiegare cosa stava succedendo e Sudpress pose delle domande: arrivate oggi.