
L'articolo sui 4 reparti di chirurgia del Policlinico di Catania, che tutti insieme realizzano appena un migliaio di interventi l'anno, ha fatto il botto: qualche malumore, molto rumore ma nessuno ha contestato i dati. Anzi, giunge una risposta della direzione del Policlinico che li conferma, adducendo una motivazione che lascia basiti: a quanto pare mancano le sale operatorie, dopo tutti i miliardi spesi. Inoltre, per riequilibrare le "risorse apicali" si aspetta che qualche vecchio barone vada in pensione, ma nel frattempo continuano a sfornare Ordinari e nuovi reparti. Per dovere di cortesia (e questa direzione del Policlinico la merita), mentre lavoriamo alla seconda puntata e apprezzando la franchezza della risposta che conferma come il sistema sia tutto sballato e non certo da ora, ci fermiamo qui, rimettendo ai lettori la risposta integrale della direzione del Policlinico il cui mestiere, comprendiamo, a volte consiste anche nel provare a difendere l'indifendibile. Articolo SUDPRESS del 12/03/2019 relativo alle Chirurgie del Policlinico. Preg.mo Direttore Gentili Lettori Leggo l’articolo pubblicato su Sudpress in data 11 marzo e ritengo doveroso rappresentare alcune semplici considerazioni che possono aiutare nella lettura dei dati forniti. Le quattro Unità Operative, di cui sono stati presentati i dati, sono reparti a direzione universitaria presenti nell’Ed. 1 del Presidio Rodolico, l’oramai storico padiglione della chirurgia universitaria. E’ utile ricordare che, fino al 2013, il numero delle U.O. chirurgiche a direzione universitaria era maggiore del doppio rispetto alle quattro attuali: un notevole sforzo è stato profuso dalla Direzione aziendale e dall’Università per ricondurre tale numero, spropositato rispetto alle esigenze organizzative dell’offerta sanitaria, ai parametri nazionali ed all’attuale Rete Ospedaliera. Si fa presente, ancora, che la normativa nazionale statuisce che i rapporti tra le università e la regione siano regolamentati dal Protocollo d’Intesa che prevede per i professori ordinari l’attribuzione di funzioni apicali assistenziali coniugate in maniera inscindibile con le funzioni di didattica e ricerca. E’ corretto rappresentare che i Direttori delle U.O. chirurgiche avevano più volte richiesto l’assegnazione di ulteriori sedute operatorie, come si può evincere dai verbali di numerosi consigli del Dipartimento assistenziale e dalle note a firma dei singoli docenti. Inoltre, si fa presente che, secondo le disposizioni in materia di LEA, molte procedure chirurgiche vengono eseguite in regime di Day Hospital e tali procedure non appaiono conteggiate nel report pubblicato. Si sottolinea, anche, che dal novembre 2018 le stesse U.O. di chirurgia, ubicate all’edificio 1 del Presidio Rodolico, In ragione di quanto rappresentato, questa Direzione ritiene doveroso manifestare il proprio apprezzamento per l’attività svolta dalle U.O. chirurgiche a direzione universitaria, al pari di tutte le Unità Operative del Rodolico. Si segnala, peraltro, che universitari, titolari dell’incarico apicale in detti Reparti. Pertanto, a breve, in linea con la nuova rete ospedaliera saranno presenti in Azienda 2 U.O.C. di Chirurgia al Presidio Rodolico e 2 U.O.C. di Chirurgia al Presidio San Marco, una delle quali a direzione ospedaliera. L’impegno di tutta l’Azienda, in questo momento, è fortemente profuso verso l’ormai imminente apertura del nuovo P.O. S. Marco che potrà, gradualmente, consentire la e dare il definitivo assetto all’Azienda Ospedaliera universitaria, con i due Presidi, Rodolico e San Marco, al fine di un migliore equilibrio delle prestazioni sanitarie nel territorio. Il Direttore Generale F.F. Dr. Giampiero Bonaccorsi
partecipano attivamente alle urgenze del P.S.
dall’1 novembre 2019 andranno in quiescenza 2 professori
chiusura degli obsoleti presidi del centro cittadino