
È passato un altro anno
da quando l’Amministrazione Bianco assicurò che le procedure di affidamento dei lavori di ristrutturazione dell’ex-mercato ittico, quasi due milioni di euro di intervento, sarebbero state avviate al più presto garantendo che l'iter fosse a buon punto.
Il sindaco Bianco parlò di apertura della struttura nel 2016!
Ma la realtà è ben diversa. La gara è stata indetta soltanto lo scorso maggio e si è chiusa il 15 giugno e ancora per l’affidamento dei lavori si dovrà attendere di verificare 232 richieste pervenute. Dalla chiusura della gara ad oggi sono state fatte appena due riunioni, la prossima sarà giorno 5, e fino adesso sono state
ammesse solo venti ditte partecipanti
.
L’ex-mercato ittico che si affaccia su via Domenico Tempio, nel quartiere popolare di San Cristoforo, dovrebbe diventare la
sede di uffici comunali
, in particolare degli assessorati ai lavori pubblici, all’urbanistica e all’ecologia allo scopo di risparmiare sui fitti passivi che il Comune paga da anni a terzi, migliaia di euro ogni mese.
La struttura, da tempo in
stato di totale ed evidente abbandono
, è sempre stata al centro di numerosi
ritardi e promesse non mantenute da parte dell’Amministrazione.
Della ristrutturazione dei vecchi immobili se ne parla da anni. L'idea venne all'ex sindaco Raffaele Stancanelli che, approfittando della legge 213/2012, con il "piano di riequilibrio finanziario pluriennale" approvato dal Consiglio comunale nel febbraio del 2013, voleva dismettere molti affitti e trasferire gli uffici in immobili comunali da ristrutturare. Il tutto venne ereditato dall'attuale primo cittadino. Così, un anno dopo, era già il 2014, venne pubblicato un
avviso
per la "ricezione di manifestazioni di interesse" per il conferimento dell'incarico per la redazione del progetto esecutivo per un importo di 41mila e
500 euro.
Nel
2015
Bianco garantì che i lavori per il recupero dell’ex mercato ittico sarebbero
terminati nel terzo trimestre del 2016
per un totale di quasi due milioni di euro.
Nell'aprile del 2016 addirittura l’ex assessore al bilancio Giuseppe Girlando confermò l’avvio della procedura di affidamento
dei lavori per la ristrutturazione dell’edificio. Di fatto
nulla accadde
e dopo questo periodo
il silenzio totale.
Come sempre vane parole. Il 2016 è trascorso senza neanche un barlume di notizie. E chi e quando comincerà i lavori ancora oggi, a luglio 2017, non si sa. Il
bando di gara
è stato indetto soltanto lo scorso mese di maggio, dopo ben quattro anni, e si è chiuso il 15 giugno "Ci sono
pervenute 232 richieste
, un numero molto elevato e devono essere verificate tutte quante -spiega
Fabio Finocchiaro direttore delle Manutenzioni comunali-. Ne abbiamo aperte una ventina
e stiamo continuando in questi giorni con le verifiche”.
“Per accelerare i tempi ho iniziato l’apertura delle buste –dice
Finocchiaro
- e così facendo
ritengo che in un mese e mezzo si possano concludere le procedure di valutazione".
Ma se in appena due riunioni sono state aperte venti buste, dieci per volta, facendo un calcolo alla "femminina" ci vorranno
almeno venti incontri per esaminare tutte le 232 offerte presentate
. E considerato che di queste riunioni ufficiali con tanto di verbale ne sono state fatte solo due, una il 22 giugno e l'altra il 28, con la prossima fissata per giorno 5 luglio, le previsioni dell'ingegnere Finocchiaro, nonostante il suo apprezzabile impegno personale, sembrano più che ottimistiche. Secondo i nostri calcoli
ci vorranno non meno di cinque mesi
insomma, solo per capire chi potrà essere ammesso. Volendo lavorare anche ad agosto, di questo passo si andrà avanti fino a novembre e solo dopo ci sarà l'aggiudicazione.
La struttura è molto grande e i
lavori da fare
, in base a quanto indicato nel bando di gara,
sono diversi per una struttura lasciata per anni a marcire
: la bonifica degli edifici e aree esterne dal materiale in disuso; il ripristino dei manti di copertura, grondaie, pluviali, parti strutturali ammalorate, intonaci interni ed esterni, infissi e portoni, pavimentazione; la realizzazione di impianti idrici, elettrici, telefonici, di scarico, di rete fecale e pluviale, allacci impiantistici a servizi esterni; la realizzazione di un impianto antintrusione e video sorveglianza nonché del sistema antincendio.
Insomma, un bel popò di roba e tempi biblici, altro che 2016 e 2017! E sempre che a qualcuno non venga in mente di fare ricorso.