
Dal professore Giansalvo Sciacchitano, definito "un eroe" dal suo collega professore Giuseppe Condorelli, per aver denunciato il malaffare che albergava ai vertici della cassa previdenziale dei medici, riceviamo e, molto volentieri, pubblichiamo: "Ringrazio la redazione di SUD per lo spazio che ha dato non tanto a me,
quanto agli abusi degli Enti Previdenziali. Non sono e non mi sento un eroe perché, parafrasando
Brecht, "infelice è quel popolo che ha bisogno di eroi", e a me
piacerebbe vivere in un paese nel quale rispettare i valori sia normale, e chi denuncia illeciti non debba subire ritorsioni. Nel fare quell’esposto ritenevo (e ritengo) di compiere un atto dovuto. Mi rendo invece conto che di normale in questo paese c'è solo l'omissione e il silenzio; e, come disse Giovanni Paolo II, uno dei peggiori peccati è l'omertà. Certo oggi nessuno parlerebbe di eroi o eroismi se non fossi stato lasciato
solo proprio da quel Consiglio di Amministrazione, che adesso
paradossalmente si costituirà parte civile nel processo contro l'Enpam. Un esempio plastico di schizofrenia (o di ipocrisia?) quello di un C.d.A che prima perseguita e fa fuori chi smaschera i presunti colpevoli di una scandalo dalle proporzioni gigantesche, e poi pretende di rivalersi contro costoro. E se non avessi denunciato? Che fine avrebbero fatto le risorse destinate alle pensioni dei colleghi che ho cercato in ogni modo di tutelare?
Eppure ci fu chi mi mise in guardia: un uomo di punta dell'alta finanza, come riferii in una intervista rilasciata tempo addietro, mi disse: “
professore stia attento, ritengo che si sia messo nei pasticci, le Casse di
previdenza sono fra i più grossi investitori di liquidità; non si aspetti
interventi della politica, né da destra né da sinistra. Sulla vicenda Enpam alle numerose interrogazioni parlamentari rivolte ai ministri competenti nessuno ha mai dato risposta. Quanto meno cercheranno di infangarla e
rivolteranno lei e la sua famiglia come un calzino". Cosa che si è puntualmente verificata. Ma non mi pento di nulla perché nulla ho da temere. Dalla mia ho la forza dei fatti che mi stanno dando ragione. Mi auguro solo che si recuperi ciò che è stato sottratto alle pensioni dei miei colleghi." Giansalvo Sciacchitano