L'Assessore provinciale all'Ambiente, al Territorio e alla Polizia, Mimmo Rotella sotto inchiesta nel 2007 per simulazione di reato. Ecco le perplessità della Procura di Catania. Che ha archiviato. Nessun elemento certo o univoco, tale da consentire il rinvio a giudizio. E' l'esito dell'inchiesta che ha coinvolto Mimmo Rotella, oggi assessore provinciale etneo, indagato fra il 2006 e il 2007 dalla Procura della Repubblica di Catania. I Pubblici Ministeri della DDA, Francesco Puleio e Ignazio Fonzo, avevano ipotizzato a suo carico l'accusa di simulazione di reato. Un fantomatico pacco- bomba, per una storia davvero singolare. Ha avuto inizio nel gennaio 2006, in seguito all'archiviazione di un fascicolo aperto contro ignoti. Tre mesi prima, infatti, l'allora assessore comunale Rotella rinvenne una busta sulla sua scrivania. Gli inquirenti ravvisarono subito stranezze: l'ingresso del locale non presentava segni di effrazione e il funzionario che deteneva le chiavi, la sera prima, nulla aveva visto. Nessuno, fra gli uomini del personale, si era accorto di una grossa busta gialla. Solo a Rotella riuscì la scoperta, quando ormai erano le 10 del mattino. E dire che l'attenta segretaria dell'Assessore, Alfia Motta, non aveva visto niente. Secondo i PM Fonzo e Puleio, l'Assessore «inspiegabilmente, qualificò immediatamente come sospetto l'involucro, ancora prima di aprirlo». Le perizie hanno accertato come il pacco fosse, in realtà, inidoneo a recare danno. Un giocattolo, insomma. L'interrogatorio di Rotella, avvenuto il 7 Febbraio, ha fatto emergere nuovi elementi a suo carico: «Perché l'Assessore», si chiedono i magistrati, «non ha saputo fornire plausibili spiegazioni, in ordine al frequente ripetersi di presunti atti intimidatori ai suoi danni, a fronte dell'assoluta assenza di un suo comprovato e certo impegno contro le organizzazioni criminali»? E poi, perché Rotella non motiva in modo convincente il mancato accoglimento di istanze indirizzate al suo ufficio, da soggetti considerati dalla Digos potenzialmente pericolosi? E' per questo che i PM hanno ribadito, nella richiesta di archiviazione, le loro perplessità sulla vicenda. La fedina penale dell'eterno assessore è comunque rimasta illibata. Assieme al suo profilo di affidabilità, ora a disposizione della Provincia regionale di Catania. Enrico Sciuto