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A Catania una novità che sa di antico. Arena Godard: un piccolo cinema d'essai sotto le stelle.

16-06-2024 06:30

Christian Costantino

Cronaca, Focus,

A Catania una novità che sa di antico. Arena Godard: un piccolo cinema d'essai sotto le stelle.

Poco meno di 50 posti, ma forse proprio questo il suo perché

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Se vi aspettate poltrone imbottite, film di ultima uscita o grandi impianti sonori… non è quello che troverete.

Invece vedrete sedie in plastica con scritto “Birra Moretti”, una cinquantina di posti a sedere, gazzosa e spuma rigorosamente Tomarchio e un ambiente leggero, senza orpelli ed estremamente sincero.

 

Quello d’eccezione, invece, è il programma, nel senso che non c’è un programma!

 

Solo una volta lì si avrà la consapevolezza di cosa si guarderà. L’unica certezza è la proiezione, ogni venerdì alle ore 20:45.

 

A quanto si percepisce, ogni mese ha una sua tematica:

 

Giugno: autori italiani, l’amore tormentato, la tossicità nei rapporti e storie realmente accadute.

 

Luglio: mondi lontanissimi, il realismo iraniano di Kiarostami e l’estetica di Wong Kar-wai.

 

Agosto: tutto da decidere!

 

Per il momento, le proiezioni hanno riscosso successo tra i vari spettatori, mentre  qualcuno con lo stomaco più leggero, è rimasto impressionato.

Il primo film, ad esempio, è stato Primo Amore di Matteo Garrone, tratto dalla storia vera dell’omicida Marco Mariolini.

 

Quello di ieri sera era L’imbalsamatore, tratto sempre da una storia vera e tenebrosa conosciuta come il caso del nano di Termini.

 

La prossima proiezione, 21 Giugno e sempre di venerdì,  potrebbe essere La stanza del figlio di Nanni Moretti.

 

Per scelta stilistica (e di spazio) si è preferito puntare a un pubblico molto piccolo numericamente, ma di grande interesse nei confronti del cinema d’essai.

Bellissimo vedere che, senza forzare il dibattito stantio “alla cineforum”, gli spettatori riuscivano a parare  tra di loro con grande naturalezza una volta finita la proiezione. Questa poi è la vera vittoria, che dei ragazzi e ragazze che non si sono mai visti prima, parlino tra loro del film, delle emozioni che ha suscitato, di consigli su altri registi:

“Se ti è piaciuto questo, potrebbe piacerti il regista Crialese”

 

Origliando qualche discussione.

 

Alla luce di questi film non proprio leggeri, gli spettatori escono segnati, con gli occhi lucidi, turbati… ma non è questo che dovrebbe fare il cinema? Non è meglio uscire da un luogo con un emozione in corpo rispetto al tiepido film dove spesso diciamo semplicemente: “carino”?  

 

L'arena ha preso il nome di Godard poiché uno dei padri della Nouvelle Vague, corrente cinematografica francese dove i film venivano girati con mezzi di fortuna e due lire in tasca. Film raffazzonati, sì, ma con una eleganza e dignità fuori dal comune.

 

L’ambiente è una sorta di cortile a domus romana circondata dai muri e giardini della chiesa di Sant’Agata la Vetere.

 

La piccola arena si trova in Via Giuseppe Auletta 17.

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