È stata inaugurata sabato 25 maggio presso la galleria Arionte di via San Michele a Catania la mostra «Metamorfosi Materiche», esposizione personale di Raimondo Ferlito a cura di Ornella Fazzina.
Un percorso che riassume la ricerca artistica di Raimondo Ferlito, così come sottolineato dalla curatrice durante la presentazione della mostra.
Lo studio della materia, il potente ritorno alla pittura, al significato tattile dell’esperienza artistica, sono alcuni degli elementi che si scorgono attraverso le opere di Ferlito.
La capacità di mutare, di adattarsi rimanendo coerente con il proprio essere, «l’artificio mescolato al naturale», sono fattori essenziali di una poetica che celebra la purezza dell’arte attraverso l’esaltazione delle forme.
Ed è proprio dalle forme e, nello specifico, da alcuni preziosi brani presenti nelle opere in esposizione che si “leggono” quegli omaggi alla cultura pittorica novecentesca, così come evidenziato dalla curatrice.
L’unicità tra la molteplicità sembra essere la summa della ricerca artistica di Ferlito che gioca con gli elementi della nostra terra e della nostra tradizione.
Osservando le opere in esposizione si respira un antico “mediterraneismo”, declinato nell’abile uso delle tecniche di realizzazione delle opere che simulano la pittura a fresco, ravvisabile anche nelle incastonature dei visi umani composti da elementi provenienti direttamente dalla terra, un prelievo di materia che viene, per l’appunto, trasformata.
Da segnalare la presenza del maestro Brancato, maestro ai tempi dell’Accademia di Raimondo Ferlito e Franco Politano, accolto tra gli applausi in un momento di commozione generale che ben restituisce l’immagine della fatica e della dedizione dietro al lavoro svolto dall’artista.
Un’occasione, dunque, per esplorare i confini dell’essenza siciliana e per intraprendere un “tu per tu” con la storia dell’arte in forme che rappresentano la capacità dell’artista di raccontare il naturale cambiamento delle cose umane perché “in natura nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”.