Da ben 79 anni, ogni 25 aprile, i cittadini scendono in piazza per celebrare la memoria della Resistenza contro il nazifascismo e riaffermare i valori della democrazia e della libertà.
Il 25 aprile ricorre l’anniversario della liberazione d'Italia dal nazifascismo ma lo si celebra anche per divulgare la difesa di ogni tipo di libertà; di espressione, il no alle guerre, la lotta alla mafia e la rivendicazione per il diritto al lavoro. Lo slogan nazionale per le manifestazioni è Viva la Repubblica antifascista. Ad annunciarlo è stato proprio il presidente dell’associazione partigiana, Gianfranco Pagliarulo.
Quest'anno sono nate diverse polemiche in relazione al significato del termine antifascismo e sulla libertà di espressione. Proprio il Governo e nello specifico Giorgia Meloni è stata spesso accusata di adempiere a comportamenti fascisti e se quest'oggi la leader di FdI sarà presente, assieme a La Russa e al Presidente della Repubblica Mattarella, alla celebrazione nazionale, che si terrà a Roma all'Altare della Patria, non si placano le lamentele.
Antonio Scurati, sabato sera su Rai3, nella puntata di CheSarà, avrebbe dovuto proporre un monologo sul 25 aprile.
Nel monologo Scurati scrive della premier Meloni "si è pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime senza mai ripudiare nel suo insieme l’esperienza fascista, ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicità dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana". Monologo che la Rai ha bocciato e sulla quale la stessa leader di FdI ha dichiarato: "Pubblico tranquillamente io il testo del monologo di Scurati (che spero di non dover pagare) per due ragioni: 1) Perché chi è sempre stato ostracizzato e censurato dal servizio pubblico non chiederà mai la censura di nessuno. Neanche di chi pensa che si debba pagare la propria propaganda contro il governo con i soldi dei cittadini. 2) Perché gli italiani possano giudicarne liberamente il contenuto". Scurati denunciando la situazione, in una lettera pubblicata da Repubblica.it ha risposto alla premier con un'interrogativo: "È questo il prezzo che si deve pagare oggi nella sua Italia per aver espresso il proprio pensiero?".
Una polemica che lascia ai cittadine l'amaro in bocca. Se ancora oggi non è chiaro il senso dell'atrocità del nazifascismo, se ancora oggi la storia viene strumentalizzata quale sarà il vero senso della manifestazione?
Intanto anche a Catania quest'oggi verrà celebrata la liberazione. Alle ore 9 saranno resi degli onori ai caduti per la Patria con la deposizione della corona d’alloro presso il vestibolo del sacrario militare, sito nella chiesa di San Nicolò l’Arena di Catania e la benedizione da parte dell’ arcivescovo di Catania, Luigi Renna. In occasione della Festa della Liberazione, i musei e i parchi archeologici statali saranno aperti gratuitamente, così come proposto dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Si potranno visitare diversi musei come ad esempio:
- Museo Civico di Castello Ursino;
- Monastero dei Benedettini;
- Museo storico dello sbarco in Sicilia;
- Museo Diocesano di Catania;
- Chiesa San Nicolò l’Arena.
Viene così ampliata l’iniziativa Domenica al museo, aggiungendo, oltre alla data di oggi, altre due date: il 2 giugno e il 4 novembre.
Bisogna però, più che manifestare e/o festeggiare, chiedersi se ai giorni d'oggi si è realmente liberi dai mali che la nuova società pone?