381142701_793395249453303_3251258523139570544_n.jpeg
381142701_793395249453303_3251258523139570544_n.jpeg
381142701_793395249453303_3251258523139570544_n.jpeg
381142701_793395249453303_3251258523139570544_n.jpeg
381142701_793395249453303_3251258523139570544_n.jpeg
381142701_793395249453303_3251258523139570544_n.jpeg
381142701_793395249453303_3251258523139570544_n.jpeg
900x250 fringe
900x250 fringe
900x250 fringe
sudpresslogo

Il Giornale che pubblica una notizia e scatena l'inferno

AUTORI

sudpresslogo

CONTATTI

sudhitech (1280 x 720 px)
come lo raccontiamo noi
come lo raccontiamo noi
come lo raccontiamo noi
come lo raccontiamo noi
come lo raccontiamo noi
come lo raccontiamo noi
come lo raccontiamo noi

ISCRIVITI AI NOSTRI CANALI:


telegram
whatsapp

Direttore editoriale

Pierluigi Di Rosa

 

Direttore editoriale

Pierluigi Di Rosa

 

redazione@sudpress.it
direttore@sudpress.it
editore@sudpress.it
tel: +39 339 7008876 (solo messaggi wapp)

redazione@sudpress.it
direttore@sudpress.it
editore@sudpress.it
tel: +39 339 7008876 (solo messaggi wapp)

IN EVIDENZA

La colonnina elettrica imbalsamataSu Sudsport Pallavolo Saturnia, la conferenza stampa del nuovo coach. Che dovrà riportare Catania in SuperLegaSu Sudsport Ginnastica Ritmica: la Fenix di Misterbianco promossa in serie BRegione e Sanità (si fa per dire), il "Caso Sirna" finisce in Procura: denuncia del Sindacato Dirigenti MediciSu Sudsport Dragon Boat: Catania da urlo ai tricolori di fondoMascalucia: in via La Marmora villette abusive da demolire. Ma sono già vendute?Telco: Sielte, previste 200 nuove assunzioni dalla partnership con Talenti APLFentanyl, la droga che rende subito zombie: allerta anche in Sicilia. CONTROLLIAMO I NOSTRI RAGAZZISu Sudsport SCHERMA: Promozione in A2 per la Squadra Maschile di Spada del CUS CataniaGravi criticità nel settore commerciale di Catania: appello all'amministrazione per una soluzione

Registrazione Tribunale di Catania n. 18/2010 – PIVA 04818090872 - ROC 180/2021
Edito da: Sudpress S.r.l. zona industriale, c.da Giancata s.n. – 95121 Catania

La parata del 2 giugno ed il capolavoro dell'articolo 11 della Costituzione Italiana

10-06-2023 07:30

Nicola Filippone

Cronaca, Focus,

La parata del 2 giugno ed il capolavoro dell'articolo 11 della Costituzione Italiana

...ma senza dimenticare l'art.9 e magari qualche altro...

immagine1.jpeg

Michela Murgia è una delle più lette e apprezzate scrittrici italiane, dotata di un arguto senso critico e da sempre impegnata in battaglie civili in favore dei più deboli. 

 

Da un anno non risparmia giudizi severi all’attuale governo e ai leader politici che ne fanno parte, a cominciare dalla stessa Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. 

Noi le auguriamo di riprendersi presto dai problemi di salute che la riguardano e di continuare a manifestare quel dissenso di cui una democrazia non può e non deve fare a meno. 

 

Questo ancorché, personalmente, spesso non mi ritrovi sulle sue posizioni come, ad esempio, a riguardo del recente video da lei girato, in cui ha stigmatizzato la parata del 2 giugno, ritenuta contraria ai principi della Costituzione italiana, che all’art. 11 ripudia la guerra. 

Pertanto, secondo l’intellettuale sarda, non ha senso far sfilare i militari, che andrebbero sostituiti dalle forze più sane e pacifiche del Paese, quali gli artisti, i medici, i giornalisti e, in generale, i cittadini onesti e ligi al dovere. 

Addirittura la Murgia ha accostato quella che si svolge ai Fori imperiali alle parate inscenate dai regimi totalitari, desiderosi e orgogliosi di ostentare il proprio potenziale bellico. 


Gli amici lettori ricorderanno che in passato abbiamo più volte espresso apprezzamento per la nostra Carta fondamentale, difendendola dai ripetuti tentativi di modificarla. 

E, in qualche occasione, ci siamo proprio soffermati sull’importanza dell’art. 11, autentico capolavoro dei padri costituenti e assoluta finezza giuridica, filosofica e letteraria. 

Ma non pensiamo che esso sia incompatibile con la rassegna del 2 giugno. 
 

Ricordiamo, innanzitutto, che dopo una lunga interruzione, dovuta a ragioni economiche, la parata è stata ripristinata per volontà del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, la cui storia personale esclude qualsiasi inclinazione totalitaria, avendo combattuto contro i nazifascisti durante la Resistenza. 

 

Inoltre, va sottolineato che per l’anniversario della Repubblica italiana, non vengono mostrate armi, come avviene a Pechino o a Pyongyang, ma persone. 

Che rappresentano i quasi diecimila soldati italiani impegnati in operazioni di pace all’estero o di supporto logistico nel territorio nazionale, colpito da calamità. 

Ma soprattutto i centottanta militari caduti, dal 1949 ad oggi, per la difesa o il ripristino della pace in varie parti del mondo. A loro devono aggiungersi le forze dell’ordine, composte da Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di finanza, Polizia penitenziaria, Polizia locale, Corpo forestale, che quotidianamente garantiscono la nostra sicurezza, pagando prezzi altissimi a fronte di remunerazioni non sempre adeguate. 

I Vigili del Fuoco, che ogni giorno espongono le loro vite a rischi molto elevati, specialmente nei mesi estivi, sempre più flagellati dall’emergenza incendi. 

La Croce Rossa, che in Italia e nel mondo compie azioni meritorie di salvataggio di esseri umani. 

E da qualche anno ci sono anche autorità civili, come i sindaci, che aprono il corteo ribadendo, con la loro presenza a Roma, il legame istituzionale tra la capitale e i comuni sparsi in tutto il Paese.  


Non credo proprio, quindi, che l’annuale parata del 2 giugno esprima una vocazione bellica dell’Italia, né che tradisca lo spirito della nostra Costituzione. 

E come me la pensano milioni di Italiani, che hanno presenziato ai Fori imperiali o sono rimasti a casa, collegati tramite la televisione.


Mi ritrovo, invece, totalmente d’accordo col pensiero di Michela Murgia, per quanto riguarda l’aumento considerevole delle spese militari, messo in atto dall’esecutivo, attingendo perfino dal Pnrr. 

 

Mentre altre categorie, che gravitano attorno alla cultura, devono accontentarsi di qualche decina di euro in più al mese. 

E taluni settori, inerenti alla tutela del patrimonio artistico e ambientale, non sempre dispongono dei mezzi necessari o sufficienti per adempiere bene il loro compito. 

Questo sì che lascia perplessi e non è certamente in linea con la Legge fondamentale del nostro Stato, che all’art. 9 recita: 
“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.
 

image-902

NEWSLETTER

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Rimani aggiornato su tutte le news e gli eventi promossi da Sudpress