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Bubbone Sanità: gli incarichi incriminati prorogati lo stesso giorno degli arresti. E il progetto delle "sent

02-05-2023 06:30

Pierluigi Di Rosa

Cronaca, Focus, Sanità,

Bubbone Sanità: gli incarichi incriminati prorogati lo stesso giorno degli arresti. E il progetto delle "sentinelle" finì dai gendarmi

A prorogarli il direttore generale del Policlinico Gaetano Sirna

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Abbiamo dato una lettura veloce alle 1.041 pagine dell'ordinanza del GIP Simona Ragazzi che ha praticamente confermato l'impianto accusatorio che ha portato all'arresto domiciliare di 4 tra medici e funzionari, 8 richieste di misure cautelari ed altri 5 indagati.

 

Diciassette nomi tra cui alcuni di spicco della indefinibile “classe dirigente” catanese, che viene da ridere solo a pensarci.

 

Tra gli arrestati l'esponente di Fratelli d'Italia, ex assessore della giunta Pogliese, quasi candidato sindaco di Catania e primario ospedaliero Pippo Arcidiacono, che alcune testate hanno già definito in rapporti strettissimi con il mondo imprenditoriale ed in particolare con quel gruppo Di Martino che nei giorni scorsi si è ritrovato il suo patron cavaliere Angelo candidato unico alla presidenza di Confindustria Catania, mentre nella Catania politica è noto che big sponsor della candidatura di Arcidiacono e della sua lista era il figlio del prossimo presidente di Confindustria, Davide Di Martino. Circostanza questa che andrà valutata perché rischia di rappresentare un vulnus non indifferente sul nuovo corso di una Confindustria che sinora era riuscita a mantenere una certa distanza dopo i problemi del pesantissimo passato “montanteniano”. Ma su questo torneremo.

 

Intanto restiamo sui colpiti dalla scure giudiziaria.

Oltre all'esponente politico di Fratelli d'Italia, pesantemente coinvolto risulta l'Ordine dei Medici di Catania, che ormai da qualche anno non ha pace.

Arrestati il vice presidente Nunzio Campagna ed il direttore amministrativo Gesualdo Missale.

Con richiesta di interdizione anche il presidente dell'ordine, altro primario, Igo La Mantia ed altri personaggi gravitanti l'ente pubblico come Filippo Di Piazza e Giuseppe Di Rosa.

 

 

Prima stranezza che ancora non siano intervenuti le autorità competenti per disporre un commissariamento dell'Ordine dei Medici di Catania la cui reputazione è a dir poco compromessa e, soprattutto, la funzionalità dei suoi organi praticamente annullata.

 

Quando si sveglieranno ne daremo notizia, sperando non nominino commissari peggiori dei commissariati, tanto per cambiare.

 

Di tutti questi aspetti, solleticanti, ci occuperemo fra qualche giorno, in particolare sul rapporto con la politica-politicante, considerato che tra gli indagati e destinatari di richieste cautelari ci sono l'ex assessore Antonio Scavone e l'esponente di Fratelli d'Italia Ruggero Razza, anch'egli quasi candidato sindaco e coinvolto nell'inchiesta con i vertici della sua segreteria tecnica e particolare dell'epoca in cui reggeva l'assessorato alla Salute nel governo Musumeci. A fargli compagnia tra gli indagati ci sono infatti Francesco Lo Re, suo segretario particolare, e Daniele Sorelli, capo della segreteria tecnica.

 

Oggi la notizia che si può leggere a latere rispetto al filone principale è che, mentre tutti erano consapevoli di averla combinata grossa, il direttore generale del Policlinico di Catania Gaetano Sirna, pur avendo avuto conferma tramite l'acquisizione di atti da parte dei carabinieri che parecchie cose non quadravano, in data 28 aprile, praticamente lo stesso giorno che scoppiava il macello con l'esecuzione dell'ordinanza del GIP Ragazzi e gli arresti conseguenti, provvedeva a prorogare proprio gli incarichi incriminati. 

Guarda il caso.

E non era la prima volta che venivano prorogati.

Si tratta dei contratti relativi all'ormai famigerato “Progetto OSAS Catania Sentinelle della prevenzione”, un titolo quasi comico a giudicare dagli esiti attuali: più che “sentinelle” occorrevano gendarmi, a quanto pare.

 

Il contratto che più si trova citato tra le 1.041 pagine dell'ordinanza è proprio quello relativo alla dottoressa Paola Campagna, figlia del vice presidente dell'ordine dei medici Nunzio finito agli arresti domiciliari ed anch'ella indagata.

 

Con delibera 952 del 28 aprile, il direttore generale Gaetano Sirna lo proroga per la seconda volta per un importo di oltre 20 mila euro sino al 31 dicembre 2023.

 

 

Sempre lo stesso giorno e per lo stesso progetto delle “sentinelle” finite dai gendarmi, con delibera 953 viene prorogato anche l'altro contratto secondo gli inquirenti anch'esso oggetto di “raccomandazione”, di cui è destinataria la dottoressa Isabella Pollicina, non indagata, più volte definita come “belissima” nelle intercettazioni. Beata lei, anche se non dovrebbe rientrare tra i requisiti di merito per una specialista otorina.

Il direttore generale Sirna, coadiuvato nella deliberazione dal suo staff al completo che controfirma l'atto, delibera la proroga nonostante un passaggio dai carabinieri di piazza Verga la cui attività di acquisizione documentale aveva allarmati tutti i protagonisti.

 

Si legga infatti nell'ordinanza che Sirna era stato audito dagli investigatori il 25 maggio 2021: ... sono il direttore generale del Policlinico di Catania dal 29.10.2020. I progetti per i quali i Carabinieri hanno acquisito gli atti sono finanziati dallo Stato e distribuiti attra- verso bandi regionali in cui si mettono a disposizione somme di denaro in macro-settori della sanità pubblica. I singoli responsabili delle U.O. degli ospedali presentano i pro- getti alla Regione. L’Azienda ospedaliera si occupa di effettuare le procedure di acquisto delle attrezzature e le procedure di arruolamento del personale, trattenendo allo scopo il 5% delle somme stanziate. I materiali acquistati per l’esecuzione dei progetti riman- gono di proprietà dell’azienda ospedaliera. Il Policlinico ha visto l’approvazione di tanti progetti nel biennio 2019-20. Periodicamente i responsabili dei progetti devono rendi- contare alla Regione. In linea di massima si tratta di assumere personale per svolgere attività di ricerca e assistenza sanitaria. In base ad ogni progetto il Responsabile decide il numero e la tipologia delle figure professionali di interesse. È un concorso per titoli svolto da una commissione nominata su proposta del responsabile.

A.D.R.: l’azienda ospedaliera controlla che le procedure concorsuali vengano svolte se- condo la normativa. È previsto che il segretario delle procedure di arruolamento del personale sia un dipendente dell’Azienda Ospedaliera, in genere un amministrativo. Nell’azienda che dirigo questo ruolo è svolto dalla Dott.ssa Simona Di Virgilio che se ne occupa da anni in qualità di dirigente amministrativo del Policlinico. Con riferimento ai progetti 2019-20 non ho ricevuto segnalazioni di particolare criticità.

A.D.R.: I titoli rilevanti sono stabiliti sempre dal responsabile del progetto entro i limiti stabiliti dalla legge rispetto alle varie specializzazioni. Il colloquio orale determina, a parità di titoli, la scelta del candidato.

A.D.R.: la durata del progetto può essere annuale o biennale. I candidati non possono usufruire di più di una borsa di studio anche se risultano vincitori in più progetti. Perio- dicamente il responsabile scientifico fa una rendicontazione economica e solo alla fine una relazione scientifica. Il responsabile dei progetti OSAS è il prof. Bianchi. Per i pro- getti sulle carie è il prof. FERLITO. Non conosco i vincitori di questi concorsi tranne una Tumino Martina che ha vinto per il progetto di igiene dentale dove era unica parte- cipante.

A.D.R: i parametri che determinano la selezione del candidato sono, tra gli altri, l’espe- rienza professionale specifica e le pubblicazioni scientifiche. Avere vinto uno di questi progetti ha sicuramente un valore per una futura esperienza professionale universitaria. [...] Non conosco MISSALE Gesualdo. Apprendo ora che è il coordinatore del Progetto OSAS nominato dall’ordine dei medici di Palermo. Non so dire perché i due fossero nell’indirizzario di alcune e-mail consegnate dalla Di Virgilio.

A.D.R.: i liberi professionisti con partita IVA possono partecipare ai progetti solo se non hanno studi accreditati con il SSN, perché in tal caso sarebbe incompatibile.
A.D.R.: io in qualità di direttore generale firmo tutte le carte. Mi fido della Dott.ssa Di Virgilio che mi informa costantemente sulle attività che svolge. Quando ero all’ASP di Messina le somme per questi progetti ammontavano a circa 10.000.000 di euro all’anno. Per il Policlinico non so dire al momento a quanto ammontino le somme totali finanziate.”

 

Quindi il direttore Sirna ricorda che a Messina per progetti analoghi spendevano 10 milioni di euro, quanti ne spende, e come, il Policlinico di Catania il direttore Sirna non lo sa…

 

Un secondo passaggio con i carabinieri Sirna lo compie nel settembre 2021, quando tramite la sua segreteria chiede un incontro con il comandante della seconda sezione del nucleo investigativo. La segreteria di Sirna tenta di convocare l'ufficiale presso la direzione del policlinico, ma questi risponde che avrebbe ricevuto il direttore presso il Comando Provinciale ed all'incontro si fa trovare con il comandante del Nucleo Investigativo: tanto per essere chiari.

 

Si legge: “Il Direttore Generale comunicava che aveva la necessità di dare il proprio nulla osta per riattivare uno dei due Progetti PSN per i quali era stata acquisita la documentazione diversi mesi fa, in particolare per quello denominato OSAS, poiché progetto aveva rilevante valenza etica e poiché diversamente si sarebbero persi i finanziamenti già accordati dalla Re- gione, mentre il secondo Progetto, denominato CARIE, sarebbe rimasto sospeso. Riferito ciò, SIRNA si congedava senza aggiungere null’altro.”

 

“Rilevante valenza etica”… e come no…

 

Nonostante questa “valenza etica”, le indagini proseguono, il 28 aprile il direttore generale proroga i contratti e lo stesso giorno il GIP Simona Ragazzi firma l'ordinanza con gli arresti e le altre misure cautelari che saranno valutate il 5 maggio all'esito degli interrogatori di garanzia.

 

Ora c'è da vedere se queste delibere di proroga delle “sentinelle” verranno annullate in autotutela o neanche l'arrivo dei gendarmi sarà sufficiente a fermarli, e magari finisce che maturano qualche diritto da legge Madia…

 

 

 

 

 


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