sudpresslogo

facebook
instagram
youtube
whatsapp

Il giornale che pubblica una notizia e scatena l'inferno

sudpresslogo

CONTATTI

multigrafica-grafiche-mediterraria-sud-nera2

Direttore editoriale

Pierluigi Di Rosa

Direttore Responsabile

Elisa Petrillo

 

Direttore editoriale

Pierluigi Di Rosa

Direttore Responsabile

Elisa Petrillo

 

salute2
sudlife2
sport2
sudlife2
hitech2
sudlife2
sport2
gusto2
style2

redazione@sudpress.it
direttore@sudpress.it
editore@sudpress.it
tel: +39 339 7008876 (solo messaggi wapp)

redazione@sudpress.it
direttore@sudpress.it
editore@sudpress.it
tel: +39 339 7008876 (solo messaggi wapp)

sudapalermo2
sudapalermo2
sudapalermo2
sudapalermo2

Registrazione Tribunale di Catania n. 18/2010 – PIVA 05704050870 - ROC 180/2021
Edito da: Sudpress S.r.l. zona industriale, c.da Giancata s.n. – 95121 Catania

Su SudSport Il calcio di Santa Venerina diventa viola: ufficializzata affiliazione con la FiorentinaSu SudSALUTE Scompenso cardiaco, sfide del presente e prospettive per il futuro: 13-14 giugno 2025, Catania – Plaza HotelSu SudGUSTO A Marzamemi dal 29 giugno al 2 luglio torna il Festival del Pesce Azzurro e Tonno in TonnaraSu SudHiTech La terra che unisce e innova: Scicli si prepara ad accogliere YoungaDays 2025Scandalo Camera di Commercio Sud Est, Confindustria Catania richiama alla mobilitazione: "Basta commissari e la SAC va affidata a mani competenti e trasparenti"Su SudARTE Il 13 giugno ad Aci Castello la presentazione ufficiale del cartellone estivo “Aci Castello 2025 - Estate tra mito, arte e cultura”Su SudGUSTO VENTURO accende l’estate a Catania: l’iconico aperitivo blu protagonista della Giornata Mondiale dell’Aperitivo e del “VENTURO BLU HOURS TOUR”Su SudSALUTE A Salina torna il “Villaggio della Salute”: prevenzione e benessere protagonisti al Marefestival – Premio TroisiSu SudHiTech Scenari virtuali e tecnologie innovative per la formazione sul lavoro. Tutti i dettagli del Safety Training Hub a Palermo🌅 SudTALK Summer Edition in diretta alle 20: OGNINA NON SI TOCCA, la vittoria di LEGAMBIENTE e la difesa dei beni comuni

"Dio, perdona loro: non sanno quello che fanno"

25-03-2023 05:30

Nicola Filippone

Cronaca, Focus,

"Dio, perdona loro: non sanno quello che fanno"

La cultura, quella vera, non può essere esclusa da un mandato elettorale.

maxresdefault.jpeg

Marco Romanello è il sindaco leghista di Marcon, una paese di diciotto mila abitanti in provincia di Venezia, che ha negato il patrocinio del Comune alla proiezione di “Roma città aperta”, il capolavoro della cinematografia italiana e mondiale, diretto da Roberto Rossellini. 

 

La motivazione addotta dal primo cittadino è la seguente: “L’iniziativa in questo momento non è in linea con il programma culturale di mandato”. 

Probabilmente si voleva dire “programma ideologico di mandato” e non culturale, perché la cultura, quella vera, non può essere esclusa da un mandato elettorale. 

 

Questo non vuol dire che non possano esserci simpatie di stile, di contenuto, di periodo, di autore. In letteratura, ad esempio, posso gradire Dante più di Ariosto o Leopardi anziché Pascoli. 

Nelle arti figurative è legittimo apprezzare Raffaello meglio di Michelangelo e Canova più di Bernini. 

Così come, in musica, si può preferire Mozart a Beethoven, Wagner a Verdi. 

E naturalmente, anche nel cinema è possibile prediligere Fellini e De Sica più di Visconti e Pasolini. 

Ma l’estromissione di un’opera d’arte da un programma culturale autorizza a dubitare della qualità di quel programma. 
 

Per smorzare le polemiche, Romanello ha poi dichiarato che sarebbe andato comunque a vedere il film. 

Se così è stato, egli ne avrà potuto trarre solo beneficio. 

Ma se, al contrario, avesse patrocinato la proiezione e non fosse andato ad assistervi, il suo comportamento sarebbe stato meno disdicevole. I gusti, infatti, non si possono imporre e, pertanto, tutti abbiamo il diritto di pensare e dichiarare che un capolavoro come “La corazzata Potëmkin” sia “una cagata pazzesca” e magari ricevere pure i novantadue minuti di applausi, che furono tributati al celeberrimo Fantozzi rag. Ugo. 

 

Ma se ricopriamo cariche istituzionali e dunque svolgiamo una funzione di rappresentanza democratica, non possiamo mai compiere scelte escludenti, di nessun genere. 

Meno che mai culturali. 


Nella fattispecie, poi, non si tratta solamente di una pellicola che riproduce un momento fondamentale della storia della nostra Repubblica che, è bene non dimenticarlo, è fondata sulla Resistenza al nazifascismo. 

 

“Roma città aperta” è anche un prodotto di altissimo valore estetico, pluripremiato, interpretato da due dei massimi attori italiani. 

 

La scena in cui Anna Magnani insegue il marito appena catturato dai Tedeschi e cade falcidiata da una raffica di mitra, ha una forza espressiva commoventissima. 

 

In settanta secondi essa identifica la stagione più feconda del cinema italiano, il neorealismo, che ha gettato le basi culturali del secondo dopoguerra e concorso alla formazione di una coscienza democratica e liberale, grazie anche alla sua componente letteraria, incarnata da scrittori tra i quali si ricordano Elio Vittorini, Cesare Pavese, Primo Levi, Alberto Moravia.


Oltre alla Magnani, il cui personaggio è legato a Teresa Gullace, uccisa a Roma nel 1944, recita Aldo Fabrizi nei panni di un prete, che riassume due figure sacerdotali romane, don Pietro Pappagallo, assassinato alle Fosse Ardeatine e don Giuseppe Morosini, fucilato dopo essere stato torturato. 

 

Quest’ultimo, prima di cadere, pronunciò le parole dette da Gesù in croce: “Dio, perdona loro: non sanno quello che fanno”.

NEWSLETTER

Rimani aggiornato su tutte le news e gli eventi promossi da Sudpress

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER