Ormai quello cbe sta accadendo in questo paese è davvero oltre ogni immaginazione.
L'ultima è la nomina di Pietro Agen nel comitato esecutivo di Unioncamere, il potente ente pubblico che riunisce le camere di commercio di tutta Italia.
E perché è clamoroso e incredibile che possa accadere una cosa simile?
Vediamo.
Pietro Agen è attualmente presidente del "Sistema ConfCommercio" Catania di cui ci siamo più volte occupati.
In virtù del controllo di questo "sistema" è riuscito ad ottenere la presidenza della Camera di Commercio del Sud Est, il super ente pubblico che riunisce quelle di Catania, Ragusa e Siracusa.
Qua il primo problema.
Non poteva essere eletto ai vertici di una camera di commercio perchè essendo dichiaratamente massone, per quanto collocato "in sonno" (cioè quelli che ne fanno parte a convenienza), è esplicitamente vietato da una legge tuttora vigente nell'ordinamento italiano, la 580/1993, art. 13 c.2: "NON POSSONO FAR PARTE DEL CONSIGLIO CAMERALE COLORO CHE SIANO ISCRITTI AD ASSOCIAZIONI OPERANTI IN MODO OCCULTO O CLANDESTINO E PER LA CUI ADESIONE SIANO RICHIESTI UN GIURAMENTO O UNA PROMESSA SOLENNE."
Ovviamente del Presidente della Regione Nello Musumeci, chiamato in causa come si legge sopra sia dalla prefettura che dal governo centrale come autorità che avrebbe dovuto intervenire per ripristinare la legalità nessuna notizia.
E non sarà certo perché il figlio di Agen risulta essere stato candidato a suo sostegno nientemeno che alle provinciali del 2008...
Non sarà per questo, anche perché come vedremo sotto, saltano di palo in frasca, magari a seconda dell'andamento dei sondaggi...
Di quello che hanno combinato figlio e padre alla Camera di Commercio del Sud Est con la vicenda dei contributi pubblici elargiti all'associazione di famiglia ne abbiamo scritto, anche qui, a fiumi e con dovizia di documentazione...
Roba davvero esagerata, che doveva più che bastare ed invece riescono a sommarla ad altre non meno incredibili.
Per non dire del fatto che, sempre nella qualità di presidente della Camera di Commercio "coordina e controlla" altro ente di proprietà totalmente pubblica, la SAC Aeroporto di Catania, dove si ha come amministratore delegato un altro campione del "Sistema ConfCommercio Catania" di cui è vice presidente, quel Nico Torrisi che elargisce centinaia di migliaia di euro di incarichi a componenti di quella che definisce la sua "Family" o a professionisti di precisa collocazione geografica e anche politica
Ora, a luglio il parlamento nazionale ha letteralmente cancellato la super camera di commercio, disponendone il commissariamento entro 30 giorni dall'entrata in vigore della legge: i decreti di nomina dei commissari pare si siano persi tra le tante carte del povero ministro leghista Giorgetti.
Naturalmente questo illegittimo ritardo non sarà di certo determinato dal fatto che, ma guarda un pò, che tra i dirigenti locali della Lega sia stato inserito nientemeno che il sempre presente figlio dello stesso Agen, il solito Vasco.
Si legge infatti in una nota dello scorso aprile: "Prende avvio in Sicilia, fortemente voluto dal Segretario regionale della Lega Nino Minardo, ed affidato all’Europarlamentare Francesca Donato... il progetto dei presìdi diritti e libertà, con l’obiettivo di dare voce ai territori ed alle voci storiche del partito nato come evoluzione del progetto Noi con Salvini. “L’idea e l’intenzione - spiega l’On. Minardo – è fare in modo che la crescita del partito non tradisca lo spirito originario e la spinta dei tanti che sin da principio hanno sostenuto il progetto di Matteo Salvini. La nostra idea di partito è quella di un movimento moderato che possa accogliere quanti hanno veramente a cuore gli interessi della Sicilia. I presìdi sono una voce importante perché garantiscono una presenza ramificata sui territori e saranno un’occasione importante di ascolto delle esigenze reali del popolo siciliano”. “Non posso rimanere sorda alle tante richieste di aiuto, sostegno, informazione che ricevo ogni giorno - aggiunge l’On. Francesca Donato. “Ho pertanto ritenuto di accogliere la fiducia che il segretario ha voluto dimostrarmi nell’affidarmi la responsabilità per le politiche economiche ed i fondi europei, come base per sviluppare con lui questo importante progetto che darà voce ai sostenitori storici di Salvini ma soprattutto che potrà intercettare le reali istanze dei territori e metterle al centro dell’agenda politica regionale. Il progetto parte da Catania: insieme a Nino Minardo abbiamo individuato nel Dott. Vasco Agen il primo Dirigente del presidio provinciale di Catania. "
Ah perfetto: il Dott. Vasco Agen è il primo Dirigente del "presidio Diritti e Libertà" della Lega di Salvini & C. in Sicilia, scelto dall'europarlamentare Francesca Donato che però nel frattempo dalla Lega se n'è andata e non è chiaro se si è portata, e dove, il Primo Dirigente del presidio Diritti e Libertà, della cui attività tuttavia non si ha notizia, a parte la medaglia di appartenenza.
Quindi: il signor Pietro Agen non poteva per legge fare il presidente della Camera di Commercio, ha combinato e combina quello che in parte leggiamo sopra, doveva essere commissariato almeno da un mese e invece viene nominanto nientemeno che nel Comitato Esecutivo di Unioncamere nazionale.
ANDRÁ TUTTO BENE IN ITALIA
ANCORA MEGLIO IN SICILIA
A CATANIA UNA FAVOLA