Si è presentata alla cittadinanza ieri, in un incontro con la stampa tenutosi presso il palazzo della Prefettura di Catania.
Per Maria Carmela Librizzi - originaria di Calascibetta, ma cresciuta nel capoluogo etneo - l'incarico da Prefetta a Catania è un ritorno al passato.
“È una grande emozione prendere servizio a Catania", ha esordito la Prefetta. "Sebbene io abbia i natali a Calascibetta (EN), infatti, io sono catanese d’adozione. Sono venuta qui piccolissima, ho fatto qui il mio percorso scolastico dalle elementari alla laurea. Poi l’ho abbandonata un paio di anni fa per motivi di lavoro. Quindi oltre da prefetto c’è un impegno come cittadina.”
“È un momento difficile", prosegue la Prefetta parlando dell'attuale situazione pandemica. "Obiettivo comune è quello di superare la pandemia e riprendere la quotidianità della nostra vita. Nei prossimi giorni andrò a visitare il centro hub per le vaccinazioni. La speranza è quella di poter uscire prima possibile da questa situazione. Già domani pomeriggio, inviterò i rappresentanti dell’Asp per avere un quadro più completo della situazione".
"È chiaro - prosegue la Prefetta Librizzi - che i controlli vanno intensificati, soprattutto negli assembramenti del fine settimana nel centro cittadino e nella zona del lungomare. Per quanto riguarda l’emergenza legata all’Etna, mercoledì mi recherò all’istituto di vulcanologia e successivamente a quello della Protezione Civile.”
Quali sono quindi i progetti legati alla città di Catania?
“L’obiettivo è avere un rapporto privilegiato con le Istituzioni. Mercoledì nel giorno dell’anniversario dell’unità d'Italia andrò in una scuola di San Giovanni La Punta. Il mio impegno è quello di continuare ad avere rapporti privilegiati con le istituzioni scolastiche e le scuole per far sì che i ragazzi possano conoscere meglio il nostro settore. Quando non andrò io, farò in modo che siano i ragazzi a poter venire qui in Prefettura.”
Successivamente uno sguardo all’attuale situazione di crisi economica:
“Per quanto riguarda i problemi di carattere economico, incontrerò - già dalla prossima settimana - le associazioni di categoria ed i sindacati per cercare di capire e di risolvere quante più cose possibili.”
Una battaglia che Maria Carmela Librizzi porta avanti da tempo come prefetto è quella contro la violenza sulle donne:
“In tutto il mio percorso da Ragusa a Messina, ho assunto il mio impegno personale per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne. Farò diverse iniziative dove cercherò di coinvolgere anche la stampa. Nei prossimi giorni chiamerò due donne che hanno avuto in questa provincia due figlie assassinate e vittime di femminicidio (Giordana Di Stefano e Laura Russo ndr). Queste mamme hanno fatto di una tragedia un motivo di riscatto sociale, per cui mi sembra giusto omaggiare anche loro. Mi sarebbe piaciuto andare con loro a rendere omaggio alle tombe delle ragazze ma purtroppo per le limitazioni dovute al Covid-19 non sarà possibile.”
Per quanto riguarda la lotta alla criminalità organizzata, la Prefetta afferma che “non mancheranno ovviamente forme di contrasto. Attueremo una serie di controlli, dove l’obiettivo sarà quello di monitorare attraverso la camera di commercio i passaggi di proprietà all’interno delle aziende. Ci deve essere un’attenzione capillare nei confronti del passaggio di capitali verso quelle attività che sono considerate lecite.”
Infine una curiosità...
“Non voglio essere chiamata eccellenza", spiega Maria Carmela Librizzi. "Ritengo che sia giusto essere chiamata con il sostantivo femminile ovvero Prefetta, però dato che c’è una tradizione nell'uso del maschile Prefetto, andrà bene lo stesso.”