L'ipotesi di reato a carico del deputato e presidente della Commissione Cultura dell'Assemblea Regionale Siciliana Luca Sammartino è contenuta al punto 25 dell'avviso di conclusioni indagini relativo all'operazione antimafia "Report" condotta dalla Guardia di Finanza coordinata dai PM della Direzione Distrettuale Antimafia Tiziana Laudani e Marco Bisogni, dove si legge che è indagato per il:
"delitto previsto e punito dall'art. 86 c. 1, DPR 16 maggio 1960 n. 570 (così come richiamato dall' art. 1 L. 17 febbraio 1968 n. 108 a sua volta richiamato dall'art. 67 legge regionale 20 marzo 1951 n. 29 e successive modifiche), perché SAMMARTINO Luca nella qualità di candidato nelle consultazioni elettorali per il rinnovo del Parlamento Regionale Siciliano del 5/11/2017, offriva a BRANCATO Girolamo detto Lucio (noto boss della cosca Santapaola-Ercolano, ndr) - che accettava la promessa in cambio del proprio voto e di quello dei suo esponenti familiari - le seguenti utilità:
- un posto di lavoro per il nipote dello stesso BRANCATO (non meglio identificato) presso la Mosema S.p.A. - Società a partecipazione pubblica per la gestione rifiuti, sita in Mascalucia (CT);
- lo spostamento della cabina telefonica sita nei pressi della pizzeria di Massannunziata-Mascalucia (CT) gestita dalla moglie del BRANCATO."
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