6 mesi di stage retribuito e la pubblicazione delle inchieste prodotte durante il corso istituito presso le sedi di Roma e Catania della Fondazione YMCA Italia.

Il tema di un'Informazione libera, indipendente, competente ed autorevole è oggi tra i più delicati ed essenziali per la nostra civiltà che sta attraversando uno dei momenti più delicati della propria storia.
Per rispondere ad un'esigenza di così alto interesse e fascino, parte quest'anno la Scuola Internazionale di Giornalismo Scientifico e Investigativo (SIGIS), una novità assolutà rispetto alla già ampia offerta formativa fornita dalla Fondazione YMCA che, diretta per l'Alta Formazione dalla Prof. Daniela Mainenti ed in partnership con le più prestigiose università internazionali, ha già in carnet presso le sue sedi di Roma e Catania corsi di laurea in Global Governance del Mediterraneo, Ingegneria, Scienze Giuridiche e Psicologia con master post graduate particolarmente innovativi e di grande appeal professionale in Amministrazione e gestione dei beni sequestrati e confiscati, Gestione Strategica delle risorse ittiche, Cyber Security e International School of digital journalism.
In particolare la SIGIS, cui è possibile iscriversi per questo anno accademico entro il prossimo 21 dicembre, è organizzata dalla Fondazione YMCA Italia Ets in collaborazione con il magazine divulgativo-scientifico SaluteIN - Science Insider e la testata giornalistica d'inchiesta SudPress.
È un percorso di studi che ha come obiettivo la formazione di giornalisti che intendano ottenere una specializzazione superiore in tecniche e metodi di giornalismo investigativo, e metodi e competenze di giornalismo divulgativo-scientifico.
Al termine del percorso all'interno della Scuola Internazionale di Giornalismo Investigativo e Scientifico, i partecipanti saranno messi in condizione di poter fare richiesta di iscrizione all’albo dei giornalisti pubblicisti.
Più nel dettaglio, questo corso è rivolto a tutti coloro che, indipendentemente dall'ambito di studi portato avanti, abbiano conseguito almeno una laurea triennale, magistrale o magistrale a ciclo unico.
Tutto ciò è volto a far sì che la propria esperienza e la propria conoscenza in diversi ambiti "eterogenei" possa essere "spesa" in contesti giornalistici e redazionali, e applicata apportando un contributo unico a seconda della tipologia di lavoro da produrre.
Inoltre, il Corso di Alta specializzazione e si propone anche di selezionare, tra coloro che hanno terminato le lezioni e conseguito l'attestato, professionisti qualificati da assumere all’interno delle testate giornalistiche di riferimento.
Obiettivi di questo percorso formativo:
- Consolidamento delle competenze di scrittura e reperimento delle informazioni utili alla creazione degli articoli
- Formazione avanzata sulle materie riguardanti l'investigazione giornalistica e il giornalismo scientifico, con attenzione al lessico specifico da usare in ciascuno di questi due ambiti;
- Coinvolgimento attivo di esperti e professionisti del settore;
- Forte interazione diretta tra docenti e partecipanti;
- Sviluppo delle capacità di relazione con gli attori principali ai quali ci si dovrà spesso interfacciare in futuro: le fonti da intervistare, le varie parti in causa in una determinata vicenda ecc..
- Insegnamento attivo basato su esempi concreti, articoli e casi di cronaca rilevanti e realmente avvenuti in passato;
Dell'iniziativa si è parlato a PrimaTV con il Coordinatore del corso di giornalismo Stefano Valentino, collegato da Bruxelles dove svolge principalmente la sua attività di giornalista investigativo, multimediale e imprenditoriale con sede a Bruxelles.
Stefano Valentino è appassionato di argomenti che espongono l'intersezione tra conflitti, sostenibilità e digitalizzazione ed è il il fondatore di MobileReporter, una piattaforma di giornalismo collaborativo finanziata da Google che ha vinto l'IPI News Challenge Contest 2012.
Tramite MobieReporter, è anche membro dell'European Data Journalism Network (EDJNET) che affilia 16 mezzi di informazione in tutta Europa.
Da sempre è impegnato ad indagare le strutture fondamentali della nostra cultura di produzione e consumo che mantengono il nostro sistema di sviluppo insostenibile dal punto di vista ambientale, economico ed etico.
Si è specializzato in cambiamenti climatici, risorse naturali, comunità indigene, politiche internazionali e lobbismo aziendale.
Attualmente sta sviluppando un progetto a lungo termine che mira a documentare le mutazioni in corso e la ricerca scientifica nell'Artico in relazione ai cambiamenti climatici, attraverso l'utilizzo di foto a 360 ° di Google Maps per raggiungere un vasto pubblico.
Dal 2011 le sue indagini sulle pressioni esercitate dalle imprese all'interno del processo decisionale dell'UE in materia di clima e inquinamento hanno ricevuto sovvenzioni dalle principali fondazioni internazionali di finanziamento, tra cui la Society for Environmental Journalism, il Fund for Investigative Journalism e il Fondo europeo per il giornalismo investigativo.
Ha lavorato come freelance globale negli ultimi 15 anni, riferendo da più di 30 paesi, sia come UE che come corrispondente estero.
Le sue inchieste giornalistiche sono apparse sulle principali pubblicazioni internazionali cartacee e online, tra cui The Guardian (Regno Unito), L'Express (Francia / Belgio), il Sole 24 Ore (Italia), NRC Handelsblad (Paesi Bassi), Christian Science Monitor (USA).
Si è specializzato nella produzione di contenuti digitali come International Visting Scholar presso la Berkeley University's Journalism School e dal 2012 forma stagisti di giornalismo a Bruxelles attraverso programmi educativi finanziati dall'UE e giornalisti professionisti a Roma attraverso seminari promossi dall'Associazione della Stampa Italiana.
L'iniziativa della Fondazione YMCA Italia nel campo della formazione giornalistica è unica nel suo genere.
Combina infatti un corso teorico con l'opportunità per i partecipanti di partecipare ad approfondimenti e inchieste che saranno pubblicati nei notiziari di diversi Paesi.
Le sessioni di formazione del programma consistono sia in lezioni su strumenti e tecniche di indagine digitale, sia in workshop che consentono l'utilizzo di tali strumenti per condurre ricerche scientificamente valide.
I partecipanti impareranno a produrre storie imparziali a lungo termine sui temi più pressanti della nostra società globale, acquisendo al contempo le competenze imprenditoriali necessarie per sviluppare e monetizzare progetti a lungo termine
ISCRIZIONI E DURATA
Il Corso ha una durata di 18 mesi più 6 mesi di stage retribuito presso le testate giornalistiche SaluteIN -Science Insider e Sud Press.
Le iscrizioni alla SIGIS sono aperte fino al 21 di dicembre.
Le lezioni - la cui presenza è obbligatoria come minimo all'80% - verranno svolte a partire dall'inizio del mese di Gennaio 2021.
Le attività didattiche verranno svolte nel seguente modo:
12 mesi lezioni frontali e attività di redazione
6 mesi di tirocinio currriculare
6 mesi di stage retribuito presso le redazioni di SaluteIN - Science Insider e Sud Press.
Eventuali modifiche della modalità di fruizione del corso saranno valutate in base all’andamento della pandemia da COVID-19.
Il rilascio del titolo finale è condizionato:
a) al raggiungimento della percentuale minima di frequenza pari al 80%;
b) al completamento di tutte le ore di stage e tirocinio curriculare.
c) al superamento della prova finale.
La Scuola Internazionale di Giornalismo Investigativo e Scientifico prevede, inoltre:
- prove di valutazioni periodiche;
- la predisposizione di un elaborato finale.
Le attività di tirocinio presso la redazione della rivista scientifica SaluteIN - Science Insider e presso quella di Sud Press saranno retribuite mensilmente con un contributo pari a Euro 750,00/mese.
Il corso è a numero chiuso e il numero minimo di iscritti per la sua attivazione è fissato in 10 allievi per sezione e il numero massimo in 20 allievi.
I criteri per l'accettazione degli allievi sono stabiliti in dettaglio dal bando, che vi inviatiamo a scaricare alla fine di questa pagina e per maggiori informazioni è possibile compilare il form sulla pagina dedicata della Fondazione YMCA Italia. o contattarne la segreteria.