
Ci sono rimasti proprio male i laureandi in Medicina dell'Università di Catania: nonostante l'allentamento delle prescrizioni anti-covid recepite dal Rettore Priolo con una nota diffusa il 24 giugno, il dipartimento di Medicina e Chirurgia ha deciso che le lauree della sessione di luglio si svolgeranno per via telematica perché non sarebbe possibile evitare assembramenti. Poi magari andranno a festeggiare nelle ormai affollatissime discoteche...Insomma, siamo alle "linee guida più pazze del mondo"...
Lo scorso 24 giugno l'Ufficio Stampa di UNICT ha diffuso un comunicato, curiosamente datato 1 luglio, contenente le nuove indicazioni per quanto riguarda sedute di laurea ed esami:
"Unict, a luglio esami di laurea e di profitto di nuovo in presenza: Andranno tuttavia accertate preventivamente le condizioni di sicurezza delle aule. Massimo 5 accompagnatori per ciascun laureando. Dal 1° luglio tornano gli esami di laurea in presenza, se nell’aula prescelta saranno preventivamente accertate le condizioni di sicurezza prescritte dal Protocollo Sicurezza anti contagio Covid 19 - fase 2 adottato dall’Ateneo. Ciascun candidato potrà avere con sé solo un numero ridotto di accompagnatori, fino a un massimo di cinque persone."
Tuttavia, presso la Facoltà di Medicina si diffonde subito la notizia che i vertici ritengono che le citate "condizioni di sicurezza delle aule" non vi siano e cominciano le reazioni degli studenti che, dopo almeno 6 anni di sacrifici, avrebbero il piacere di condividere con parenti e amici questo importante traguardo.
E diffondono una nota che accusa la governance di comoda "inerzia":
“Siamo gli studenti di “Medicina e Chirurgia” e “Odontoiatria e Protesi Dentaria” della Università di Catania, laureandi della sessione di luglio 2020. Abbiamo appreso con grande rammarico e dispiacere che nonostante le direttive nazionali del ministero e la delibera del C.R.U.S. in merito alla possibilità della “laurea di presenza”, il Consiglio di Dipartimento della nostra facoltà ha disposto il proseguimento delle lauree per via telematica. Date le direttive puntuali del magnifico Rettore in materia di sicurezza anti-contagio per la ripresa delle attività e gli evidenti ampi spazi – molteplici, areati, palesemente congeniali agli spostamenti in totale assenza di assembramenti – di cui il nostro dipartimento offre, risulta evidente come la scelta sia basata sull’inerzia e sulla facilità nel continuare a gestire a distanze gli eventi più articolati, confermata per altro dalla ripresa degli esami di profitto di presenza.Per noi e per l’intera comunità accademica, non è una formalità, ma la cerimonia ufficiale che riconoscerà e dichiarerà pubblicamente l’impegno profuso e la dedizione messa nel nostro cammino accademico, e che ci chiamerà ad essere i medici e gli odontoiatri dell’imminente e incerto futuro, coloro i quali l’emergenza COVID (e chissà cosa altro) dovranno affrontarla non sui libri, ma a letto del malato.A conclusione del nostro ciclo di studi nell’Università che abbiamo imparato ad amare nonostante tutte le difficoltà, Vi chiediamo di preservare una discussione/proclamazione presenziale decorosa e degna del percorso svolto e dell’Università cui apparteniamo. L’informatizzazione è solo uno strumento nelle mani dell’uomo per gestire in maniera efficiente il suo operare, non il rifugium al quale ricorrere per sfuggire ai propri doveri.Solo per esemplificare ci permettiamo pochi, semplici e pratici consigli, tratti dalle ordinanze del Rettore e del Ministero:
- rigida pianificazione degli orari distinti per laureandi;
- limitazione del numero di accompagnatori per ogni laureando (cinque come daDisposizione Regionale);
- obbligo di mascherina per tutti gli accompagnatori; per i laureandi durante le attese, come da Disposizione Regionale;
- previsione di percorsi distinti per l’accesso e l’uscita dalle aule per ladiscussione delle tesi;
- fruizione di più aule qualora si volesse restringere il numero delle settimanededicate alle lauree;
- uso di spazi esterni.
Sin qui la posizione degli studenti, ma nel pomeriggio del 30 giugno la doccia fredda della posizione di diniego confermata dal Dipartimento di Medicina:
Cari laureandi,come già comunicato tramite avviso sul sito web, le sedute di laurea del CdLM in Medicina e Chirurgia della sessione di luglio 2020 si svolgeranno in modalità telematica attraverso la piattaforma Microsoft Teams.
Seppur consapevoli del dissenso espresso da alcuni di voi, e rammaricati di non potervi venire incontro, vogliamo sottolineare che le recenti linee guida per gli esami di laurea emanate dall'Università di Catania prevedono la preventiva verifica della situazione logistica e delle condizioni di sicurezza per prevenire ogni possibile eventualità di contagio da Covid-19.
Considerato il numero elevato dei laureandi (circa 200) e il conseguente numero elevatissimo (circa 1000) di ospiti che, seppur frazionati, avrebbero reso impossibile l’effettuazione di un eventuale controllo epidemiologico, tenuto anche conto del fatto che la maggior parte dei relatori, lavorando in ambiente ospedaliero, anche se asintomatici, possiedono un rischio intrinseco maggiore di contagio, abbiamo dovuto necessariamente optare per la modalità a distanza.
Tale decisione è stata discussa e deliberata all'unanimità in seno al Consiglio di Dipartimento di Chirurgia Generale e Specialità Medico-Chirurgiche al quale afferisce il CdL, con l’assenso del Presidente della Scuola "Facoltà di Medicina" e dei Direttori dei quattro Dipartimenti di Area medica.
Ci auguriamo che, in qualità di futuri medici, possiate comprendere che la salute è un diritto di tutti e che preservarla è un nostro preciso dovere anche quando questo implica dei sacrifici personali.
Si ribadisce
l'impegno di questa Presidenza di CdL ad organizzare un Graduation Day
non appena ci saranno le condizioni necessarie.
Questo è quanto, chi ne ha la responsabilità sceglie sempre la scelta più comoda...per sé.
Quindi a Medicina CT, laurea a distanza e poi tutti in discoteca, che tanto ormai sono aperte a pieno regime.
A festeggiare le "linee guida" più pazze del mondo...