
"Dare metodo alla politica paternese, facendo spazio ai giovani e praticando la cultura del fare, davvero". Secondo Anthony Distefano, candidato sindaco di Paternò per le Amministrative comunali di giugno intervistato da SudPress, questi sono gli ingredienti base per cambiare il paese Ripone in saccoccia penna e taccuino per scendere in campo in prima persona. Non dev'essere stata una scelta facile per un giornalista come Anthony Distefano, quella di cambiare prospettiva e cominciare a fare politica. La sua candidatura ha fatto molto discutere, ma sicuramente ha trovato a Paternò parecchi sostenitori. Sono sei infatti le liste che hanno già deciso di appoggiare Distefano (Anthony Distefano Sindaco, Rialzati Paternò, Forza Italia, Paternò 2.0, Libera Paternò e Nuovi Orizzonti), e "presto se ne aggiungerà un'altra" ha dichiarato quest'ultimo ai microfoni di SudPress. "Racconto Paternò da quando avevo 17 anni, e già da allora purtroppo in questo paese si è fatta cattiva politica tra favoritismi, metodi superati -prosegue Anthony Distefano- Un disbrigo pratiche, ecco. E niente più. Per questo ho deciso di metterci la faccia, per provare a cambiare qualcosa". "Abbiamo strutturato un programma di cinque punti più uno -spiega il candidato- ci preoccuperemo di semplificare la macchina burocratica del paese, di raccolta rifiuti, vera zavorra questa... E ancora del rilancio economico, della ripresa del settore edile e agricolo, quest'ultimo in passato era un grande punto di forza con l'arancia rossa che era il nostro simbolo di qualità fuori dai nostri confini. Infine, non di certo in ordine di importanza, visto che consideriamo basilari tutti i punti, proveremo a sfruttare meglio i fondi comunali e debellare il fenomeno del randagismo. Certo, il Comune da solo non potrà riuscire nell'impresa, è necessario che si crei una rete forte ed efficace con le altre istituzioni e puntiamo anche a questo per il bene di Paternò".