sudpresslogo

facebook
instagram
youtube
whatsapp

Il giornale che pubblica una notizia e scatena l'inferno

sudpresslogo

CONTATTI

multigrafica-grafiche-mediterraria-sud-nera2

Direttore editoriale

Pierluigi Di Rosa

Direttore Responsabile

Elisa Petrillo

 

Direttore editoriale

Pierluigi Di Rosa

Direttore Responsabile

Elisa Petrillo

 

salute2
sudlife2
sport2
sudlife2
hitech2
sudlife2
sport2
gusto2
style2

redazione@sudpress.it
direttore@sudpress.it
editore@sudpress.it
tel: +39 339 7008876 (solo messaggi wapp)

redazione@sudpress.it
direttore@sudpress.it
editore@sudpress.it
tel: +39 339 7008876 (solo messaggi wapp)

sudapalermo2
sudapalermo2
sudapalermo2
sudapalermo2

Registrazione Tribunale di Catania n. 18/2010 – PIVA 05704050870 - ROC 180/2021
Edito da: Sudpress S.r.l. zona industriale, c.da Giancata s.n. – 95121 Catania

Su SudGUSTO Eccellenza siciliana in mostra con 34 aziende a TuttoFood Milano 2025Su SudSALUTE Labia - Madri d'Amore: il progetto che celebra la maternità in tutte le sue formeTelethon a Catania: grande successo per la terza giornata, oggi la conclusione con la camminata per la vitaSu SudHiTech Il Progetto “Rete” sbarca ai Cantieri della Zisa di Palermo. Hub d'innovazione per diventare imprenditore innovativoSu SudSport Davide Bandieramonte alla guida del Coni CataniaSu SudGUSTO Carlotta e Giuseppe, colori del gusto messinese: l’Arcimboldo d’Oro premia l’eccellenza dello StrettoSu SudSALUTE Cibi ultra-processati, l’allarme della scienza: un pericolo sottovalutatoSu SudHiTech Bando della Fondazione Sanlorenzo per progetti innovativi nelle isole minoriSabato 3 maggio alla Galleria Carta Bianca la mostra Minima Sensibilia di Francesca Pizzo ScutoSu SudSport Il rugby siciliano in campo contro lo sfruttamento minorile

Aste fallimentari e appalti pubblici: la massoneria chiede, la mafia esegue

15-06-2016 09:43

Ettore Ursino

Cronaca, massoneria, guerra dei Roses, pista ciclabile,

Aste fallimentari e appalti pubblici: la massoneria chiede, la mafia esegue

Resized-BCF2X.jpgresized-bcf2x-.jpg


Il collante tra le richieste illecite della massoneria e cosa nostra era Sebastiano Cavallaro, uomo di fiducia della famiglia Ercolano e “primo diacono” della Gran Loggia massonica “Federico II Ordine di stretta osservanza”, guidata dal "sovrano" Francesco Rapisarda



E' profondo, per certi aspetti inquietante e dunque da analizzare più a fondo, l'intreccio tra mafia e massoneria che è emerso dall’operazione “Brotherhood” (fratellanza) che ha portato all'arresto di 6 persone tra cui Aldo Ercolano, indicato come il nuovo reggente dell'omonimo clan.



Dalle carte dell'inchiesta della Procura di Catania, la commistione tra la cosca degli Ercolano e la Gran Loggia massonica “Federico II Ordine di stretta osservanza”, guidata da uno degli arrestati Francesco Rapisarda, il "Sovrano" ,ruota attorno al mondo delle aste fallimentari e dell’aggiudicazione di appalti pubblici.



In particolare, nel mirino della Guardia di Finanza, sono finiti la vendita all’incanto di un complesso industriale e i lavori per la riqualificazione e recupero dell’ex mattatoio comunale di Santa Maria di Licodia.



Il collante tra le richieste illecite della massoneria e cosa nostra era Sebastiano Cavallaro, ritenuto dagli investigatori, uomo di fiducia della famiglia Ercolano e “primo diacono” della Gran Loggia massonica “Federico II Ordine di stretta osservanza”.



LE ASTE FALLIMENTARI - Il sovrano" Francesco Rapisarda si rivolse al "primo diacono" Cavallaro per ottenere l’intervento della cosca Ercolano al fine di rientrare in possesso della “Mediterranea costruzioni metalliche spa”, il complesso industriale, già di proprietà dei fratelli Francesco e Carmelo Rapisarda, messo all’incanto dalla sezione fallimentare del Tribunale di Catania.



Francesco Rapisarda chiese agli Ercolano di far desistere, con ogni mezzo, imprenditori dalla partecipazione all’asta fallimentare. Ciò permise a Rapisarda di rientrare in possesso del bene a un prezzo significativamente ribassato: da 1 milione a 273.000 euro.



In un’intercettazione della Guardia di Finanza il “sovrano” Rapisarda parla con il “primo diacono” Cavallaro: 



Rapisarda: “Senti, caro, domani ..verso le 11 .... vai alla zona industriale da Domenico.....che troverai a Melo ... che ti dirà una cosa per un appuntamento per martedì ... che tu sai giorno otto quello che c'è ...”.



Cavallaro: “Sì”,



R: “E martedì c'è una visita ... Perciò ... per saperti regolare  ...”



C: Va bene...



R: “Quindi, tu alle 11 vai la .... trovi anche a MELO “.



GLI APPALTI PUBBLICI - In un’altra intercettazione Cavallaro . che si avvaleva della collaborazione di Adamo Tiezzi, pregiudicato con precedenti per traffico di stupefacenti ed estorsione, parla ancora dell’asta mentre si trova nella propria auto:  “Perché questa  asta l'ho seguita tutta io ... lo hai capito? … Lo sai quanti ce ne sono stati avvoltoi? … Metti che questa asta è partita da un milione e trecento mila euro ... ora siamo arrivati a trecento venti. O rilevi .... o rilevi ... hai capito? A parte che non ce n'è più asta ... non ne fa più il giudice”.


turbativa-dasta-1-.jpgturbativa-4-.jpgturbativa-3-.jpgturbativa-2-.jpg
Resized-BCF2X.jpgresized-bcf2x-.jpg

NEWSLETTER

Rimani aggiornato su tutte le news e gli eventi promossi da Sudpress

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER