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Intervista al Rettore Giacomo Pignataro

21-01-2015 06:31

Simona Scandura

Cronaca, Università, priolo, spina verde,

Intervista al Rettore Giacomo Pignataro

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Corridoi silenziosi. Al Rettorato l'aria che si respira è calma. Il Magnifico Rettore Giacomo Pignataro si fa aspettare poco più di 15 minuti, il classico quarto d'ora accademico, trascorso nella sala d'aspetto con i divani in pelle, i tappeti persiani e le riviste di ricerca scientifica.



 



Giacomo Pignataro ci riceve nel suo ufficio tra una telefonata e l'altra e, nonostante la notevole mole di lavoro che lo aspetta, ci tranquillizza e ci concede oltre 15 minuti di intervista.



Sono tantissimi i progetti e le novità dell'Università di Catania e forse per questo il Rettore decide di non soffermarsi sulle "pungenti" questioni trattate da Sudpress in questi mesi, rinunciando all'opportunità di dare la propria versione di fatti ed accadimenti che hanno visto, ancora irrisolti, l'Ateneo catanese nell'occhio del ciclone.



Il rettore non ha nulla da aggiungere sulle questioni che riguardano il direttore generale Lucio Maggio, il CdA dell'Università e lo scarso utilizzo di fondi europei.  Sono tante le questioni trattate e per questo decidiamo di suddividere in "pillole" l'intervista.



Finanziamento degli Atenei. L'Università negli ultimi 5 anni ha subìto tagli per il 20% e soprattutto è cambiato il grado di responsabilità a cui gli atenei sono chiamati.



Giacomo Pignataro spiega il ruolo che l'Università di Catania ha assunto in questi ultimi mesi, protagonista di una fase nazionale. Proprio il Magnifico di Catania ha infatti fatto parte della commissione, composta da tre rettori universitari, che ha interloquito con il Ministero per ottenere un importante riconoscimento.



"Il sistema di finanziamento degli atenei avviene in parte su base premiale- chiarisce il rettore Pignataro - Gli atenei  ricevono risorse perché hanno una valutazione positiva in termini di ricerca didattica e internazionalizzazione e in parte ricevono risorse secondo quello che si chiama il "costo standard per studente", attraverso il calcolo del fabbisogno finanziario che ogni studente deve ricevere  che moltiplicato per il numero di studenti dà una quota del finanziamento di ciascuno".  



Sulla valutazione positiva in termini di ricerca didattica, l'ateneo catanese non può purtroppo contare, visto che si trova agli ultimi posti nella classifica delle università italiane e così il rettore ha fatto una proposta diversa al Ministero.



"Io ho proposto un meccanismo che prenda in considerazione il  fatto ci sia una differenza strutturale in termini di risorse finanziarie tra nord e sud e questa differenza è data dal fatto che l'altra gamba del finanziamento degli atenei, cioè le tasse pagate dagli studenti non sono uguali al sud e al nord, proprio perché le tasse si pagano in relazione al reddito ed è evidente che il reddito siciliano è di gran lunga inferiore, quindi  ho chiesto  che ci venga riconosciuta questa differenza".



Così è stato. Il decreto ministeriale consentirà di avere un quid aggiuntivo di finanziamento con  410 euro per studente in più che verranno riconosciuti dal Ministero all'Università.



 


"merito" dei docenti. Come già accennato sull'aspetto della premialità i dati della valutazione della ricerca vedono l'ateneo catanese in in una condizione di sofferenza ed anziché ottenere più risorse, si perdono. Per questo il rettore decide di approvare un regolamento, così come prevede la legge nazionale, che assegna 


incentivi ad ogni singolo docente

.



"Decideremo in  base al merito scientifico e al fabbisogno didattico, ma soprattutto utilizzeremo  dei criteri che vedono tra quelli più importanti la valutazione degli studenti della qualità e dell'impegno dei docenti".



Sulle assunzioni e sui concorsi si registra un dato che sembrerebbe positivo:



"Solo nell'ultimo anno abbiamo assunto 35 nuovi ricercatori, fatto concorsi per 100 professori associati e presto predisporremo il piano di assunzioni per il 2015 che prevede la stabilizzazione anche di  personale tecnico amministrativo e  nuovi bandi per professori associati."



 


della didattica. Sulla qualità didattica il rettore spiega come un grande problema sia quello del tempo (troppo lungo) che intercorre tra iscrizione e laurea.



 "Abbiamo bisogno di dare risposte nuove e più efficaci agli studenti, dobbiamo creare un percorso logico con programmi chiari da comunicare trovando una congruità tra la complessità del programma e il tempio di studio" afferma Giacomo Pignataro.



Un ruolo importante nella risoluzione di questo problema lo hanno i dirigenti scolastici con cui il rettore si è incontrato pochi giorni fà per stilare un piano comune


ricerca Scientifica.



Ultimo, ma non per questo meno importante settore, su cui l'università sta investendo, è la ricerca. Tra i progetti più ambiziosi l' avviamento di un finanziamento interno della Ricerca, con dei progetti di gruppo finanziati ed affidati a revisori esterni all'università.



Presto sorgeranno dei laboratori nuovi come quelli della biodinamica ,con lavori iniziati nel 2009, che in un primo momento dovevano durare 33 mesi, ma poi bloccati a seguito di alcune difficoltà della ditta aggiudicatrice, la Sigenco.



 Il rettore anticipa tra le novità proprio il coinvolgimento delle imprese nei laboratori.



"Sarà possibile afferma il Rettore-  far insediare attività imprenditoriali e servizi alle imprese, perché c'è bisogno di "Ricerca applicata" e perché l'Università possa contribuire ai processi di  sviluppo della nostra città".



Tra le ultime cose annunciate dal Magnifico Rettore vi è  la riorganizzazione complessiva dell'ateneo  che ha come idea fondamentale quello di "dare centralità ai dipartimenti".



"I dipartimenti devono essere al centro e devono partecipare al governo dell'Ateneo,  i direttori di dipartimento siedono adesso in Senato Accademico". 



Merito, competenza, equilibrato utilizzo delle risorse e studenti sono al centro dell'interesse del Rettore.



Un "bilancio preventivo" dell'Università che apre qualche spiraglio. 



 


http://youtu.be/Gec17enWFqg


"merito" dei docenti. Come già accennato sull'aspetto della premialità i dati della valutazione della ricerca vedono l'ateneo catanese in in una condizione di sofferenza ed anziché ottenere più risorse, si perdono. Per questo il rettore decide di approvare un regolamento, così come prevede la legge nazionale, che assegna 


incentivi ad ogni singolo docente

.



"Decideremo in  base al merito scientifico e al fabbisogno didattico, ma soprattutto utilizzeremo  dei criteri che vedono tra quelli più importanti la valutazione degli studenti della qualità e dell'impegno dei docenti".



Sulle assunzioni e sui concorsi si registra un dato che sembrerebbe positivo:



"Solo nell'ultimo anno abbiamo assunto 35 nuovi ricercatori, fatto concorsi per 100 professori associati e presto predisporremo il piano di assunzioni per il 2015 che prevede la stabilizzazione anche di  personale tecnico amministrativo e  nuovi bandi per professori associati."



 


della didattica. Sulla qualità didattica il rettore spiega come un grande problema sia quello del tempo (troppo lungo) che intercorre tra iscrizione e laurea.



 "Abbiamo bisogno di dare risposte nuove e più efficaci agli studenti, dobbiamo creare un percorso logico con programmi chiari da comunicare trovando una congruità tra la complessità del programma e il tempio di studio" afferma Giacomo Pignataro.



Un ruolo importante nella risoluzione di questo problema lo hanno i dirigenti scolastici con cui il rettore si è incontrato pochi giorni fà per stilare un piano comune


ricerca Scientifica.



Ultimo, ma non per questo meno importante settore, su cui l'università sta investendo, è la ricerca. Tra i progetti più ambiziosi l' avviamento di un finanziamento interno della Ricerca, con dei progetti di gruppo finanziati ed affidati a revisori esterni all'università.



Presto sorgeranno dei laboratori nuovi come quelli della biodinamica ,con lavori iniziati nel 2009, che in un primo momento dovevano durare 33 mesi, ma poi bloccati a seguito di alcune difficoltà della ditta aggiudicatrice, la Sigenco.



 Il rettore anticipa tra le novità proprio il coinvolgimento delle imprese nei laboratori.



"Sarà possibile afferma il Rettore-  far insediare attività imprenditoriali e servizi alle imprese, perché c'è bisogno di "Ricerca applicata" e perché l'Università possa contribuire ai processi di  sviluppo della nostra città".



Tra le ultime cose annunciate dal Magnifico Rettore vi è  la riorganizzazione complessiva dell'ateneo  che ha come idea fondamentale quello di "dare centralità ai dipartimenti".



"I dipartimenti devono essere al centro e devono partecipare al governo dell'Ateneo,  i direttori di dipartimento siedono adesso in Senato Accademico". 



Merito, competenza, equilibrato utilizzo delle risorse e studenti sono al centro dell'interesse del Rettore.



Un "bilancio preventivo" dell'Università che apre qualche spiraglio. 



 


http://youtu.be/Gec17enWFqg


della didattica. Sulla qualità didattica il rettore spiega come un grande problema sia quello del tempo (troppo lungo) che intercorre tra iscrizione e laurea.



 "Abbiamo bisogno di dare risposte nuove e più efficaci agli studenti, dobbiamo creare un percorso logico con programmi chiari da comunicare trovando una congruità tra la complessità del programma e il tempio di studio" afferma Giacomo Pignataro.



Un ruolo importante nella risoluzione di questo problema lo hanno i dirigenti scolastici con cui il rettore si è incontrato pochi giorni fà per stilare un piano comune


ricerca Scientifica.



Ultimo, ma non per questo meno importante settore, su cui l'università sta investendo, è la ricerca. Tra i progetti più ambiziosi l' avviamento di un finanziamento interno della Ricerca, con dei progetti di gruppo finanziati ed affidati a revisori esterni all'università.



Presto sorgeranno dei laboratori nuovi come quelli della biodinamica ,con lavori iniziati nel 2009, che in un primo momento dovevano durare 33 mesi, ma poi bloccati a seguito di alcune difficoltà della ditta aggiudicatrice, la Sigenco.



 Il rettore anticipa tra le novità proprio il coinvolgimento delle imprese nei laboratori.



"Sarà possibile afferma il Rettore-  far insediare attività imprenditoriali e servizi alle imprese, perché c'è bisogno di "Ricerca applicata" e perché l'Università possa contribuire ai processi di  sviluppo della nostra città".



Tra le ultime cose annunciate dal Magnifico Rettore vi è  la riorganizzazione complessiva dell'ateneo  che ha come idea fondamentale quello di "dare centralità ai dipartimenti".



"I dipartimenti devono essere al centro e devono partecipare al governo dell'Ateneo,  i direttori di dipartimento siedono adesso in Senato Accademico". 



Merito, competenza, equilibrato utilizzo delle risorse e studenti sono al centro dell'interesse del Rettore.



Un "bilancio preventivo" dell'Università che apre qualche spiraglio. 



 


http://youtu.be/Gec17enWFqg


ricerca Scientifica.



Ultimo, ma non per questo meno importante settore, su cui l'università sta investendo, è la ricerca. Tra i progetti più ambiziosi l' avviamento di un finanziamento interno della Ricerca, con dei progetti di gruppo finanziati ed affidati a revisori esterni all'università.



Presto sorgeranno dei laboratori nuovi come quelli della biodinamica ,con lavori iniziati nel 2009, che in un primo momento dovevano durare 33 mesi, ma poi bloccati a seguito di alcune difficoltà della ditta aggiudicatrice, la Sigenco.



 Il rettore anticipa tra le novità proprio il coinvolgimento delle imprese nei laboratori.



"Sarà possibile afferma il Rettore-  far insediare attività imprenditoriali e servizi alle imprese, perché c'è bisogno di "Ricerca applicata" e perché l'Università possa contribuire ai processi di  sviluppo della nostra città".



Tra le ultime cose annunciate dal Magnifico Rettore vi è  la riorganizzazione complessiva dell'ateneo  che ha come idea fondamentale quello di "dare centralità ai dipartimenti".



"I dipartimenti devono essere al centro e devono partecipare al governo dell'Ateneo,  i direttori di dipartimento siedono adesso in Senato Accademico". 



Merito, competenza, equilibrato utilizzo delle risorse e studenti sono al centro dell'interesse del Rettore.



Un "bilancio preventivo" dell'Università che apre qualche spiraglio. 



 


http://youtu.be/Gec17enWFqg


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