
L'Istituto nazionale per le malattie Infettive ha confermato la guarigione del medico siciliano e ha disposto le dimissioni. Fabrizio Pulvirenti è guarito. Ritornerà ad Enna vicino ai suoi cari per trascorrere il periodo di convalescenza. Il medico di Emergency colpito dall'ebola, in conferenza stampa ha detto: "Oggi è il paziente che parla e non il medico" ringraziando tutti i colleghi dell'istituto Nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani che lo hanno sostenuto e curato per oltre un mese e mezzo. Il contagio era avvenuto in Sierra Leone, "è impossibile ricostruire il momento del contagio" ha spiegato Fabrizio che ha poi continuato"dopo i primi giorni durante i quali cercavo di analizzare ogni sintomo in modo sistematico e scientifico c'è stato il momento in cui la luce della coscienza si è spenta". Sono oltre 5 mila le persone colpite dal virus Ebola in cinque paesi dell'Africa occidentale e la spaventosa portata di questa epidemia era lontana dalla coscienza degli italiani, ma quando il virus ha colpito un medico siciliano si è forse per la prima volta compreso il grande dramma. Il problema legato all'Ebola parte da molto lontano sin da quando l'Organizzazione Mondiale della Sanità era impegnata ad analizzare ed identificare il rischio delle epidemie. Squadre di medici e specialisti si sono occupati nel passato di aiutare i paesi colpiti, ma negli anni questa forza lavoro è venuta meno. Secondo un rapporto pubblicato dal New York Times, infatti, l'OMS ha subito dei tagli pesanti nell'ultimo periodo. Il numero di operatori sul campo è diminuito in maniera drastica e molti paesi hanno tagliato i fondi all'organizzazione Mondiale per la Sanità privandola di mezzi necessari per affrontare l'Ebola . E' un dato che potrebbe sembrare banale, ma in realtà non lo è. La malattia infatti si è diffusa per tre mesi prima di essere individuata e i deboli sistemi sanitari di Liberia, Sierra Leone e Guinea sono diventati veicolo di contagio. Fabrizio Pulvirenti che lavorava presso il Centro per malati gestito da Emergency, ha promesso che ritornerà in Sierra Leone per completare il lavoro iniziato.