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L'Espresso: ex segretaria di Bianco assunta all'ANCI a 116mila euro

10-11-2014 05:10

Pierluigi Di Rosa

Cronaca,

L'Espresso: ex segretaria di Bianco assunta all'ANCI a 116mila euro

E' il settimanale di De Benedetti, con un'inchiesta di Marco Damilano nel numero in edicola questa settimana, a rovinare la festa per la recente elezione del si

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A Catania, da qualche tempo, il mondo pare girare al contrario.



Soprattutto quello della grande Editoria.



 Il settimanale di Berlusconi, “Panorama”, è venuto nei giorni scorsi ad omaggiare l'ennesima primavera di Enzo Bianco con una grottesca manifestazione, quella con l'orrendo igloo installato in piazza Università per quattro giorni e che è riuscita a proporre Nino Frassica, Vittorio Sgarbi, Alfonso Signorini e persino Marco Bocci (l'attore di Squadra Antimafia, tanto per chiarire a chi come me non aveva idea di chi fosse), quali "eccellenze catanesi, arrivando all'impudenza di propinare, sempre come “eccellenza”, la lectio dell'amministratore delegato delle Ferrovie Italiane, Michele Mario Elia, che ha intrattenuto l'auditorium guarda caso con la “Catania-Messina -Palermo”, per il terzo millennio consecutivo, facendo digrignare quanti pensano che se queste “eccellenze” avessero realizzato un centimetro di rete ferroviaria efficiente per ogni balla detta in tutti questi anni sui trasporti isolani, i siciliani sarebbero potuti andare dritti sulla luna. E ritorno.



 Ma quella che stupisce è la posizione di quello che dovrebbe essere un giornale “amico” del sindaco Bianco, il settimanale L'Espresso, della scuderia di quell'Ingegnere De Benedetti ormai da tempo considerato padre nobile della sinistra del capitale finanziario.



 Infatti, mentre la città delle palme assassine è un tripudio di comunicati di giubilo (brillano quelli dei suoi consulenti) per la recentissima elezione di Enzo Bianco alla presidenza del consiglio dell'Associazione Nazionale Comuni d'Italia, la firma prestigiosa di Marco Damilano rovina la festa.



 L'articolo, sul numero in edicola questa settimana, è centrato su presunti sprechi prodotti dall'ANCI, proprio mentre i comuni associati si trovano sull'orlo del fallimento per la mancanza di risorse.



L'accusa si concentra sull'operazione “Accademia per l'Autonomia”, una sorta di novello ente di formazione destinato agli enti locali e per i cui corsi sarebbero stati stanziati ben 5 milioni di euro, ma avverte Damilano “le spese per le lezioni coprono poco più del 30 per cento dei milioni già stanziati: 1,4 milioni. Il resto se ne va in alberghi, ospitalità e logistica (1,9 milioni) e amministrazione, quasi un milione.” Niente austerity per loro, conclude il giornalista.



E qui, nel racconto di Damilano su L'Espresso, entra in gioco Enzo Bianco.



Dopo aver ricordato il ruolo avuto da suo fratello Arturo, “a lungo responsabile degli Enti Locali del PSI in era craxiana e presidente dell'ANCI Sicilia”, Damilano segnala che “da poco è stata assunta in ANCI come responsabile marketing istituzionale associativo, promozione e organizzazione eventi, manifestazioni e convegni Patrizia Minnelli, l'ex segretaria e portavoce fedelissima di Enzo Bianco, con uno stipendio di 116 mila euro.



 Damilano la chiude qui, limitandosi alla battuta “vallo a dire a Renzi, con cui i comuni piangono miseria”, mentre avrebbe potuto continuare collegando proprio il nome della Minnelli, e di Bianco, con una vicenda che ha molto appassionato le cronache politico-gudiziare di un paio di anni fa: la vicenda Lusi.



E infatti basta niente a recuperare uno dei tanti articoli scritti in quel periodo, quello del 4 marzo 2012 su Il Fatto Quotidiano dal titolo “Caso Lusi, dai Dl "uno stipendio a Bianco”  -600mila euro per la sua attività politica "a firma Eduardo Di Blasi:



 “Dai conti correnti del partito di Francesco Rutelli spuntano dei rimborsi spese al senatore (Enzo Bianco, ndr.) per circa 600mila euro dal 2009 a oggi. Lui garantisce: "E' tutto in regola, pagavo dei collaboratori". Ma tra i beneficiari dei bonifici figura anche la società della sua ex segretaria.



"Ieri, il quotidiano Libero, che nei giorni precedenti si era concentrato su un passaggio di denaro dai conti dei Dl alla campagna elettorale di Matteo Renzi (che ha negato la circostanza annunciando querela), ha raccontato di un altro passaggio di denaro: questa volta dalla tesoreria dei Dl ad una società, la M&S Congress, ritenuta vicina al Presidente dell’Assemblea federale della Margherita Enzo Bianco."



"Libero, ieri, ha pubblicato dunque una serie di versamenti che la Margherita ha fatto alla società M&S Congress, ascritti a Enzo Bianco in quanto la società catanese con sede nella medesima via della segreteria di Bianco, è posseduta a metà tra Mario e Patrizia Minnelli. Quest’ultima, per anni segretaria dello stesso Bianco, è anche tra i fondatori dell’associazione Liberal che fa capo al senatore. Dai conti della Margherita a quelli della M&S Congress transita il grosso della cifra che il partito versa per l’attività politica del presidente dell’assemblea Dl: 47.286 euro nel 2009, 151.005 nel 2010 126.359,24 nel 2011. Sia l’amministratore unico della società Mario Minnelli (a Libero), che lo staff di Enzo Bianco (al Fatto Quotidiano), non negano l’esistenza di questo rapporto."



"La distinta dei pagamenti, però, contiene altre voci, che, fuori dalla polemica giudiziaria, hanno una loro importanza. Secondo questo rendiconto la Margherita negli ultimi tre anni ha versato all’attività politica di Bianco una cifra vicina ai 600mila euro. Vale a dire: 186.639 euro nel 2009, 212.559,66 nel 2010 e 226.780,92 nel 2011. Nel 2009 i Dl pagano infatti al presidente dell’assemblea federale le spese telefoniche (sue e della sua segreteria), per la cifra annua di 7.478 euro, 47.969 euro per i suoi collaboratori a progetto, 7.501 di contributo Inpgi, 9.875 per lo stipendio di un altro dipendente, 10.680 euro per la pubblicità su Europa, 1.200 per un’iniziativa editoriale con l’Unità e il Riformista, 2.933 per l’acquisto dei giornali, e altri 41 mila euro per rimborsi spese per comunicazione e propaganda (oltre a quelli della M&S, si deduce)."



"Nel 2010 e nel 2011, poi, tra le altre voci, compare un “rimborso spese” senza voci specifiche. E sono cifre importanti: 48.972,05 euro nel 2010 e 66.238 euro nel 2011. Cosa sono quei soldi? Il sospetto – che arriva dalle trincee di questa guerra – è che siano uno stipendio mascherato che il partito forniva al proprio presidente (cifra peraltro non denunciata poichè Bianco dichiara per il 2010 la sola indennità di Palazzo Madama). Il senatore, invece, che ammette senza difficoltà quei versamenti, spiega che sono gli stipendi di tre collaboratori che erano in precedenza assunti dalla Margherita.”



A distanza di due anni dai fatti ricostruiti da Di Blasi, Enzo Bianco è tornato sindaco di Catania e persino presidente del consiglio dell'Anci, dove è approdata con lo stipendio da 116 mila euro annui anche Patrizia Minnelli. Corsi e ricorsi.



Di Mario Minnelli e della società M&S Congress, invece, non si hanno notizie.



Per ora.


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