Intimidazioni al direttore di BlogSicilia Manlio Viola: gli editori della FED scendono in campo

Il giornalista Manlio Viola, direttore della testata BlogSicilia edita da Digitrend, è stato oggetto negli ultimi mesi di più atti vandalici contro la propria automobile, tutti compiuti quando il mezzo era parcheggiato nei pressi della redazione: troppo per poter pensare a coincidenze.

Evidentemente qualcuno o qualcosa, sbagliando, sta pensando di poter intimidire un professionista che fa solo il proprio dovere dirigendo una testata tra le più autorevoli del panorama regionale.

BlogSicilia, come Sudpress ed altre numerose testate, è tra i soci fondatori della Federazione Editori Digitali, l'associazione datoriale presieduta dall'avv. Sebastiano Di Betta che non ha esitato un attimo ad esprimere la solidarietà di tutti gli associati, garantendo ogni azione a tutela di chiunque si possa ritrovare vittima di questi vigliacchi frustrati capaci solo di esibirsi in questi inutili atti di violenza: NON SORTIRANNO EFFETI, ANZI!

Il comunicato diffuso dal Segretario della FED  Gaetano Mineo: “Siamo profondamente indignati per gli atti vandalici subiti dal Direttore di Blog Sicilia, Manlio Viola. La libertà di stampa è un pilastro fondamentale della democrazia e non possiamo permettere che venga minacciata in alcun modo – dichiara la Federazione Editori Digitali -. Condanniamo fermamente questi atti di violenza e solidarizziamo pienamente con Manlio Viola e con tutti i giornalisti che, con coraggio e dedizione, portano avanti il loro lavoro nonostante le intimidazioni e le minacce”.

“Chiediamo alle autorità competenti di fare tutto il possibile per individuare e punire i responsabili di questo vile gesto – prosegue la Fed -. La libertà di stampa deve essere difesa e tutelata sempre e ovunque”.

Tutte le testate aderenti alla FED hanno manifestato la loro vicinanza ai colleghi del gruppo Digitrend e, per quanto ci riguarda, siamo pronti a rilanciare qualunque notizia che, secondo la valutazione del direttore Viola, possa essere alla base di queste ripetute minacce.