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Sanità Sicula, "Caso Sirna": alle 12 di oggi se ne occupa la giunta Schifani. Dopo 3 delibere "corrette" dell

28-08-2023 07:48

Pierluigi Di Rosa

Cronaca, Focus, Sanità, covid spese & C.,

Sanità Sicula, "Caso Sirna": alle 12 di oggi se ne occupa la giunta Schifani. Dopo 3 delibere "corrette" dell'ASP Messina

“Un’altra brutta storia di mala amministrazione pubblica e di malgoverno” la definisce COAS

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È un caso, non c'è dubbio. 

Ed è emblematico di un certo modo di intendere e gestire i ruoli di potere da queste parti: non c'è dubbio neanche su questo.

E per questo lo seguiamo e lo raccontiamo passo passo, perché il pubblico interesse sulle dinamiche sottese al fenomeno delle nomine nella Sanità Pubblica coinvolge il 54% dell'intero bilancio regionale, miliardi di euro, centinaia di migliaia di dipendenti e TUTTA, TUTTA la popolazione di una regione intera.

 

Per questo la seguiamo passo passo, come faremo con la storia delle liste di attesa e di tutti gli “affair” che riguardano i poteri locali: questo facciamo da sempre e questo continueremo a fare, inutile continuare a perdere tempo con minacce e azioni giudiziarie.

 

E la seguiamo dall'inizio la stana storia del dottore Gaetano Sirna, mantenuto in servizio nel 2018 oltre il limite massimo per andare in pensione con la motivazione che l'ASP di Messina, da cui dipende tuttora, non poteva farne a meno, salvo metterlo in aspettativa per fargli fare il direttore generale del Policlinico di Catania: quindi tanto indispensabile a Messina non doveva essere…

 

Da quel 2018 di anni ne sono passati ben 5 ed il “problema”, non si capisce di chi, si ripropone: Sirna DEVE restare.

 

Ed è ricominciato il balletto delle delibere dell'ASP di Messina, che però stavolta danno l'impressione di essere più pasticciate del solito.   

 

La querelle era stata anticipata dal sindacato COAS dei dirigenti medici, che ci ritorna perché in effetti l'ASP di Messina, il suo commissario straordinario Bernardo Alagna, sulla questione del mantenimento in servizio del dott. Sirna ci ha già fatto tre delibere: della prima, quella del 28 luglio che "modificava" l'altra del …2018, ne abbiamo già dato notizia ed anche su quella era già intervenuto lo stesso sindacato.

 

Adesso, il 24 di agosto, lo stesso commissario dell'ASP di Messina Alagna ha ritenuto di dover precisare, con la delibera 3392 poi rettificata dalla delibera 3393, che il rientro dell'indispensabile dott. Sirna presso la stessa ASP che tale lo ritiene, avverrà solo alla scadenza del suo mandato di commissario straordinario del Policlinico di Catania, a fine ottobre.  

 

C'è tempo insomma, del resto lo attendono dal 2018…

 

Quindi, il 27 agosto, arriva l'ulteriore durissima nota del sindacato COAS, indirizzata a tutte le autorità in qualche modi coinvolte ed a quelle di controllo.

 

Si legge: “Ci sorprende ancora di più che l’Assessore alla Salute chieda con una nota, guarda caso nello stesso giorno delle suddette delibere, al Presidente della Regione Siciliana una ulteriore proroga dell’incarico di Direttore Generale per il dott. G. Sirna sino alla data del 29/10/2023 nonostante sia ormai a conoscenza del raggiungimento del limite massimo consentito per il trattenimento in servizio. Giova precisare che la proroga dell’incarico di Direttore Generale è concedibile, solo se non si è ancora superato il limite anagrafico e non ci si trova in quiescenza. Si comprende allora il perché della necessità di far emanare le succitate ultime due delibere per fornire all’Assessore alla Salute un ingannevole pretesto per mantenere ancora una volta il dott. G. Sirna nel ruolo illegittimo di Direttore Generale invece di nominare alla sua decadenza, come di norma, un Commissario Straordinario.”

 

“Un’altra brutta storia di mala amministrazione pubblica e di malgoverno” la definisce COAS con la nota a firma del segretario regionale Mario Salvatore Macrì e del vice coordinatore provinciale di Messina Emilio Cortese.

 

Il sindacato spiega dettagliatamente le ragioni della contrarietà ritenendo "infondato e a nostro parere mortificante, per tutto il SSN l’avere richiamato l’utilizzo del D.lgs. 22 aprile 2023 n. 44 applicabile per l’attuazione del PNRR che prevede il mantenimento in servizio fino addirittura a 73 anni di età del dott. G. Sirna.

La ratio di quel Decreto è, infatti, chiaramente, quella di consentire all’Amministrazione di appartenenza, solo in caso di straordinaria necessità, per carenza di professionalità e di dipendenti particolarmente esperti, quella di trattenere in servizio soggetti con eccezionali competenze personali; caratteristiche di certo non necessarie per ricoprire il ruolo di Direttore Medico di Presidio del PO di Taormina. A tal uopo si sottolinea, fra l’altro, come in questi anni non si sia assolutamente sentita la mancanza del dott. G. Sirna, brillantemente sostituito dal dott. Paolo Cardia."

 

E prosegue: "Per essere ancora più chiari, la ratio della citata norma non è certamente quella di consentire nomine o proroghe di incarichi di Direttore Generale in altre Aziende, in maniera chiaramente speculativa e di vantaggio, come probabilmente si vuol fare accadere per il dott. G. Sirna.

Ricordiamo che lo stesso non è nuovo all’ottenimento di illegittimi e insperabili, per chiunque altro, vantaggi di carriera. Infatti il dott. G. Sirna aveva già ottenuto un altro clamoroso ed incredibile benefit, quando, avendo raggiunto e superato i 67 anni, limite di legge massimo del tempo per l’ammissibilità alla nomina di Direttore Generale e, nonostante il parere contrario dell’Ufficio Legislativo e Legale della Regione Siciliana, inizialmente non fu possibile nominarlo Direttore Generale e poi, con un fantasioso escamotage interpretativo della normativa vigente, senza ovviamente più chiedere alcun parere legale, lo si nominò lo stesso."

 

Insomma, sempre più bizzarro il modo di governare la cosa pubblica da queste parti: alle 12 di oggi, al punto 3 dell'ordine del giorno della giunta capeggiata da Renato Schifani, va in scena la proroga dell'incarico del dott. Gaetano Sirna quale commissario straordinario del Policlinico di Catania, grazie al fatto che risulta trattenuto in servizio, oltre ogni limite di legge, presso l'ASP di Messina che gli rinvia la pensione perché lo ritiene indispensabile ma lo aspetta dal…2018.


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