Qualche giorno fa abbiamo dato notizia dell'ulteriore “proroga” decisa dal commissario straordinario dell'ASP di Messina che ritiene talmente indispensabilie la presenza del dott. Sirna da accogliere la sua richiesta di rimanere in servizio, a Messina, sino al 2026. Quando avrà 73 anni.
E la cosa interessante che analogo provvedimento era già stato assunto nel 2018, anche in quel caso con la motivazione della sua “indispensabilità” presso l'ASP di Messina, salvo poi ritrovarcelo commissario straordinario tra gli ultimi due governi di centro destra al Policlinico di …Catania. Bah.
Tra parentesi, ma ci torneremo, analogo provvedimento di rinvio della pensione riguarda quello che è considerato il “braccio destro” di Gaetano Sirna, Calogero Raffaele, che da Sirna è stato nominato direttore del settore acquisti e logistica del Policlinico di Catania e di cui adesso, lo stesso Sirna ha accolto la richiesta di rinviare il collocamento in quiescenza oltre i limiti previsti dalla legge ordinaria ed utilizzando la stessa normativa “emergenziale” che l'ASP di Messina ha utilizzato per lui (Sirna).
Almeno però, nel caso del direttore agli acquisti Raffaele, chi delibera se lo tiene e non lo manda in un'altra azienda…
Torniamo alla denuncia sollevata dal COAS, Coordinamento Azione Sindacale Dirigenti Medici, e firmata dal Segretario Regionale Mario Salvatore Macrì e dal vice coordinatore provinciale Emilio Cortese.
Destinatari sono l'autore della delibera, il commissario straordinario dell'ASP di Messina Bernardo Alagna e per conoscenza tutte o quasi le autorità di controllo.
L'oggetto della nota, inoltrata il 13 agosto, ne anticipa con estrema chiarezza il contenuto: “Illegittimo mantenimento in servizio sino a 73 anni di età, oltre i limiti consentiti dalla Legge del dott. Gaetano Sirna, matricola n. 24, Direttore Medico di Presidio del PO di Taormina in aspettativa senza assegni. Richiesta di revoca immediata della delibera n. 3158/CS del 25 luglio 2023 e conseguente risoluzione immediata del rapporto di lavoro.”
Le motivazioni addotte dal COAS sono di natura normativa e tecnica, chi è interessato può leggerle nell'allegato in calce.
Noi per brevità ne estrapoliamo alcune parti.
In premessa si afferma che il mantenimento in servizio del dott. Sirna viene deliberato “in maniera del tutto illegittima, consapevolmente, ben oltre il limite massimo consentito dalla vigente normativa che è di 40 anni di contributi/70 anni di età: caso unico nel panorama nazionale! Rappresentazione, questa, di una Pubblica Amministrazione (PA) che sa di poter violare impunemente le leggi dello Stato, perché con ogni probabilità è proprio chi sarebbe preposto a farle rispettare a chiederglielo e a fornirgli le dovute assicurazioni. Altrimenti nessuno si azzarderebbe mai a compiere un’iniquità simile.”
E bhe.
Poi, ricorda come anche la precedente delibera del 2018 presenta più di un profilo di criticità: “L’ASP di Messina nella persona del Direttore Amministrativo con Funzioni di Commissario dr.ssa Daniela Costantino, dallo stesso dott. G. Sirna, precedentemente nominata suo sostituto in caso di sua assenza o decadenza dall’incarico di Direttore Generale, con atto deliberativo n. 2961/C, decretava il suo trattenimento in servizio fissando illegittimamente il termine ultimo alla data del 28.08.2023, giorno del compimento del 70° anno di età, anziché al raggiungimento dei 40 anni di contribuzione complessiva valida ai fini pensionistici e cioè alla data del 29/01/2019.”
E bhe.
Ancora: “Il CoAS Medici Dirigenti, ritiene gravissima la evidente strumentalizzazione illecita dell’azione amministrativa posta in essere dall’ASP di Messina. La invocata norma di favore è stata finalizzata dal legislatore all’interesse prioritario pubblico e poi a quello secondario, privato, del dipendente. Qui invece, l’interesse dell’ASP (il servizio pubblico) è inesistente perché il mantenimento in servizio del dott. G. Sirna, non le giova ed anzi la danneggia, perché quel posto resta occupato in aspettativa dall'istante e dunque senza alcun reale vantaggio, neanche di prospettiva per l’ASP, perché è ovvio che il dott. G. Sirna non potrà mai rientrare in servizio in quanto ultra settantenne. Il dott. G. Sirna invece sfrutta a suo vantaggio la norma pensata per garantire i servizi sanitari ed istituzionali in continuità, nei casi e laddove ci siano servizi carenti, per un incarico manageriale verso un posto occupabile subito e da una moltitudine di legittimati, qualificati e ufficializzati o accertati, in tali requisiti idonei.”
La richiesta di revoca: "Il CoAS Medici Dirigenti, alla luce di quanto sopra esposto, chiede che il sig. Commissario Straordinario revochi immediatamente e senza tergiversare la deliberazione di cui all’oggetto stante l’imminenza della data del 28 agosto p.v., provvedendo di conseguenza ad attivarsi per la risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro per il raggiungimento del limite massimo di età (70° anno).
Inoltre la Scrivente chiede a chi legge, ognuno per propria competenza, di intervenire prendendo i dovuti provvedimenti sanzionatori, nei confronti di chi ha violato la legge, segnatamente verso tutti gli attori che hanno avuto parte a qualsiasi titolo nella formulazione e promulgazione della succitata delibera come della precedente n. 2961/C del 18/10/2018. Un altro fatto incredibile, a qualsiasi altro dipendente un tale privilegio sarebbe stato negato."
E concludono con una provocazione: "Infine ci si chiede: chi è il dott. G. Sirna per meritare un simile trattamento di “favore”? Di certo non è Churchill e neppure Eisenhower, o De Gasperi e neppure Fermi, per i quali sarebbero valse comunque le leggi dello Stato. Non ci sembra abbia mai mostrato nella sua lunga carriera doti tali da meritare di stravolgere le leggi. Ed allora ci si chiede anche: a chi giova questa delibera e il conseguente mantenimento del dott. G. Sirna in servizio? forse il dott. G. Sirna ed il Commissario straordinario “premoniscono con facoltà paranormali”, la futura rinomina dello stesso a direttore generale dopo la sua andata in pensione e perciò il primo chiede ed il secondo, in abuso di legge, gli rinnova, prolungandola anzitempo e preventivamente (cosa non prevista da nessuna legge), l’aspettativa senza assegni?
La Costituzione italiana è ancora in vigore o è stata temporaneamente sospesa?"
Bah.
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